Quando Cutrone, proprio allo scadere dei supplementari, ha dettato il passaggio a Higuain, il lancio del centravanti argentino è apparso un atto di investitura: il re del gol designava il principe Cutrone suo successore davanti al popolo in armi. Non trascuriamo il valore simbolico dell'episodio, perché la storia del calcio è fatta di grandi giocatori che hanno incrociato le carriere con ragazzi più giovani destinati a carriere luminose.
La dote più evidente di Cutrone è la capacità di giocare senza palla, prendendo il tempo ai difensori e dettando il passaggio al compagno. L'anno scorso ha avuto un rendimento alterno, caratterizzato da lampi di grandezza e momenti di confusione. Consideriamo però che, di fatto, il ragazzo ha tenuto in piedi l'attacco rossonero al posto di Kalinic e André Silva, per cui non gli si poteva chiedere di più. E la sua fortuna in questa stagione può essere proprio la presenza di Higuain, che lo dovrebbe sollevare da eccessive responsabilità e gli dovrebbe consentire di fare il salto di qualità in tutta tranquillità.
Per inciso, spero che adesso non inizi il tormentone del numero di punte con cui deve giocare il Milan. Ci saranno partite o momenti di partita in cui sarà necessario giocare con un centravanti e partite o momenti di partita in cui sarà necessario averne 2.
Il riferimento ai momenti di partita, tuttavia, mi fa venire in mente la considerazione che nel secondo tempo il Milan è apparso in calo atletico rispetto alla Roma, che nell'ultima mezzora ha messo in difficoltà i rossoneri. Probabilmente la cosa è dovuta allo stato di forma stagionale, ma fossi in Gattuso non trascurerei di monitorare la cosa.
A questo punto, comunque, vorrei proporre le mie pagelle.
Donnarumma 5,5: imbalsamato sui cross bassi e incerto nelle uscite alte, ma dove sta la novità?
Calhanoglu 6: valido e prezioso anche in copertura, però l'ho visto meglio in altre occasioni.
Higuain 7: da Higuain ci si aspetta che faccia... Higuain e, avendolo fatto per 90 minuti, non c'è altro da dire.
Suso 6,5: partendo da sinistra è diventato ormai un po' prevedibile, ma è stato dimnostrato che il suo rendimento cala in altre zone del campo e poi, prevedibile o no, ce ne sono sempre 2 o 3 a marcarlo, quindi contribuisce a sgravare i compagni dalle marcature.
Laxalt 6,5: entra a un quarto d'ora dalla fine al posto di Rodriguez e lo fa molto bene.
Castillejo 6: sostituisce Chala e fa onorevolmente la sua parte.
Cutrone 7: avvicenda Bonaventura e mi ricorda una volta di più Inzaghi, perché come Inzaghi ha la capacità di scomparire come il mago Houdini, lasciando il marcatore sul posto, per ricomparire all'improvviso solo davanti al portiere.
o