Scrivo questo post per analizzare la partita della Juventus con il Porto. Premetto che la Juventus non ha meritato granchè, ma se guardiamo a cosa ha fatto il Porto, non vediamo grandi prestazioni e unicamente una maggiore scaltrezza in fase di attacco ed un'attenzione perniciosa in difesa.

Il mancato rigore finale, non fischiato dal signor Grande Del Cerro (vorrei dire Del Cerdo, che chi sa lo spagnolo traduca pure), non è l'unica falla del direttore di gara. Come ho potuto lamentare in altre occasioni, la distribuzione dei cartellini gialli mi sembra sempre avversa alla squadra che attacca di più. Infatti tre cartellini alla Juventus, dei quali uno proprio assurdo, e uno solo per i portoghesi, mi inducono a reiterare questo triste concetto. L'arbitro ha subito impostato la partita sulla tolleranza dei falli e del gioco fisico, che è una peculiarità delle coppe europee, e fino a qui va bene. Ma alcune entrate dei giocatori del Porto, con i tacchetti sui polpacci o sulle cosce degli Juventini, andavano almeno sanzionati con un giallo (se non rosso diretto, vista la pericolosità). Poi la tempestiva segnalazione di un fuorigioco su azione della Juventus che stava andando in area, senza aspettare che si esprimesse il VAR, non la comprendo. Infatti il fuorigioco non c'era. Collaboratore cieco? O furbo? Sul rigore non dato (ormai una consuetudine in Europa per la Juventus) la versione dell'arbitro spero sia stata registrata dagli organi che sovrintendono al governo arbitrale. Asserire che tanto la partita era finita, non lo si può dire neanche in una sfida tra scapoli ed ammogliati. Se non hai eseguito il triplice fischio, la partita non è finita, e tutto ciò che accade va sanzionato.  

Qualcuno dirà che lamentarsi è facile ed è da deboli. Ma vorrei allora fare presente cosa ha portato a Calciopoli: il "mugugno" continuo contro la Juventus, e che continua ancora oggi in ogni occasione buona e non buona. In Champions vorrei ricordare di finali perse con errori arbitrali vistosi. Si veda ad esempio il fallo di Dani Alves su Pogba in Barcellona-Juventus, sarebbe stato il due a uno per la Juventus e forse non avrebbe vinto poi il Barcellona. Oppure l'arbitraggio scandaloso in Borussia Dortmound-Juventus, persa tre a uno, ma con rigori non dati, e falli non fischiati, naturalmente a sfavore della Juventus. Il Gol in fuorigioco di Real Madrid-Juventus di MIhiatovic, che guarda caso il guardalinee non vide. Il rigore all'ultimo minuto per il Real nella partita di ritorno a Madrid, che nonostante fosse finita la partita fu prontamente fischiato; e potrei tornare anche più indietro nel tempo. Bruges-Juventus, semifinale anni settanta, Cabrini a pochi minuti dalla fine della partita viene letteralmente placcato a mo' di Rugby, in piena area mentre sta per segnare. Il rigore non fu assegnato, e se la Juventus avesse segnato, sarebbe andata in finale.  

Personalmente considero gli arbitri persone alle quali si deve essere grati, perché senza di loro non ci sarebbe il calcio. Ma a volte alcuni atteggiamenti e decisioni mi sembrano incomprensibili, forse per una mancanza totale di una vera assistenza del loro operato, o per presupponenza, si guardi quando un arbitro viene chiamato dal VAR e non va a vedere dicendo che lui ha visto benissimo, salvo poi verificare che ha sbagliato tutto. Il considerarsi una categoria che sta nel calcio, ma che si presenta come una casta impenetrabile, non aiuta loro e neanche il mondo del calcio.
Personalmente ho anche fatto l'allenatore, e spesso l'arbitro lo avrei ammazzato, se non che proprio mentre anche gli altri volevano ammazzarlo, io ero lì a difenderli e proteggerli da qualsiasi violenza, anche solo verbale. Perché? In primo luogo, perché se trascende troppo, si rischiano sanzioni veramente gravi che mettono a rischio l'integrità dello stesso percorso agonistico della società che rappresento. Poi che sono degli esseri umani, e in ogni modo io non posso permettere nessuna violenza contro alcuno, anche se in quei momenti vedevo a volte i miei ragazzi piangere per l'ingiustizia subita. E a volte direi prepotenza.

Mi viene in mente quella volta che un arbitro mi fece letteralmente di tutto, persi 7 a 0, senza mai potere vedere i miei ragazzi giocare, perché non so perché, facevano sempre fallo soprattutto se provavano ad attaccare. In difesa invece gli attaccanti avversari avevano fatto almeno tre gol con falli macroscopici che avrebbero indotto alla sanzione, ma niente. Io rimasi tranquillo tutta la partita, e dissi ai miei ragazzi di accettare l'arbitraggio e mai protestare, anche perché avevo ormai capito tutto e probabilmente l'arbitro non aspettava altro che buttare fuori qualcuno per proteste, ma io quella soddisfazione non gliela diedi. Finimmo serenamente la partita e obbligai i ragazzi a dargli la mano, cosa che feci pure io, con i complimenti per l'ottima direzione di gara.

Non finì così, infatti ci trovammo nel posteggio fuori dal campo e con molta serenità gli dissi: "Guardi lei è stato bravissimo, anzi il migliore in campo, però sappia che io non sono né fesso né nato ieri". Trasalì, sorpreso: "ma cosa vuol dire?" "Semplicemente quello che ho detto, lei è stato bravissimo, ma io, le ripeto, non sono nato ieri". E me ne andai.
Spero abbia capito la lezione, e comunque non poteva squalificarmi, io gli avevo fatto i complimenti: cosa avrebbe potuto scrivere nel verbale?