Domenica 18 Dicembre 2022 calerà il sipario sui Mondiali di calcio in Qatar. È stata senz'ombra di dubbio un'edizione molto particolare, poiché non si era mai visto disputare questo tipo di competizione in autunno.
Un torneo che non è stato protagonista solo nel rettangolo di gioco, ma anche al di fuori. Basti pensare quanto è successo con la squadra dell'Iran; la protesta da parte della nazionale di calcio tedesca avvenuta prima del fischio d'inizio della loro partita di debutto contro il Giappone; le vicende che hanno coinvolto il Paese ospitante, spesso additato come una nazione eccessivamente conservatrice, chiusa sui suoi ideali, da molti definito come un sistema impenetrabile e immutabilele migliaia di persone coinvolte, molte di queste hanno perso anche la vita, sono state costrette al lavoro intensivo e forzato per più di dieci anni per rendere possibile questi Mondiali nel 2022. Sicuramente non una bella vetrina per mettere in mostra la più bella competizione di calcio che esiste. Purtroppo, ancora una volta, si è potuto constatare che il denaro, e quindi il business, viene prima di tutto!

Distaccandoci dalle vicende extra-sportive, impossibili da non menzionare, possiamo fare un bilancio su quello che ci hanno regalato le nazionali partecipanti in queste magnifiche 62 partite (sono escluse la finale, che si disputerà Domenica e la sfida per il terzo e quarto posto che si giocherà Sabato).
La fase a gironi: in questa edizione, come mai prima d'ora, la fase a gironi è stata molto avvincente. Un occhio in particolare non può che andare sul girone C, E e H in cui la nazionale messicana, quella tedesca e dell'Uruguay si sono viste sfumare la possibilità di staccare il Pass per gli ottavi soltanto per una differenza reti, chiudendo di fatto il loro cammino a pari punti con le squadre passate come seconde del girone alla fase successiva.   
L'Outsider che nessuno si aspettava: Il Marocco è stata sicuramente la sorpresa più bella in questo Mondiale. Nessuno si sarebbe mai aspettato un percorso così straordinario della squadra Magrebina, che ha fatto fuori agli ottavi la Spagna, ai quarti la nazionale di CR7 e che ha così trovato la semifinale giocando una signora partita, senza però trovare l'ennesima gloria, contro la grande Francia di Mbappe.   

Lo scontro fra Titani: Domenica sarà l'alba più bella, che darà inizio ad una giornata che promette un grande spettacolo e una battaglia agonistica di alto livello. Alle 16 (ora italiana) ci sarà il fischio d'inizio della finale che metterà a confronto i campioni in carica a caccia della conferma del titolo. Stiamo parlando dell'Equipe di Kylian Mbappe. Quest'ultimo a soli 23 anni potrebbe mettere mano, per la seconda volta consecutiva, sulla coppa più importante, quella del Mondo! Sarebbe sicuramente un record clamoroso per il giovanissimo talento francese.

Dall'altra troviamo l'Argentina di Lionel Messi. Un Albiceleste a caccia del trofeo più importante che manca ormai da molti anni. Scaloni e i suoi faranno del tutto per vincere e non ripetere la finale del Maracanã nel 2014.
Un'Argentina trascinata al capitolo finale dall'immenso Messi, che in queste sere, tra le splendide giocate e quel numero dieci sulle spalle, ha fatto venire a tutti i tifosi argentini un brivido sulla schiena: a molti è sembrato di vedere una unificazione ultraterrena... Sembrava ci fosse un filo conduttore che legava Lionel a quel ragazzo d'oro, meglio conosciuto come El Pibe de oro.