Nella prossima primavera il Regno Unito celebrerà il suo nuovo Re.
Il prossimo maggio infatti è prevista la cerimonia di incoronazione, UK e il Commonwealth avranno ufficialmente un nuovo sovrano: Re Carlo III.
Il Regno Unito è rimasto tra i pochi ad avere ancora la Monarchia, e risulta quasi anacronistico per la realtà in cui viviamo oggi parlare di Principi, Principesse e di Re. In passato, le origini dei nostri paesi sono state forgiate e plasmate dalla corona. Spesso, tra i libri di storia, abbiamo sfogliato e letto pagine in cui veniva menzionato un sovrano dal nome Carlo Magno: egli fu Re dei Franchi, Re dei Longobardi e primo imperatore del Sacro Romano Impero. Era un uomo incredibilmente grosso e possente, soprattutto per l'epoca, un combattente valoroso. Grazie a lui, il continente europeo vide colmare il vuoto di potere che si era venuto a creare dopo le invasioni barbariche e la conseguente caduta di Roma. Insomma, un sovrano, una figura storica collezionista di titoli e trionfi in battaglie, alla quale venne giustamente conferito l'appellattivo Magno, dal latino magnus, Grande.

Siamo sicuri che nei giorni nostri il nome di Carlo Magno non rimembri ancora in un altro corpo, in un'altra persona o dimensione? Se guardiamo allo sport, al calcio in particolare, anche l'Italia ha dato alla luce nel 1959 un nuovo Re Carlo, stiamo parlando di Carlo Ancelotti.   

I primi passi verso la gloria: Ancelotti iniziò la sua carriera nel mondo del calcio come centroavanti, ma successivamente venne spostato come mediano. È stato un centrocampista forte, possedeva delle ottime capacità tecniche e di manovra, inoltre anche un tiro potente dalla lunga distanza. Potremmo definirlo un centrocampista completo. Mosse i primi passi calcistici nella squadra del suo paese natale, il Reggiolo, dove entrò a far parte della formazione Juniores. All'età di 16 anni passò alle giovanili del Parma dove finì per essere un vero e proprio gioiello della squadra. In panchina arrivò Cesare Maldini, quest'ultimo intuì le doti da centrocampista e il fiuto per il gol      e così lo iniziò a schierare come attaccante arretrato alle spalle delle punte di ruolo. Il secondo posto conquistato nel girone A della C1 porta il Parma allo spareggio. A Vicenza, contro la Triestina, il diciannovenne Ancelotti è l'eroe della promozione: segnò la doppietta che regalò la Serie B al Parma. Fu questo il trampolino di lancio che portò definitivamente Ancelotti nei livelli più alti di questo sport.
L'esordio in Serie A e i primi trionfi: Il debutto nel massimo livello del calcio italiano arrivò il 16 settembre 1979, in un Roma-Milan terminato a reti inviolate, e conclusa la sua prima stagione in giallorosso, porta a casa il suo primo trofeo in carriera: la Coppa Italia 1979-1980. Carletto, così fu nominato, ebbe altri successi con la squadra giallorossa: altre 3 Coppe Italia e uno scudetto nella stagione del 1982-1983, il secondo nella storia della Roma.   

MilanArrigo Sacchi rimase folgorato da Carletto, era convinto che un giocatore come lui potesse far comodo al suo rivoluzionario Milan. Così nel 1987 convinse il presidente Silvio Berlusconi a sborsare 5,8 miliardi di lire per prelevarlo dalla Roma. Ancelotti diventò l’uomo nuovo del calcio sacchiano, nonché suo miglior interprete e perfetto intermediario tra tecnico e squadra, imponendosi fin da subito e vincendo lo scudetto 1987-1988. Nonostante i vari problemi alle ginocchia che l'avevano spesso condizionato già dai tempi del calcio romano , riuscì a collezionare numerosi successi in rossonero con la Supercoppa Italiana e la sua prima Coppa dei Campioni, della quale si ricorda il suo gol segnato con tiro dalla lunga distanza nella semifinale vinta per 5 a 0 contro il Real Madrid. Nella stagione successiva vinse nuovamente la Coppa dei Campioni 1989-1990 contro il Benfica. Il 17 Maggio 1992, nella sua ultima partita a San Siro vinta per 4-0 dai rossoneri sul Verona, realizza una doppietta e conclude la carriera del calcio giocato all'età di 33 anni. Questa fase di vita di Carlo Ancelotti potremmo definirla la fine dell'inizio, poiché la sua carriera da allenatore gli regalerà una miriade di nuovi successi.   

L'inzio di una nuova vita, l'iniziazione di una storia ricca di successi: Se la carriera da calciatore gli ha dato molte soddisfazioni, quella da allenatore fa di lui l'uomo dei record, uno degli allenatori più vincenti di sempre. Ancelotti iniziò la carriera in panchina come vice del suo ex tecnico Arrigo Sacchi nella nazionale italiana tra il 1992 e il 1995. Da Parma dove tutto ebbe inizio, Torino, per poi tornare nella città che lo fece salire per la prima volta sul tetto d'Europa: sembra proprio che il destino radioso del mitico Carletto dovesse ripartire da dove aveva lasciato, in quella città in cui aveva sposato i colori rossoneri.

Questi sono i successi ottenuti dal Milan con Ancelotti alla guida:

  • 1 Coppa Italia (2002/2003)
  • 1 campionato di Serie A (2003/2004)
  • 1 Supercoppa italiana (2004)
  • 2 Champions League (2002/2003, 2006/2007)
  • 2 Supercoppe UEFA (2003, 2007)
  • 1 Mondiale per Club (2007)

La sua carriera, la potenza, la voglia, la fame di vittoria e di conquista non fu da meno e non lo è tuttora all'estero. Ancelotti vanta dei numeri da capogiro all'interno del vecchio continente:

    • CHELSEA
      • 1 Community Shield (2009)
      • 1 campionato di Premier League (2009/2010)
      • 1 FA Cup (2009/2010)
    • PARIS SAINT-GERMAIN

              -1 campionato di Ligue 1 (2012/2013)

    • BAYERN MONACO

                      -  2 Supercoppe di Germania (2016, 2017)
                      -  1 campionato di Bundesliga (2016/2017)

    REAL MADRID
    1 campionato di Liga (2021/2022)
    1 Coppa del Re (2013/2014)
    2 Champions League (2013/2014, 2021/2022)
    1 Supercoppa UEFA (2014)
    Primo Mondiale per Club (2014)
    2 Supercoppa di Spagna (2022, 2023)

    Una percentuale di successi incredibile che si è arricchita ancor di più con l'ultimissimo mondiale per club conquistato lo scorso 11 Febbraio, che ha fatto arrivare Carletto al trofeo numero 24 della sua carriera. Ad oggi sono 11 i successi internazionali ottenuti da questo straordinario allenatore, da questo maestro del calcio Made in Italy.  
    Lo sport è senza ombra di dubbio sinonimo di spettacolo, divertimento, numeri, percentuali, fascino, ma allo stesso tempo anche di storia: L'Italia non ha più una monarchia ma ha un sovrano, un Re che ha conquistato l'Europa del calcio e il suo nome è Carlo Ancelotti, meglio conosciuto come Re Carlo Magno d'Europa.