Esclusioni dalle coppe, retrocessione, ammende pesanti, rischio di galera, altro?
Eppure c'è una cosa che pare evidente, se la Juventus questa volta verrà punita, non si salverà nessuno.
Nessuno è "innocente", la Juve non è vittima, e non è l'agnello sacrificale di niente e nessuno, paga le conseguenze delle proprie azioni o omissioni su materie complicate, difficili, ingarbugliate, degne del peggior o miglio Azzecca garbugli dei nostri tempi.
Lo si capisce dalle reazioni tenue avute da quasi tutte le società, dai silenzi, dalle cose non dette, dal canonico no comment. Tremano tutti, trema il mondo calcio.

C'è necessità di pulizia, ma siamo in Italia, Repubblica che fa rima con giustizia solo con i poveracci e non con i potenti che adattano le regole ai propri usi e consumi.
La Juventus se la caverà, magari con qualcosa di simbolico, ma non potrà essere punita, non potrà essere la sola, l'unica. Perchè se così dovesse essere si scatenerebbe veramente un putiferio.
La Juventus non può pagare per tutti, e non pagherà per tutti. Altro che calciopoli due...

Siamo il Paese, sulla carta, fondato sul principio dell'innocenza fino a condanna definitiva passata in giudicato, ma siamo anche il Paese dal giustizialismo facile, dalle condanne sparate ancora prima dell'inizio dei processi, quelli veri.
Il calcio italiano è malato da decenni, e peggiora costantemente e gli organi deputati a governarlo ne sono la causa di questo male, non potranno esserne la cura.
Come se ne uscirà? Semplice, come sempre, all'italiana, tutti amici, taralli e vino, o meglio caviale e champagne, tanto, come insegnano i Mondiali più scandalosi di sempre, il calcio è il calcio e verrà sempre seguito, amen! E a noi non resta che perderci in battute, sensi di incazzatura, per poi aspettare la prossima palla al centro.