Italiano lancia il suo assalto al fortino interista dotato di buoni cannoni che hanno lunga gittata e guidati da un comandante che di assalti ne ha respinti parecchi.
La sfida è a centrocampo, perché Italiano quest'anno ha recuperato Castrovilli uno dei migliori all'inizio di carriera e conta sulla seconda giovinezza di Bonaventura. Ha in Amrabat un grande geometra di spazi e di ripartenza, un fantasista in grande forma come Gonzales. La difesa non è imperforabile, anche perché i suoi corsari si fanno spesso prendere la mano in attacchi un poco sconsiderati anche se molto apprezzati dal loro Comandante. Infatti Dodo e Biraghi avanzano spesso. Martinez Quarta non è un corazziere in difesa e Milenkovic ultimamente si è un poco appassito.

Inzaghi schiera il suo classico 352, con Calha basso e Barella e Dumfries ad alternarsi a destra. Teme Ikone' molto veloce con Darmian dietro più del solito e Brozo a creare geometria a centrocampo. Su dormita della difesa interista e su un cross che attraversa tutta l'area di difesa senza intercetto si avventa Gonzales per la facile conclusione. Sbanda un poco l'Inter, anche perché Italiano non approfitta della inversione dei ruoli in un gioco che ai nerazzurri piace poco, quello di fare gioco veloce di attacco manovrato. Addirittura porta Quarta a fare centrocampo chiudendo con Amrabat in difesa e continuando in attacco a volte un poco velleitario. E' vero che cosí fa superiorità numerica a centrocampo ma scopre la difesa. In più Calha assorbe Castrovilli e le ripartenze Inter sono offerte  su piatti d'argento. Sballa prima una facile conclusione Dzeko praticamente solo davanti al portiere ma non perdona Lautaro.
Sconsiderato e suicida uno su uno di Italiano su due tipetti come Lautaro e Dzeko. Prende in pochi minuti pareggio e svantaggio con una seconda conclusione da fuoriclasse di Lautaro attaccante di livello mondiale esaltato anche da un ritardo di chiusura di Milenkovic. Ora è l'Inter a tornare al suo gioco preferito.
Ricordo una Viola che poteva prenderne quattro a San Siro nel primo tempo in campionato salvo poi vincere rocambolescamente. Ma i miracoli difficilmente si ripetono.

Nella ripresa Viola in generoso attacco sul fortino interista. I corsari attaccono con ferocia mettendo in campo tutto quello che hanno. L'Inter non esce praticamente più. Cerca rimedi Inzaghi. Toglie Dzeko che la prende male ma la sostituzione e' logica però per tenere palla più a lungo in attacco. Entra De Vrji per Bastoni meno efficace in appoggio del solito.
Italiano reagisce con Sottil per lo spento Ikone' mai seriamente in partita. Mandragora per Castrovilli annientato da un superbo Calha, reinventato da Inzaghi in gioco di mediano davanti alla difesa e distributore nel primo movimento a salire. Ora Italiano deve per forza concedere le ripartenze Inter e una splendida azione di Lukaku non viene chiusa da Gosens che era subentrato a Di Marco. Passa a 424 Italiano con doppia punta con Jovic e Ranieri più concreto di Quarta in difesa. Ed è  proprio il serbo ex Madrid che non chiude prima su ottimo intervento di Handanovic e poi in volo solitario non trova in controtempo la porta. Gonzalez un poco confusionario ma mobilissimo ha pure una buona opportunità e ci prova Biraghi con una sventola da fuori.
Il fortino resiste agli ultimi assalti. Squadre allungate e Barella pasticcia sul possibile KO. Rumoreggiano i tifosi sugli ingressi di Gagliardini e Correa. Darmian in intervento salvifico di testa nega il pareggio. 

Vani gli ultimi assalti. Per me Italiano troppo avventuroso. Ha avuto la possibilità di giostrare diversamente, andando inaspettatamente in vantaggio. Inter un poco svagata e troppo chiusa in difesa. Giocando così con il City che ha altro attacco non si va lontano.
Difende comunque bene e Inzaghi si porta a casa meritatamente la sua seconda coppa. Il risultato va un poco stretto alla Viola ma chi vince gioca sempre meglio e Italiano ha manovrato male.  
Lautaro e Calha in partita sontuosa. Male pero' la difesa nei primi minuti. Gosens utilissimo nelle chiusure e per poco non la chiude. Nella Viola sottotono Amrabat e Castrovilli. Piuttosto evanescente Quarta. Più consistente e logica la Viola del secondo tempo. Con Cabral sempre chiuso l'ingresso di Jovic ha messo in difficoltà i nerazzurri.
Straordinaria prova di Bonaventura in tutti i fondamentali. Corre come un ragazzino, chiude e imposta e tenta il tiro. Rivitalizzato da Italiano in un periodo di forma splendida.
Meno male che si parlava di esonero di Inzaghi...