Questo weekend sono stato a Barcellona per motivi personali. Mentre ero con la mia compagnia in zona Port Vell, un gruppo di ragazzi (avranno avuto 20 anni a testa) è intento a fare una foto allo splendido panorama del tardo pomeriggio catalano. Erano vicinissimi a noi e anche abbastanza rumorosi. Una ragazza esclama: «Che bella quest’alba!». Sarà una battuta, penso. Ma nessuno ride. Qualcuno adesso la correggerà. Eppure neanche questo avviene. Foto, Instagram e… tanti saluti.

Ecco, signori, VxL, in un mondo così, non poteva durare. In un mondo in cui è importante la forma (essere a Barcellona a immortalare uno splendido panorama non per il gusto di possedere un ricordo ma per mostrarlo ad una platea indefinita di persone) e non la sostanza (non riconoscere la differenza tra alba e tramonto), come potevamo pensare di reggere? Ecco, da lontano sento quell’eco… quella parola idiota, inventata da qualche perditempo di questo periodo storico così povero di creatività, di intuito, di dolcezza… “Boomer”. No, non me ne frega niente degli appellativi, delle accuse, delle stupidaggini: VxL sarà per sempre cancellato, e questo perché in un mondo così servono gli scazzi, i video “virali” (maledetti), i mordi e fuggi, gli highlights che qualcuno reputa meglio di una partita intera. Ragazzi, è uno schifo. Non ci giriamo intorno. Non addolciamo la pillola, è inutile. Per molti è preferibile un meme rispetto a capolavori di alta scuola targati Calatino o Massimo48 o a pezzi di taglio giornalistico di Giovanni Terenziani o di Indaco32 (me ne frego della falsa umiltà, mi ci metto dentro). Mentre ero in aeroporto in attesa del volo di ritorno, leggo la notizia che mai avrei pensato di leggere. Non seguendo più la community come ai tempi d’oro, avevo subodorato qualcosa, ma essendomi perso dei pezzi, mai avrei potuto pensare ad una cosa simile.

Chiudere la piattaforma è davvero terribile. E non parlo solo dei blogger, perché quello è abbastanza chiaro. Per chi scrive, è evidente che mancherà un pezzo della propria vita, ognuno in base al suo percorso. Io, per esempio, grazie a VxL ho intrapreso una strada alternativa che mai avrei sognato di tracciare. È stata la spinta per fare qualcosa che avevo dentro di me ma che nessuno aveva mai tirato fuori. Eppure Jea e tutto il team hanno saputo farlo. Sì, perché noi parliamo di VxL identificandolo come se fosse una persona, ma VxL è Jea, è Pippo Russo, è Germano, è Giuseppe, sono tutti coloro che portano avanti il lavoro giorno e notte. Ripeto, però, che ciò non sarà solamente fonte di lacrime per noi scrittori, ma anche per coloro che si limitavano a leggere, a commentare, a interagire, anche a spolliciare negativamente, seppur con VxL dentro la loro quotidianità. Qualcuno più attentamente, qualcuno distrattamente magari mentre era in metro la mattina. C’era, però, a prescindere da tutto, un’intera community vivace, colorata, variegata. La cosa bella era che ognuno aveva modo di mostrare il proprio stile, senza pregiudizi. E, come ha scritto anche Jea, alcuni pezzi facevano invidia a quelli professionali di cm.com. Ricordo ancora quanti commenti ricevetti a seguito dell’esposizione in home page. Fu una delle mie più grandi soddisfazioni. Ecco, questo aspetto mi ha fatto comprendere quanto la qualità fosse alta.

La mia storia con VxL è stata tormentata, piena di passione, proprio come le cose che ho vissuto e di cui mi piace raccontare. La più grande delusione, quella che ho sempre ritenuto la più grande ingiustizia di questa piattaforma, cioè il mancato riconoscimento del Mastersport o dello stage in redazione ormai nel lontano 2020, mi hanno ferito tantissimo. Eppure… eppure la chimica, la magia, lo spazio creativo che era messo a disposizione, ha fatto in modo di avere sempre una parte di me legata alla community. Casa mia, casa tua che leggi, casa nostra.

E adesso? Adesso ce lo stanno togliendo perché gente che non distingue un’alba da un tramonto non può apprezzare certi panorami. Non c’è tempo di riflettere, di leggere con cura, di pesare le parole. No. Tutto deve essere urlato, deve essere rapido, deve essere al servizio dei social. Gli approfondimenti? A chi interessano? Le invettive, anche colorite e piene di tagli, di provocazioni, devono essere brevi. Se le architetti, se le progetti, se offri un contributo, se provi a costruire e concettualizzare quello che hai da dire, sei fuori. E VxL è fuori perché è di un’altra epoca.

Avete mai visto Midnight in Paris di Woody Allen? Ecco, VxL mi sa di qualcosa di estremamente moderno che però sarebbe stata bene, che so, negli anni ’80 o ’90. E non è un’offesa, anzi. È proprio perché è talmente generosa che nel 2024 non può essere apprezzata dai più.

Avremmo potuto fare qualcosa? Io, nel mio piccolo, ho proposto di aprire una pagina Facebook/X/Instagram o qualsiasi social per rendere più smart i pezzi. Avremmo potuto accorciare i contributi, mettendo dei limiti ai caratteri per la pubblicazione. Avremmo potuto creare dei team di lavoro, magari suddivisi per squadra, prevedendo un numero chiuso e fisso di blogger con dei contributi nuovi settimanali da selezionare (una Superlega VxL, saremmo stati in anticipo sui tempi). Insomma, ormai è inutile. O meglio, qualcuno ha suggerito… Uno spazio vuoto, per gli amanti del calcio, c’è. Se qualcuno lo prendesse, se qualcuno si imbarcasse in questa avventura, credo troverebbe qualcuno pronto a seguirlo. Sarà mai la stessa cosa? No, ovvio. Però ci mancherà. E perché privarci di una cosa che ci fa stare così bene?

 

Adesso, però, consentitemi poche righe pubbliche per Jea.
Tu sai bene quanta stima ho per il tuo operato e per il tuo lavoro.  Sai che ho vissuto un rapporto stupendo con la piattaforma per tantissimo tempo, prima di un gelo dovuto all’episodio succitato, superato anche grazie alla tua professionalità. Mi avrebbe fatto piacere conoscerti in occasione dell’incontro prima che il disastro del 2020 ci impedisse di farlo. Avrei voluto dare un volto a questa figura che ha rappresentato ben più di una giornalista responsabile della community.

Jea, anche se non ti conosco, è come se lo avessi fatto. È qualcosa di strano, perché parlo di qualcuno con cui ho avuto qualche scambio di mail, qualche confronto su un blog. Eppure, tu hai saputo rendere familiare questo ambiente. Personalmente ho scritto tante cose personali su questo blog, come molti altri. Parlo per me, ma credo di poterlo estendere a tanti altri, questo è stato possibile anche grazie alla sicurezza, alla tutela, alla cura che tu trasmettevi. Sapevamo di rendere pubblici i nostri pensieri, ma sapevamo di avere te pronta a custodirli.

Ti conosco virtualmente, ma so bene quanto questa cosa possa averti ferita. Perché anche io, che negli ultimi anni non sono stato coinvolto attivamente, ho le lacrime agli occhi mentre scrivo. Perché sapere che questo spazio di libertà non ci sarà più non mi fa stare bene. È come se una parte della vita venisse meno. E fa male. Purtroppo è andata così, ma io sono un tifoso interista e tu una fiorentina. Ne abbiamo subite di ogni, siamo abituati ai pianti, ma non ci rassegniamo mai. Ci tocca sperare che, in qualche modo, questa ondata di affetto non vada perduta definitivamente. Non qui, magari altrove, ma questo sentimento dovrà trovare compimento.

Ode a te Jea, anima e cuore di VxL.


Chiudo con una battuta perché a me gli addii non piacciono e la malinconia mal la digerisco. Non è che tutta questa storia è stata fatta ad arte perché non volete che possa pubblicare il mio articolo sulla seconda stella? Avrei fatto incazzare una bella fetta di tifosi milanisti e juventini. Ma niente da fare, non ci sarà modo. Vi è andata bene.  Anche se, in cuor mio, spollicianti e non, so che un po' vi mancherà la sana provocazione di un semplice blogger interista.

Con amore incondizionato.
Indaco32