Quando abitavo a Torino, ho visto molte sfide tra Juventus e Torino, quello che in gergo viene chiamato il derby della "Mole", ovvero la Mole Antonelliana, simbolo della città. Ne ho viste anche a livello giovanile, e devo dire che la rivalità era la stessa. Agonismo a tutta e botte da "orbi". Mi ricordo infatti i derby che alla fine vedevano Franco Causio e Gustavo Giagnoni, allenatore del Toro, che si rincorrevano per mettersi le mani addosso, con tutti intenti a dividerli. Ricordo anche un fine derby nel quale Anastasi, attaccante della Juventus e Cereser, difensore del Torino, ebbero molte cose da dirsi, e fu solo  separandoli che non se le diedero di santa ragione.  
Non vidi, ma mi raccontarono i derby tra Sivori e Ferrini, che finivano a botte, dopo scontri sul campo al limite della lotta libera e del pugilato. Insomma, la "stracittadina" scalda le vene dei polsi e l'adrenalina sale al parossismo. 
Ho sempre notato in queste partite un maggiore impegno da parte del Torino, come se la partita per loro fosse "la partita". Quella che due volte all'anno si deve vincere ad ogni costo. la Juventus, pur vincendo più sfide, ha sempre dimostrato un minore coinvolgimento nella gara, come se fosse una partita come le altre. Diciamo che il Torino, normalmente viaggia sempre in graduatorie basse o medio basse, e quindi non avendo molti obbiettivi al suo programma, sceglie la partita del derby come un esame da superare. Da parte sua la Juventus, seppur non semplifichi la questione, ritiene questa sfida come una partita delle tante. Anche perché tutte le squadre che incontrano la Juventus, danno il massimo, e pur di fare risultato spremono ogni goccia di sudore e di adrenalina.
Si sa... "Noblesse oblige", e bisogna vivere sia gli onori che gli oneri del blasone. 

E veniamo al derby di ieri sera. Complimenti al Torino, che ha subito aggredito la Juventus giocando molto alto, ed ha messo in difficoltà il centrocampo bianconero, non permettendo giocate utili per le punte. Juric sa il fatto suo, e questo, nel bene e nel male, è il suo gioco. Ma seppure l'iniziativa fosse di più per il Torino la grande occasione è capitata a Rabiot, che solo per pochi centimetri non ha trovato lo specchio della porta. L'azione era partita in contropiede, dopo un pressing saltato dai bianconeri e superiorità numerica in attacco per la Juventus. Dopo qualche azione è arrivato il calcio d'angolo che ha siglato il vantaggio della Juventus. De Ligt salta più in alto di tutti e infila Milinkovic Savic. Il Torino, si butta subito a capofitto alla ricerca del pareggio e in qualche occasione mette paura alla difesa juventina. Ma il secondo tempo finisce con la Juve in vantaggio. Nel secondo tempo, sembra che la Juventus riesca meglio a controllare la partita, d'altronde il Torino ha speso molte energie nel primo tempo, ma proprio quando non sembra che succeda nulla, il Torino riesce a segnare con Belotti, dopo un cross dalla sinistra di Brekalo. Il pareggio è meritato, anche se Cuadrado commette una grande ingenuità, lasciandosi bloccare da un giocatore del Torino sulla fascia mentre marca Brekalo, non potendo impedirgi il cross. Con un po' di scaltrezza in più, lo avrebbe urtato buttandolo sul suo stesso compagno, e avrebbe neutralizzato l'azione. Nel frattempo, la Juventus decide di svegliarsi, ma Vlahovic in avanti non la vede mai, perché Bremer, con le buone o le cattive, lo neutralizza sempre, ed inoltre i suoi compagni lo servono malissimo e lo lasciano isolato. Morata, si danna l'anima, ma viene ben controllato, Dybala lotta come può, ma tra la giornata storta e le botte che prende, (Massa dove sei?), deve arrendersi e chiedere il cambio.
Entrano Arthur, volenteroso, ed uno spento Kean, che in un'azione di attacco, potrebbe colpire di testa davanti alla porta, ma non si capisce come, la prende di braccio. Da rimanere senza parole! 
Alla fine pari e patta per tutti, ma la Juventus è quella che sconta un maggiore danno, perché così la quarta posizione torna a rischio. 

L'analisi della partita? La solita, un Torino ben messo in campo, volenteroso e concentrato, e molto disposto alla lotta, (forse anche troppo). Una Juventus svogliata, in difetto di corsa, mal messa in campo e con i soliti difetti apparsi fino ad oggi. Poca concentrazione, palleggio disordinato, lanci alle punte inadeguati e imprecisi, poca personalità. Può essere una giustificazione l'assenza di giocatori importanti, soprattutto in difesa, dove Danilo, squalificato, apporta un contributo notevole alle fortune della squadra. Poi arriva anche l'infortunio ad inizio gara di Rugani, nemmeno entrato in campo, sostituito da Alex Sandro, fuori ruolo, e nel gol preso si è visto. Pellegrini sulla fascia sinistra ha giocato bene, ma anche lui a malapena finisce il primo tempo. Chellini non avrebbe permesso il secondo gol, ma ormai è rotto da tempo. Bonucci, non si sa cos'ha, e davanti uno come Chiesa avrebbe fatto molto male ai granata.
Ma la cosa che mi urta di più è vedere la mollezza di alcune giocate, dove i granata entravano come garibaldini (A volte mancava solo lo sparo) e i giocatori bianconeri subivano.  
Poi vorrei dire a mister Allegri che, se non hai i difensori, non puoi giocare di "corto muso", ma anzi devi uscire di più dall'area, e non giocare con tutta la squadra dentro l'area di rigore, compresi Vlahovic e Morata. In alcune fasi di gioco si vedevano tre giocatori del Torino nella trequarti juventina e nessuno a marcarli, ma tutti indietro. In questo modo, la palla non la conquisti mai, e se per caso la conquisti, o la perdi subito, o devi fare ottanta metri ci campo di corsa per arrivare nell'area avversaria. Certo, quando avevi la BBC, facevi quello che volevi, ma qui manca l'ABC, cioè come si difende. Ho anche l'impressione che i ragazzi fossero molto imballati, sarà per la preparazione alla partita contro il Villareal, ma se contro gli spagnoli giochiamo così, possiamo tornare a casa subito, senza neanche giocare la partita di ritorno.
Spero che Allegri mi dia torto, ma ne ho seri dubbi. 

L'ultima stoccata la riservo per l'arbitro Massa. A tutti sembra abbia arbitrato molto bene, e l'impressione che abbia tenuto in mano il match  è abbastanza condivisibile, ma su alcune decisioni, mi riservo di chiedere qual'é il metro di giudizio. Non si possono vedere giocatori che trattengono e abbracciano e non fischiare fallo. Ad esempio a Vlahovic è stato fischiato un fallo in attacco solo per avere appena appoggiato il braccio su Bremer, mentre Belotti, in area prende letteralmente Cuadrado per il collo, e lascia proseguire l'azione. In alcune azioni c'era proprio la caccia all'uomo e non poteva non fischiare. E quello che mi da più fastidio sono le simulazioni, ho visto Belotti e Singo buttarsi continuamente a terra e fischiare, mentre Dybala veniva alzato da terra e si lasciava proseguire. Ho l'impressine che l'arbitraggio sia da considerarsi ottimo, perchè non ha favorito in nessun modo la Juventus, e se per caso l'ha danneggiata, va beh, è il calcio. Così, non si arbitra, perché la distinzione tra calcio "maschio" e calcio violento non la si capisce più. Forse i dirigenti degli arbitri dovrebbero spiegare qualcosa, perché la Juventus non si lamenta mai (e come potrebbe, se parlano li "mazziano" subito), ma altre squadre si sono già lamentate.
Un'ultima cosa, il VAR sulle simulazoni dovrebbe intervenire, anche solo come suggerimento, altrimenti Cuadrado fa la figura dell'educanda, al cospetto di altri cascatori veramente "formidabili".
Viva il calcio, ma non i calci!