Da un punto di vista metaforico, il campo di calcio ospita una battaglia sportiva comandata da due generali. Tra il 1815 e il 1866, quando fu completato, il famoso Quadrilatero austriaco era un formidabile sistema difensivo che permetteva altrettanto azioni di attacco. Con Peschiera appoggiata al Garda, Mantova sul Mincio, e Verona e Legnago sull'Adige, il sistema difensivo austriaco era praticamente inaggirabile e poteva solo essere sfondato al centro. Proprio nel 1866 a Custoza per poco i Piemontesi non ci riuscirono ma le esitazioni di La Marmora permisero agli austriaci di contrattaccare e di trasformare una vittoria in una sconfitta drammatica. Fu l'inizio della nostra terza guerra d'indipendenza. La storia insegna e se ci portiamo sul calcio, in audaci trasposizioni, posso azzardare che Guardiola con il suo genio ha dato inizio a un nuovo schieramento tattico basato su un quadrilatero.

Guardiola, come fecero gli austriaci, difende bene per attaccare meglio. Non solo ma il movimento dei suoi quattro Gundogan, De Bruyne, Stones e Rodri gli permettono in corso di partita di modificare il suo teorico 3241 in un 32221 e in altre forme che hanno annichilito uno squadrone come il Real pur comandato da un generale di tante battaglie. Inaggirabile oppure molto difficilmente aggirabile, perché i mobilissimi Silva e Grealish tornano e chiudono e quindi, come fecero i Piemontesi a più riprese  prima a Goito e poi a Custoza, oltre alle epiche imprese di Curtatone e Montanara, non si poteva fare altro che tentare di sfondare al centro. Il Real si è infranto tentando di aggirare,  bloccato inesorabilmente, pur con due ali formidabili  ed è stato soverchiato al centro dove non solo non ha sfondato ma ha subito, in inferiorità numerica,  la disfatta di una difesa non più protetta. Il City lo ha annichilito sulle ali e al centro come un pugile chiuso in un angolo senza più difesa. Il quadrilatero, a mio avviso, è la nuova genialità di Guardiola. Una volta si faceva catenaccio mettendo un'alta oppure un mediano alla difesa e lui fa il contrario, mette un difensore a fare il centrocampista. Ovvio ha un uomo chiave che lo può fare ed è Stones, perno, insieme a Gundogan del sistema di difesa/attacco di Guardiola. Inzaghi se deve cercare di vincere difficilmente lo potrà fare con i suoi classici spostamenti di fronte di attacco, basati sui veloci incursori esterni, ma penso dovrà cercare di piu di introdursi, dove Guardiola fatalmente lascia spazi centrali, nel suo quadrilatero. La difesa a 3 è quindi l'unico approccio per aggiungere inserimenti centrali anche dei centrali. Giova ricordare che cosa Guardiola disse del gioco di Gasperini, in poche parole che per lui era un incubo. E quindi nonostante le denigrazione di tanti  che giudicano questa disposizione come difensiva, Guardiola l'ha genialmente trasformata con il suo "quadrilatero" in una macchina di offesa che ha schiantato il Real.

E così in finale arrivano due squadre con difesa a 3 anche se l'approccio di Inzaghi è più contropiedistico. Dovrà pensare a come muovere le sue pedine/truppe per cercare di sfondare al centro. Sarà il tema tattico della finale, probabilmente. L'Inter, al contrario di quanto si dice, parte molto meno battuta di quanto si pensi. Se penso al mio Milan, Pioli avrebbe gli uomini per impostare un quadrilatero guardiolano. Il suo poco convinto passaggio a 3 mal eseguito forse sarebbe stata la strada per modificare il suo stantio 4231  impostando un quadrilatero con uomini mai usati e magari con qualche creatività in più  azzardando ad esempio il mobile Calabria, scarso difensore, in un compito più centrale. Bisogna guardare ai geni in ogni settore, senza la presunzione del proprio credo. Se devo fare una differenza tra Inzaghi e Pioli è fondamentalmente nella maggiore elasticità di Inzaghi. Inzaghi sta infatti  introducendo nuove  soluzioni di attacco centrale e Pioli, dopo un vago tentativo di cambiamento, si è subito riancorato al suo schema una volta vincente e ora non più. Tutto cambia nella vita in un fluire sempre nuovo, di cui l'esperienza è solo un piedistallo per costruire una statua. La statua va sempre inventata ex novo.