Vuoi competere seriamente per il titolo italiano? Ok, ti prendo Marotta: da lì e da lui comincia tutto!
Un vero allenatore di altissimo livello, in grado di prendere per le orecchie i Proci sbragati alla corte di Ulisse assente e buttarli fuori a pedate, veri giocatori (il Godin che ha giocato come Gatto Lucifero con l’intero reparto d’attacco rossonero, Sensi, Lukaku, Barella...), veri allenamenti, tutti che remano per la squadra e chi rema contro altra pedata! Funziona così, o meglio non può funzionare altrimenti!

Non puoi ingaggiare Giampaolo dopo 4 pernacchie ricevute da big e sperare che costui trasformi un gruppo di pulcini (nella testa ci era riuscito solo Gattuso tirando fuori il sangue dalle (teste) di rapa, ma non poteva trasformare Suso in un calciatore moderno perché non lo è e se n’è andato), in giocatori performanti.

Non puoi pretendere che i milioni di tifosi non notino che la Singer Family era del tutto assente sugli spalti sabato sera e ancor più inesistente nelle dichiarazioni immediatamente successive (oggi qualcuno di molto illuminato e finalmente fuori dalle menate zerbine, chiede alla proprietà che venga illustrato un vero piano sportivo e non una supercazzola dettata ad un sedicente manager sudafricano : cosa che, ovviamente, non avverrà perché non esiste alcun piano sportivo!).

Non puoi piazzare un politico colto (Boban), una bandiera educata (Maldini) e l’allievo di Sabatini a fare il mercato così così dei rossoneri: scegline (e pagane) uno, ma con millenni di esperienza (Marino no?).

Gli acquisti sono condizionati dal FFP? Va benissimo, ma perdindirindina dovevi beccare l’unico tecnico che ne vede uno alla volta ogni quattro giornate? E poi fa di nuovo dietrofront e ti piazza Biglia al centro del mondo? Chi ci dobbiamo aspettare col Toro? Castillejo che dà il cambio a Leao che vale come mezza squadra?

Approssimazione? Mercato condizionato dall’accordo UEFA arrivato in ritardo? Maldini e Giampaolo che parlavano di totani invece che di trequartista? Non so! Tutto è possibile!

E ora? Che facciamo?

Paolo e Zvonimir aprite gli occhi, andate sull’amaca del Gianmaestro piazzata a Milanello tra due platani, tiratelo giù dalla siesta e dettate la formazione, quella definitiva fino a contrordine facilmente misurabile dalle madonne provenienti dal tifo (che conta eccome, visto che il maestro è l’unico al mondo che ha visto una leggerissima differenza con i cugini)!

Quelli da panchinare a vita li conoscete a memoria ed ho il sospetto che siano ben noti anche al mister e non da ieri!

Un aiutino? Erano in campo sabato...