Lo abbiamo letto e sentito innumerevoli volte nel corso di questi mesi, al punto che ripeterlo può apparire una banalità, ma tanto è: questo calcio non è il calcio che abbiamo sempre conosciuto.
Un anno drammatico per l’intera umanità a causa dell'emergenza sanitaria, che ovviamente ha coinvolto e continua a coinvolgere lo sport più popolare al mondo, non solo strettamente sul campo (stadi vuoti, sostituzioni aggiuntive, protocolli sanitari), ma anche sul mercato, ormai da tempo immemore uno dei protagonisti assoluti dell’intero movimento. Fenomeno mai in vacanza, il quale ha dovuto fare necessariamente i conti con la situazione generale.
Per carità, vi sono stati alcuni investimenti importanti e degni di nota, ma di certo non è stata una sessione di mercato indimenticabile.
Basti pensare al Real Madrid. Tradizionalmente, la società spagnola è sempre rientrata nel novero delle regine dei trasferimenti. Stavolta, abbastanza clamorosamente, ha chiuso questa particolare finestra temporale senza operazioni in entrata. Qualcosa di inimmaginabile fino a qualche mese fa, che denota una tendenza al rallentamento che non conosce confini, ed anche la nostra Serie A ha dovuto fare i conti con tale andamento. Ciò, come accennato, non ha però impedito di avere qualche sussulto, soprattutto nell’ultimo giorno di mercato.

Il «Pagellone di Indaco» parte proprio dall’operazione ufficializzata ieri, una delle più interessati di questo calciomercato 2020.
Chiesa-Juve: 7,5 (sulla fiducia…)
Personalmente stravedo per il talento (ormai) ex viola. La struttura del trasferimento è molto interessante anche per gli appassionati (tipo il sottoscritto) e la cifra spesa, soprattutto in considerazione delle premesse precedenti, è davvero importante. E allora perché il voto non è così stellare? Perché, oggettivamente, ci sono delle perplessità sul suo schieramento in campo. In primis, proprio a causa di incertezze sul modulo tattico che vorrà adottare Pirlo (forse anche lui deve schiarirsi le idee …). Se è stato acquistato, non ci sono alternative: la Juve deve giocare a tre davanti, con due esterni larghi e un attaccante centrale. Se però così non fosse… il rischio di un Bernardeschi-bis sarebbe dietro l’angolo, diciamolo chiaramente. Ovviamente, autorizzati gli scongiuri da parte dei tifosi bianconeri. Sulla carta, comunque, rimane un talento cristallino, uno dei più importanti anche in chiave Nazionale.

Fiorentina, svincolati e non: 7
A proposito di Firenze, è vero che la cessione del gioiello pesa come un fardello, ma i gigliati lo hanno rimpiazzato con un calciatore che tutto è tranne che una seconda linea: Callejon. Lo spagnolo, insieme al connazionale Borja Valero e a Jack Bonaventura, rappresenta uno dei tasselli di un mercato sottovalutato, colmo di svincolati indubbiamente, ma che rende la squadra una potenziale candidata per accedere in Europa, ormai da troppo tempo assente dalle parti dell’Arno.
Ah, e non dimentichiamoci di Amrabat: sappiamo bene cosa ha fatto l’ultima stagione all’Hellas.

Il difensore del Milan: 2
Lo sapete, sono interista, e siccome a breve mi toccherà (ahimè) lodare i cugini, prima fatemi divertire.
No, davvero, dopo un mercato intelligente e a seguito di un avvio di campionato importante, non aver preso un centrale difensivo di spessore è davvero un gran peccato. Puntellarlo sarebbe stato opportuno, però…

Il resto del mercato del Milan: 7
… però si è comportata bene, poco da dire. L’acquisto più importante è rappresentato dalla conferma di Ibrahimovic, non vi sono dubbi, ma come fatto notare diverse volte, il vero problema nella rosa di Pioli era in mezzo al campo. Detto-fatto (finalmente per Massimo48 e gli altri sostenitori rossoneri): il più grande talento del calcio italiano, alias Sandro Tonali, ha scelto il suo cuore. A lui si aggiunga Brahim Diaz, ed ecco che adesso il centrocampo si può definire valido. Insieme ad altre operazioni in entrata, unite ad uscite importanti (Paquetà, André Silva), il lavoro della dirigenza è ampiamente sufficiente. Adesso si può affermare con cognizione di causa di aver allestito con costrutto e competenza una squadra che può candidarsi con autorevolezza a conquistare il quarto posto che vale l’accesso alla Champions League.

Scuola Atalanta-Operazione Traorè: 9
In una settimana in cui ci si è concentrati sul caos del rinvio del match tra Juventus e Napoli, seguita dal colpo last minute dei bianconeri, a molti è sfuggito il capolavoro in uscita dell’Atalanta, maestra in campo e dietro la scrivania.
Dite ciò che volete, ma quando una società del calibro del Manchester United si presenta con 25 milioni di euro per il classe 2002 Adam Traoré, significa che il valore del settore giovanile orobico (che non scopriamo di certo oggi) è altissimo e riconosciuto anche a livello internazionale. Complimenti al ragazzo, che dal 2021 vestirà la casacca dei «Red Devils», ma applausi anche alla grande capacità manageriale e allo sviluppo di una struttura giovanile da sogno.
Lezione per tutti!

Le altre operazioni dell’Atalanta: 6
Castagne al Leicester era irrinunciabile. Lammers sembra fortissimo. Sufficienza piena.

Godin al Cagliari: 7,5
Colpaccio pazzesco per la società sarda. Il fatto che un calciatore che ha calcato i più grandi palcoscenici internazionali decida di abbracciare la causa rossoblù (mosso anche, probabilmente, da motivazioni di carattere personale) è qualcosa che deve rendere orgogliosi i sostenitori cagliaritani.

Le polemiche per la cessione di Godin al Cagliari: 0
Per maggiori approfondimenti, leggere l’articolo di Indaco32 al seguente link: Conte, Godin e il mercato: tanto rumore per nulla!
Per cortesia, prego chi decidesse di fare un salto (sarete una marea, ne sono certo…) di farlo solo una volta terminata la lettura del seguente articolo; al contrario, se la voglia di leggere i miei pezzi è talmente alta da non poter resistere… tornate qui il prima possibile. Guardate che i voti sull’Inter li metto alla fine, dai che ne vale la pena, fidatevi!

Momento pubblicità di Indaco32: n.c.
Pessimo.

La scelta dell’attaccante della Juventus: 4,5
Tornando seri… dai, ammettiamolo. La vicenda sul cannoniere della Juventus 2020/21 non è stata la miglior operazione della storia bianconera, per usare un eufemismo, ma è pur sempre una bella storia da raccontare.
Prima scelta: Dzeko. Esperienza, goal, caratteristiche ideali per esaltare Cristiano Ronaldo a cui manca tremendamente un Benzema di riferimento.
Quasi fatta, ma poi… ecco che si apre uno spiraglio per Suarez, in uscita dal Barcellona.
Arriva, non arriva, arrivano sia lui che Messi all’Inter: fermi tutti! Esame di italiano, pandemonio, polemiche. Salta tutto! Lui va all’Atletico Madrid. Nel frattempo, a scanso di equivoci, proprio dalla capitale iberica ritorna Morata. E Dzeko? Milik resta a Napoli, il bosniaco resta ai giallorossi e… vissero tutti felici e contenti.
Sì, certo.
Alvaro è forte, ma non è paragonabile agli altri nomi in gara per indossare la numero 9. Sicuro che Duvan Zapata, di cui si era timidamente parlato a inizio mercato, fosse così irraggiungibile? Tra tutti i nomi proposti, era forse l’ideale.
A prescindere dal contributo del centravanti spagnolo, l’intera gestione della decisione non è stata assolutamente condotta in modo adeguato.

Arthur-Pjanic: 7,5
Colpaccio Juventus. L’ex blaugrana è un predestinato, farà grandissime cose.

L’incompiutezza della Lazio: 4
Perché? Perché, ogni volta che la squadra biancoceleste ha bisogno di un passo in più, questo non avviene mai in fase di mercato? Inzaghi ha compiuto un autentico miracolo sportivo, portando la Lazio nell’Europa che conta. Ora, benissimo aver trattenuto le stelle, ma possibile che non si riesca ad inserire qualcuno di importante per rendere competitiva su tre fronti la bella realtà capitolina costruita mattone dopo mattone? Come potrà affrontare la Champions League con i difensori contati e con ricambi limitati, soprattutto in attacco? Occasione persa.

David Silva/Lazio: s.v.
Ah, e non dimentichiamoci che tutto iniziò con il possibile arrivo dell’ex City. Sappiamo bene tutti come è andata a finire… Però, dai, non è possibile gustarsi il possibile approdo di un campione di tale portata e poi accontentarsi di svincolati vari!

Anche dall’altra parte di Roma non si balla: 5
Smalling all’ultimo minuto e Pedro svincolato sono ottimi colpi, ma non possono bastare. Che poi, non è tanto questo, ma dall’esterno sembra che l’aria sulla sponda giallorossa della Capitale sia quella di essere consapevoli di vivere una stagione sottotono, quasi di transizione. A salvare la situazione un acquisto in prospettiva pazzesco…

Kumbulla-Roma: 8,5
È passato troppo in sordina: il miglior prospetto dell’ultimo campionato di Serie A è forse il tassello per costruire la squadra del futuro.
Da interista: sono incazzato. Avrei tanto voluto acquistarlo.

Napoli? Non male: 7
L’arrivo in extremis di Bakayoko, unito al colpo Osimhen dal Lille, colpo più costoso di sempre della storia partenopea, rende il mercato azzurro brillante e convincente. Pesa sulla valutazione la mancata partenza di Milik, ormai fuori dal progetto.

Sassuolo, conferme e speranze: 8
Nessuno se lo fila, ma io lo dico apertamente: se una delle big molla, il Sassuolo va in Europa. Anche qui, scongiuri autorizzati. I migliori acquisti sono le conferme: De Zerbi in panchina tanto per cominciare. Lui è un allenatore pazzesco, deve andare con i tempi giusti in qualche big. A ciò si aggiungano Locatelli, Berardi, Boga, Traoré: tutti ancora a sognare. E l’arrivo di Maxime Lopez aggiunge qualcosa ancora in più.
Off topic: perché abbiamo scoperto così tardi Ciccio Caputo?

Le neopromosse: 7
Come al solito le danno già tutte in cadetteria prima di iniziare.
Eppure…
Il Benevento si è affidato ai nomi di rango, ma a differenza della terrificante esperienza precedente da matricola, stavolta parliamo di profili che hanno tanto da dare: Lapadula, Iago Falque, Dabo, Ionita, Caprari. A ciò aggiungiamo l’esperienza di Glik: giallorossi possibili outsider.
Diverso il discorso per Crotone e Spezia, che hanno speso di meno, ma che non sono assolutamente da sottovalutare.
I calabresi hanno colpito nel finale, prendendo Luperto e Siligardi, oltre all’esperto Cigarini già visto in campo. I liguri all’esordio hanno fatto capire già dalle prime uscite che non sono venuti con l’intenzione di fare una gita: Pobega e Agoume sono arrivati rispettivamente da Milan e Inter, insieme a diversi prestiti.
Non so come andrà a finire, ma nessuno dia per scontata la retrocessione di alcuna delle tre succitate: sento odore di sorprese…

Le bocciate (Bologna, Torino, Udinese, Parma): 5
Ritengo che le tre squadre neopromosse abbiano qualche speranza di permanenza anche per merito della sonnolenza delle seguenti società. I rossoblù avrebbero dovuto piazzare qualche elemento in grado di innalzare il tasso tecnico, ma nulla di tutto ciò si rinviene negli acquisti effettuati. Idem i granata: bene i vari Rodriguez, Linetty e Bonazzoli, ma a centrocampo manca una figura in grado di dettare i tempi, e per una squadra che deve salvarsi (spiace, ma non si può chiedere oggettivamente di più) è una pecca grave. Friulani che salutano Fofana, pezzo pregiato della scuderia. Bene Deulofeu e Barak: se tiene De Paul (ancora il mercato in alcuni campionati esteri non è chiuso), potrebbe guadagnare mezzo punto.
La palma di peggiore spetta però senza dubbio al Parma: ceduti Kulusevski e Darmian, gli acquisti sono molto, molto aleatori.
Salvare la categoria non sarà semplice.

Le genovesi: 6,5 (pienissimo)
Non so da quanto tempo entrambe le squadre genovesi non facevano dei mercati sufficienti. Il Grifone ha cambiato tutto, ma stavolta sembra aver fatto le cose con più criterio: Zajc e Pjaca potrebbero essere decisivi per un campionato finalmente all’altezza. Sampdoria che sorride: Candreva, Keita e Adrian Silva sono rinforzi di qualità, che danno un’impronta diversa alla rosa.

Mercato Hellas Verona: 6+
Kalinic: le ultime stagioni sono state pessime, ma a Verona potrebbe ritrovare la via del goal con continuità.
Parliamoci chiaro: le cessioni erano inevitabili e sostituire i partenti non è semplice, però va detto che sono stati effettuati tantissimi innesti. Insomma, gli scaligeri ci proveranno a fare bella figura. Juric è rimasto per un progetto interessante: quest’anno è fondamentale per capire se vi è la fattibilità.

E adesso, come promesso…veniamo al gran finale.
Come è andata per l’Inter?

Hakimi mi fa impazzire: 9
Lo so, sono esagerato. Perdonatemi, ma a me questo calciatore piace troppo. In molti già si sono prodigati a fare paragoni azzardati. Personalmente me ne tengo alla larga, ma va riconosciuto il talento di questo calciatore, già mostrato nelle prime apparizioni.
Per me è il miglior acquisto dell’Inter e, insieme a Kumbulla, il migliore di quest’intera sessione.

I rientri di Nainggolan e Perisic: 4
Il belga è un calciatore che stimo e dotato di caratteristiche apprezzabili, ma a me i ritorni, soprattutto dopo una sola stagione, non convincono. Consideriamo inoltre che sembrava quasi a un passo dal Cagliari: sarà un rincalzo, ma ad avercene come lui!
Se Radja può comunque far parte di un reparto qualitativamente valido, non riesco a concepire il mantenimento di Perisic. Ivan è stato uno dei pochi a salvarsi negli anni peggiori della storia interista, ma non comprendo il suo ritorno. Mi fido di Conte, ma ho l’impressione che stia contando troppo su di lui: nella gara contro la Lazio abbiamo subito il pareggio per una sua mancata copertura, e non è colpa sua in senso stretto. Lui ha propensioni offensive: nel 3-5-2 di Conte non lo vedo inserito bene, in quanto non può fare entrambe le fasi a dovere. Lui deve giocare in un 4-3-3, non nascondiamoci.
Staremo a vedere.

L’usato sicuro: 6,5
Tutti a rumoreggiare, ma stiamo parlando di due calciatori pazzeschi, con le qualità e l’esperienza che il tecnico richiedeva.
Vidal e Kolarov potranno essere davvero le risorse vitali per una stagione ad alti livelli.

Difesa: 5
Chiariamoci: ho già espresso ciò che penso sulla cessione di Godin.
Il punto è un altro: ceduto lui, mi sarei aspettato Kumbulla.
Se non lui, Kumbulla.
Se non si poteva neanche lui… beh, chiaro, no? Kumbulla!
D’Ambrosio e Kolarov si adatteranno, in più abbiamo mantenuto Ranocchia e il giovane Pirola potrebbe tornare utile. Non male, ma…
Darmian: 5,5
Avrei preferito Marcos Alonso. O Emerson Palmieri.
I mancati arrivi: 5
Messi. Kanté. Perché ci dovete illudere?
Il vice-Lukaku: 5
Non arriva, è inutile. Pinamonti potrebbe essere una sorpresa, ma il ruolo di vice-punta lo avrei assegnato a un esperto.

Riepilogo: 6,5
Solo l’acquisto di Hakimi vale la sufficienza strapiena. Ottime le conferme di Eriksen e di Lautaro, manca qualcosa nei suddetti reparti e c’è qualche elemento in più (è rimasto anche Vecino). Tutto sommato, credo che il gap si sia ridotto: a livello di profondità della rosa siamo adesso quasi alla pari con la Juventus.
Io ci credo, pur ritenendo la Juve favorita.
Adesso il mercato è chiuso: si fa sul serio.

Forza!
Indaco32