Qualcuno la definisce una formalità per l'Inter, qualcuno l'ha già battezzata una sicura mattanza, tipo tonnare.
Qualcuno addirittura paventa già minacce e ritorsioni della Curva che "gliene ha dette di ogni" a La Spezia, tanto da dover aprire un fascicolo... e strali di condanna e dileggio giornalistico...
Siamo al RIDICOLO! Ma... per fortuna, poi ci pensa Inzaghi con le sue solite dichiarazioni da perdente a farci sapere che in realtà lui e tutta l'Inter hanno una paura incredibile di questo ritorno dei morti viventi in maglia rossonera...
Come uno Spalletti qualsiasi si appoggia alla nazionalità dell'arbitro, ad una mancata espulsione che ha visto solo lui e tante amenità, che a noi tifosi del Milan, se fossimo minimamente ignari della pochezza atletica e mentale rimasta in quel Milanello per questo ultimo stralcio di stagione, potremmo addirittura avere la speranza di una remuntada stile quella che subimmo in Barcellona-Milan di tempo oramai remoti...
Ma stavolta dove noi siamo i vincitori.

È dura pensare che affronteremo una partita di pessimo livello come all'andata. È dura pensarlo se quelli che hanno disertato le ultime due partite faranno ritorno come la araba fenice.
Ma è altrettanto dura cercare un risvolto positivo se contempliamo la realtà oggettiva dello stato attuale e non il puro tifo. Aggrappiamoci agli ultimi scampoli di energia psicofisica e orgoglio dei nostri 11/12 degni di indossare la maglia.

Diamo credito alla bella immagine del confronto tra squadra e popolo rossonero avvenuto a fine gara di La Spezia e poi a Milanello, in un clima di incitamento e forza costruttiva e propulsiva, dedicata a questi ragazzi speriamo pronti all'ultimo sforzo con il cuore oltre l'ostacolo.
Aggrappiamoci anche scaramanticamente a queste meravigliose parole di Inzaghi, che meglio non poteva darci sfogo di pianto e mani avantismi, degni dei peggiori comunicatori dell'era moderna. Che tutto questo domani ci dia la forza per andare oltre questa partita drammatica, da vincenti, come il Milan sa essere.
Da vincenti intanto... che poi sia anche da vincitori, magari, ancora meglio.