La vicenda è nota. Il Chelsea ha individuato in Maurizio Sarri, ex tecnico del Napoli, quale erede di Antonio Conte sulla panchina dei Blues, ma è tutto bloccato fino a quando non si troverà un accordo con l'attuale manager, che ha ancora un anno di contratto e diritto a una buonuscita di 9 milioni di sterline in caso di esonero. Buonuscita che il patron del Chelsea, Roman Abramovich, non vorrebbe sborsare per intero.

Antonio Conte e il Chelsea in tribunale - Secondo il 'Daily Star' gli avvocati del patron russo sono al lavoro per capire se esiste una scappatoia legale per portare a termine il turbolento rapporto tra il tecnico italiano e i Blues, o ridurre la buonuscita spettante all'ex ct dell'Italia. Pare che starebbero valutando se poter ritenere Conte responsabile del deprezzamento del cartellino di Diego Costa, il centravanti spagnolo, ceduto a gennaio all'Atletico Madrid, dopo essere finito fuori rosa, aggrappandosi ad una cattiva gestione da parte del tecnico salentino.

Il caso Diego Costa - La vicenda si riferisce alla scorsa estate, poche settimane dopo la vittoria della Premier League da parte dei Blues, quando l'attaccante delle furie rosse (tre gol in due partite ai Mondiali in Russia) era stato liquidato via sms da Conte, che lo informava che non rientrava più nei piani tecnici del Chelsea.  Un'iniziativa personale di Conte, subito resa pubblica da Costa, che provocò una frattura insanabile con il centravanti, che decise di non rientrare a Londra, finendo così fuori rosa. A gennaio la punta ha fatto poi ritorno all'Atletico Madrid per 59 milioni di sterline, ma per i Blues la lite con l'allenatore e la conseguente inattività hanno influito negativamente sulla valutazione.

In casa Chelsea, quindi, rischiano seriamente di volare gli stracci tra Abramovich e Conte.

Sarri aspetta - Risolta la vertenza, già entro la prossima settimana il club di Stamford Bridge dovrebbe annunciare Maurizio Sarri, con Gianfranco Zola in qualità di vice, che rimangono in attesa, come è in attesa Aurelio De Laurentiis che deve a sua volta 'liberare' l'allenatore toscano.