Trent’anni per vincere il campionato inglese, due anni di stagioni pazzesche, e poi, il disastro. Cinque sconfitte consecutive in casa, ad Anfield. No. Non era mai successo nella storia secolare del Liverpool. Squadra decimata dagli infortuni, errori arbitrali a volte clamorosi, ma non è solo questo. Società assente, che si è cullata sugli allori, dall’America non arrivano segnali, per ora. Giocatori in campo, assenti, Arnold irriconoscibile, Firmino si è smarrito, Salah, deluso, Manè con i nervi tesi, guardando ad alcuni presenti considerati come colonne portanti, Alisson dal momentum no. E Klopp che vede giorno dopo giorno crollare il suo castello delle meraviglie. Aveva promesso di festeggiare il titolo vinto dopo trent’anni appena possibile. In casa del Liverpool in questo momento non c’è alcuna voglia di festeggiare visto che si rischia di perdere addirittura il piazzamento utile in Champions League.
Mancano ancora una decina di partite, tutte da affrontare come una finale di Champions League. Ma il punto è Klopp è ancora l’uomo giusto? Si sognava un ciclo decennale. Si rischia l’incubo dell’esonero. D’altronde è successo a Ranieri dopo aver portato il Leicester alle stelle, può benissimo accadere al tedesco passionale Klopp. La sensazione che si ha è quella di una squadra che gli è sfuggita di mano. Sinceramente è dall’inizio della stagione che il Liverpool non brilla, che è altalenante, eppure nonostante tutto a dicembre era ancora in vetta alla classifica, poi una cascata di botte clamorose.

Servirebbe una situazione che possa smuovere l’ambiente in casa del Liverpool e sarebbe fantastico a questo punto immaginare un derby tutto italiano sulle panchine della città del Beatles. In casa dei Reds serve un po’di Allegri(a) e chissà che non sarà Allegri, che sembra per tanti destinato all’Inter nel post Conte a cercare di salvare il salvabile per una stagione del Liverpool che rischia di essere clamorosa e mandare all’aria due anni di record impressionanti.