Direi che era inevitabile. Le copertine dei giornali sportivi sono tutte dedicate a Jannik Sinner, che ieri ha compiuto un’impresa pazzesca.
Sotto di due set, non ha smesso di crederci, anzi, ha cominciato a giocare lasciando da parte tensione e nervosismi (comprensibili), portando un titolo Slam 48 anni dopo dall’ultima volta di un italiano.
Non sono esperto di tennis, non posso esprimermi in senso tecnico, ma una cosa è certa: quello che ha compiuto l’atleta altoatesino ha unito tutti. Non ci sono differenze, uno per uno al suo fianco, che ha dimostrato lucidità anche nei festeggiamenti, lasciandosi andare a dolci parole nei confronti dei genitori.
Verrebbe da dire: un ragazzo eccezionale, oltre che uno sportivo fuori dal comune. Perché sì, forse abbiamo smesso di sentire i racconti di genitori e nonni che ci parlavano di Adriano Panatta: probabilmente, una leggenda ce l’abbiamo ai giorni nostri.
E speriamo che sia solo l’alba di un periodo d’oro. Di sicuro, le sue gesta avvicineranno ancora di più i ragazzi ad una realtà che negli anni si sta ritagliando sempre di più un peso specifico nella gerarchia sportiva. Un modello, un sorriso, una tenacia e una costanza invidiabile: Jannik, semplicemente grazie.

 

Lautaro trascina, Inter capolista contro tutto e tutti – Nella valanga di commenti in giro, ne ho trovati due che fanno capire la portata di una situazione che sta diventando davvero incresciosa. La sintesi è questa: un utente sottolinea che, al momento della concessione in favore del rigore della Fiorentina, il direttore di gara abbia avuto difficoltà a concederlo, andando al rallentatore mentre prendeva la decisione, quasi come se fosse in soggezione. Dopo l’esito del penalty, un altro utente ci ha dato una notizia di calciomercato (spostati Pedullà): Nico Gonzalez è promesso sposo dell’Inter, altrimenti non si spiegherebbe un tiro del genere.
Adesso, non stiamo parlando di giornalisti affermati o di esponenti sportivi, ma è sintomatico di quanto sta accadendo da due mesi a questa parte. Ormai si è affermato un principio: l’Inter riceve dei favori. Eppure, io conto tre rigori consecutivi assegnati contro la capolista del campionato. Mi sembra un po' eccessivo, visto che è considerata la squadra prediletta dalla classe arbitrale.
Adesso mi verrebbe da dire: ma se il rigore fosse stato fischiato in favore dei nerazzurri, che cosa diavolo sarebbe successo? Per me rimane un rigore tutto sommato fischiabile, ma sono abbastanza sicuro che a parti invertite si sarebbe gridato alla “Marotta League”, nuova espressione dei frustrati dell’anno.
Per non parlare dell’episodio del gol di Lautaro, con Parisi che veramente mi ha lasciato perplesso: se per qualcuno quello è un fallo da sanzionare, vada a seguire un altro sport. L’Inter comunque ieri ha patito, e in parte c’era da aspettarselo. La Fiorentina di Italiano gioca bene e se avesse un attaccante di un certo livello avrebbe il posto Champions League prenotato. Ci sta non brillare sempre, anche perché tra una settimana servirà la partita perfetta per dare un segnale forte al campionato che, lo ripeto, in qualunque modo non terminerà il 4 febbraio. Manca tantissimo. Ah, un’ultima domanda: ma se la squadra avversaria dell’Inter fosse stata in possesso di palla all’ultimo istante e l’arbitro avesse fischiato la fine, che cosa avrebbero detto i benpensanti?

 

Lukaku a Salerno, FA Cup scintillante – La Roma di De Rossi stasera è attesa dalla trasferta in Campania contro la Salernitana. Un successo consentirebbe ai giallorossi di volare al quinto posto, pur con una classifica mozzata dagli appuntamenti slittati a causa della Supercoppa Italiana. Serve però cominciare a dare continuità di risultati, grande assente della gestione Mourinho (almeno in Serie A). In FA Cup, il Manchester United rischia l’ennesima figuraccia al cospetto del Newport di cui parlavo ieri: sotto di due gol, la compagine della quarta serie ha rimontato fino al 2-2, prima di subire altre due reti.
Ma è stato ugualmente uno spettacolo: lo ribadisco, siamo lontani anni luce da tutto ciò. Peccato.

 

Indaco32