Il Liverpool è mortale. E questa è una notizia. Ha perso la sua seconda partita stagionale in Premier League. Si è fermata, la squadra di Klopp, contro un fantastico Schmeichel.
Il Liverpool per la prima volta non riesce a fare neanche un goal. Squadra dal super attacco da 50 goal al momento, con una media impressionante, ma ha perso. Ha perso contro un sorprendente West Ham che a tutti gli effetti è candidato per la Champions e contro un Leicester modesto ma che ha cercato la partita dell’anno. E ci è riuscito A modo suo. Ed i pensieri vanno e non possono andare che alla Champions. I sei punti di distacco dal City sono tanti, in un campionato dove è quasi ai limite dell’impossibile vincere tutte le partite, ma se lasci punti per strada, se non le vinci tutte, difficilmente porti a casa il campionato. Il City ha una marcia in più rispetto alla squadra di Klopp che certamente non mollerà la presa, ma nella consapevolezza che il City di Guardiola non farà il suicidio del Liverpool di Klopp come accaduto in passato, dove ha letteralmente bruciato proprio sul City un vantaggio importante per perdere poi il campionato.

Il Liverpool punterà sulla Champions tutte le sue energie. Ma è una squadra per quanto fenomenale, epocale, fantastica, mortale. Mortale, battibile. Ma per batterla in quella competizione servirà l’Inter epica, che dovrà in 180 minuti dare l’anima e anche di più. E "purtroppo" l’Inter, che è sul podio europeo per il miglior attacco insieme al City, Liverpool e al fenomenale Bayern Monaco, la squadra probabilmente più forte d'Europa in questo momento, o forse per fortuna, dipende dalla prospettiva, verrà da delle giornate infuocate. Perché affronterà prima di questa partita il Milan ed il Napoli, duellanti per lo scudetto. Insomma, partite ad alta intensità che serviranno a tenere il motore nerazzurro a giri alti, altissimi, ma che potrebbe dall’altro portare anche a stanchezza. Sarebbe stato meglio affrontare delle partite di allenamento? Come lo sono la quasi totalità di quelle della A? Probabilmente no. Per essere al passo degli inglesi, devi giocare partite ad alta intensità. Quindi non tutto il male vien per nuocere. Mentre il Liverpool, prima della sfida con l’Inter, giocherà praticamente ogni tre giorni, e oltre al Leicester affronterà un modesto Burnley.
Insomma, febbraio ancora è lontano, ma non così tanto. Quella tra Liverpool ed Inter potrà essere una delle sfide più belle di questa Champions e dove se i Reds partono evidentemente favoriti, non sono uno scoglio insormontabile. Possono essere battuti. D’altronde se vuoi vincere la Champions devi vincere contro queste squadre.
Certo, nessuno ha scritto che l’Inter deve vincere la Champions, ma la palla è rotonda e la legge del campo a volte può regalare storie, narrazioni, semplicemente incredibili.