Incrocio affascinante oggi nella Berghem de Sota. Dal mio condominio si sentono i canti e i boati dei tifosi. Il centrocampo è  l'essenza del gioco, diga e ponte di comando. Per me un calciatore di centrocampo, in particolare,  deve avere 3 attributi fondamentali: facilità di palleggio, senso geometrico e fisicità. E Marten De Roon è il centrocampista perfetto con tutte e tre le doti. Il Gasp se lo tiene bene stretto. Una volta lo hanno lasciato andare ma se lo sono subito riportato a casa. Non va al tiro spesso, ma quando ci va lascia partire legnate letali. Senza di lui dietro, la squadra perde i riferimenti. Ora ha vicino il compatriota Kopmejners, un poco meno fisico e geometrico del suo vecchio partner Freuler, ma di ottima classe e palleggio. Completa il trio il brasiliano Ederson, un poco ondivago nelle prestazioni , oppure il freddo Pasalic dal piede raffinato ma non con molta  cattiveria risolutiva nelle conclusioni. Ma oggi Gasp teme molto la Juve e fa bene, e schiera un quadrilatero con tutti e quattro dentro. Comunque scelga, restando fisso il Marten, Gasp ha un centrocampo con i fiocchi. Oggi arriva la Juve di Allegri che tra ondate impetuose e beccheggi da paura non molla il timone. Con il suo 3511 schiera una punta di lancia dalla forte impugnatura. Allegri non ha paura a lanciare i giovani. A sinistra schiera Junior un diciannovenne e a centrocampo conferma Fagioli il giovane centrocampista più interessante del nostro campionato. Con Locatelli e Rabiot, sarà bella lotta al centro. Maehle e Zappacosta sono le ali del Gasp e il panzer Colombiano unica vera punta. Se la vedrà con Rugani ma avrà le chiusure dei due brasiliani di difesa Juve. Di Maria dietro a Milik trovano il solito trio atalantino Toloi Djimsiti Scalvini. Tra Cuadrado e Zappacosta sarà un bel duello e il giovane Junior non so come se la caverà con il più  esperto Maehle. Bella partita, perché tutti e due i comandanti vogliono vincere, uno forse solo per l'onore e uno per la gloria.

Partita

Zappacosta in scambio con Maehle. Si cerca subito la verticalizzazione e Di Maria getta scompiglio. Gasp vuole massima densità a centrocampo e manda Toloi su Rabiot, ma poi cambia, perché  vuole Toloi più avanti e gli incolla Ederson. Le chiusure sulle punte sono sempre in efficaci raddoppi. La Dea comincia a prevalere al centro conducendo di più il gioco. In squadra tirano più o meno tutti e il giropalla veloce ha lo scopo di portarne uno alla migliore conclusione. Juve in ripartenza e molto veloce con Junior su Zappacosta in difficoltà. Prolungato pressing Juve al 18. In uscita da questo forcing Kopmejners sbaglia malamente in appoggio e Di Maria sfiora il gol. Sandro resta abbastanza libero vista l'unica punta Dea e imposta pericolosamente. La Dea riesce a rompere l'assedio Juve, prende un corner e Scalvini di testa la mette fuori di poco, prendendo un palo esterno. La Dea riprende il controllo dopo la sfuriata Juve e un errore di appoggio di Di Maria (sic!), la manda a una conclusione alta con Zappacosta. Adesso, al 32 è assedio Dea con tiri ribattuti e richieste di tocchi di mano. Allegri ruota molto i suoi centrocampisti e porta Di Maria spesso sulla destra con movimenti che la Dea soffre, non avendo adeguate chiusure sull'argentino. Allo scadere la Dea vicinissima al gol ma Pasalic sbaglia malamente su assist di Kopmejners. Gasp blocca Rabiot e aspetta supremazia dagli altri 3 del centrocampo. Così lascia molto isolato Zapata ma le migliori occasioni le ha lui, mentre la Juve chiude pericolosamente una sola volta e su errore grossolano in uscita dalla Dea.

Nella ripresa i primi cambi. Gasp toglie Ederson e da più  sostanza in attacco con Boga che si posiziona a sinistra. Ed è il ragazzino Juve che recupera su Zappacosta in innocuo  disimpegno che lascia così  totalmente scoperta la fascia destra su lui e Rabiot. Rabiot lo serve al centro e l'inglese chiude su  un rimpallo. Gasp reagisce subito e passa a due punte togliendo Pasalic. Ottimo Rugani su Zapata.  Gasp tenta la rimonta con un 343. Boga si infortuna su fallo di Rabiot. Cambia Allegri con Pogba per Fagioli e Vlahovic per Milik. Entra Soppy per Boga. Soppy va sulla destra. Juve ora nel suo gioco preferito. Ripartenze pericolose. La Dea va in pressing e rischla la Juve su errore di Sandro. Va al tiro Muriel ma Danilo chiude bene. È  sempre Muriel va ancora al tiro su errore in disimpegno della Juve. Assedio Dea. Su punizione Kopmejners impegna il portierone Juve. Zappacosta spostato a sinistra cresce e sta in tandem con Muriel. Escono Junior, bravissimo, per Kostic e Di Maria per Chiesa. Difende bene la Juve sul forcing Dea e Allegri dosa molto bene le sue molte risorse. La Dea da tutto quello che gli rimane. Dea tutta avanti e Vlahovic su ripartenza manca male  il raddoppio. Marcature approssimative sul forcing finale Dea. Sfortunata conclusione sul palo di Zappacosta ma Szczeny era sulla traiettoria. Infine con la Dea in ultimo assalto parte una ripartenza letale Juve con Vlahovic che chiude la partita,

Gasp perde forse definitivamente il treno Champions. Imposta una partita cauta con 4 centrocampisti. È sfortunato, perché perde Boga in un momento di pressione. Allegri non esita a lanciare il ragazzino che ha  buoni numeri, ma è  premiato da un organico sontuoso che comincia a sfruttare appieno. Passa su una ingenuità di Zappacosta e difende benissimo.
Juve ora seconda sempre in attesa della spada di Damocle.