Prima via Zidane, poi via Ronaldo, Modric fermato sul filo del rasoio. Ora il croato, che ha ricevuto alcuni dei premi più importanti che un giocatore possa ricevere, è colui che dovrebbe sostituirsi al ruolo immagine di Ronaldo nel Real. Mai il Real in questi anni aveva segnato così poco, solo 12 gol in 8 partite, 7 i gol subiti. Quarto in classifica in una Liga più equilibrata del solito, con un sorprendente e forte Siviglia in testa. 

La Liga ha perso il suo duello storico, Ronaldo contro Messi,
in un Paese abituati ai duelli, ai toreri, ciò è stato uno schiaffo importante, una carenza di stimoli notevole. Non che Ronaldo nella scorsa stagione avesse fatto miracoli nella Liga. Non era stata la sua migliore stagione, il prezzo del suo cartellino stava precipitando in modo importante, e la Juve ne ha approfittato prendendolo al momento giusto, rivitalizzandolo e regalandogli un paio d'anni da protagonista in Italia e nella Juve che ha bisogno di vincere la Champions come il deserto dell'acqua. Ma il vero dato è che il Real senza Ronaldo e Zidane soffre e non e più lo stesso. Ora si capisce perché la presidenza ha fatto di tutto per bloccare Modric: senza di lui sarebbe stata catastrofe totale.