70% di possesso palla. Klopp non credeva ai suoi occhi quando ha letto i dati del fine partita contro l'ostico Atletico che in una serata magica di Madrid grazie a Simeone, direttore d'orchestra, ha riconquistato tifosi e fiducia. 

Il Liverpool è stato ingabbiato. Non è mai stato realmente pericoloso ed ha rischiato di subirne un paio di gol. Sarebbe stata durissima, poi recuperare, anche se in casa dei Reds.

Ma dei segnali di cedimento da parte del Liverpool c'erano e non da pochi giorni. 

Una squadra che ha fatto cose incredibili, che ha già vinto per molti la Premier salvo catastrofi che con un vantaggio del genere nella storia del calcio non ci sono mai state.

Basta pensare alla partita contro il Norwich. Ultima in classifica. Che fatica portare la vittoria a casa. E non è stato l'unico caso. Un Liverpool che gioca a memoria, ma non sempre gioca bene, contrariamente da quello che si dice. Non fa quasi mai rotazione, Klopp. Giocano sempre gli stessi. Minamino, non trova ancora spazio come meriterebbe e le riserve probabilmente non sono all'altezza dei titolari, non danno la stessa garanzia che danno i titolari per il mantenimento dell'equilibrio e dell'ossatura che la squadra si è data.

Il Liverpool è stanco. 

Chi segue il campionato inglese, questo può ben capirlo, chi segue solo sporadicamente le partite dei Reds, può rimanere quasi stupito del risultato contro l'Atletico. Ma non è una cosa sorprendente più di tanto. Si tratta della terza sconfitta del Liverpool di questi tempi, la seconda, per la squadra titolare, ed entrambe, per la titolare, avvenute in Champions.

Ad oggi era solo il Napoli a vantare il fatto di essere stata l'ultima a fermare il Liverpool.
Ora alla lista si è aggiunto anche l'Atletico.

Il Liverpool ha come obiettivo primario di vincere la Premier, mai vinta da quando esiste la Premier League, e l'ultima volta che ha vinto il campionato inglese è stato 30 anni fa. Vuole fare il record dei record ma sicuramente non ha intenzione di rinunciare alla Champions anche per una questione di cassa. Le entrate economiche sono fondamentali anche per una squadra come quella di Klopp costata, come hanno osservato gli attenti commentatori di Sky, tra entrate ed uscite, nelle operazioni di mercato da quando è arrivato il tedesco, solo 9 milioni di euro.

Vedremo come evolveranno le cose. Si capirà cosa accadrà in Premier dal prossimo turno. Con un Liverpool che potrebbe, continuando a vincerle tutte, matematicamente già vincere la Premier a marzo e sancire il 4 aprile il passaggio di consegne con il Manchester City.