Non so se avete mai giocato a scacchi. Personalmente, il cavallo mi è parso sempre una figura fin troppo complessa nelle sue mosse. Due davanti e uno a destra. Due davanti e uno a sinistra. Il cavallo infrange la semplicità di questo gioco da tavolo. Prendiamo altri pezzi. Il pedone, anche il re, mi sembrano semplici e funzionali al gioco, sono ciò che serve. La torre si muove solo in verticale e in orizzontale, e un altro pezzo ben ideato da Magnus Carlsen, l'inventore degli scacchi.
Ed ecco allora giungere in quel momento, tra i miei pensieri, con la signorilità che lo ha sempre contraddistinto, Claudio Ranieri, il mister della Sampdoria.
- Tu mi hai interrotto! - esclamai a suo indirizzo, tutto crucciato.
Lui mi scrutò, poi scomparse subito, lasciandomi a ragionare su un nuovo pezzo: l'alfiere. Se i calciatori fossero pezzi degli scacchi dovrebbero essere tutti degli alfieri. L'alfiere si muove in diagonale, attacca in profondità ed in ampiezza contemporaneamente. È capace di recarsi avanti per poi tornare indietro.

Mister Ranieri con il suo 4-2-3-1 (modulo piuttosto popolare in Serie A, utilizzato per esempio da Milan, Sassuolo, Bologna e anche a volte a Napoli), schiera tre trequartisti dietro la punta, tre "alfieri" che attaccano spesso la profondità ma che sanno allargarsi sfruttando anche l' ampiezza del campo. I trequartisti hanno le qualità per crossare in area di rigore e per inserirsi nelle zone più centrali del terreno di gioco, se la cavano anche nell'1 vs 1.
Le statistiche lo posizionano come nono attacco del campionato con le sue 31 reti segnate (la Sampdoria è decima nella classifica generale), dietro alle prime 7 in classifica, e sotto il Sassuolo, squadra molto offensiva che abbiamo imparato a conoscere ormai da qualche mese, ora ottavo. I trequartisti di Ranieri sono giocatori versatili, perciò la Sampdoria è una squadra che può cambiare facilmente al 4-4-2 o in fase difensiva al 4-4-1-1, spostando il trequartista e posizionandolo in linea con la prima punta che, necessariamente, si sposta un po' sulla destra o un po' sulla sinistra. Poi King Claudio lascia i 2 esterni alti nella stessa posizione, magari chiedendogli a partita in corso o di difendere di più o di spingere in avanti, a seconda delle situazioni, ma poco cambia sul modulo. I protagonisti tra i titolari più avanzati di questa Sampdoria cambiano di partita in partita, li sceglie sempre il mister.

A DESTRA: si batte sulla sua fascia di competenza Antonio Candreva, ormai un veterano in Serie A. Il classe '87 è una certezza di Ranieri, infatti svolge con diligenza anche la fase di non possesso. Candreva crossa costantemente per i compagni dalla sua posizione larga e garantisce tanta corsa per tutti i 90 minuti. Ormai lui è un intoccabile del ruolo, infatti nelle ultime partite è stato sempre titolare.

I TREQUARTISTI: qui le soluzioni sono molteplici per il mister. Keita Baldè svolge il ruolo con un'interpretazione che nessuno nella squadra può replicare, tatticamente almeno. Infatti dal senegalese dipende lo schieramento della squadra a partita in corso. Può giocare da trequartista dietro il centravanti o da seconda punta al fianco del numero 9 rendendo il modulo un 4-4-2. È un opzione anche come centravanti unico. Il giocatore abbina qualità alla forsa fisica, rendendosi un attaccante pericoloso palla al piede, veloce nelle accelerazioni. È in grado anche di far risalire la squadra subendo dei falli vantaggiosi per la sua Sampdoria.

Un'altra scelta per il mister è senz'altro il giovanissimo Mikkel Damsgaard, che può posizionarsi in qualsiasi zona della trequarti, ma trova più spazio nelle gerarchie da trequartista, a volte parte da titolare, a volte ha le sue chance a partita in corso. Il classe 2000 è un giocatore interessantissimo, che personalmente mi ha stupito in diverse gare e che ha suscitato l'attenzione anche di club quali Inter, Juventus e Tottenham. Il talentino danese è abilissimo nel dribbling ed è in grado di dare rapidità alla manovra blucerchiata. È sempre pericoloso tra le linee, spesso gli avversari per fermarlo devono ricorrere a spendere il cartellino giallo. Con le sue intrusioni quest'anno ha realizzato 2 gol e 4 assist. Attenzione a questo ragazzo per il futuro.
Poi c'è Valerio Verre che ultimamente sta trovando meno spazio nelle gerarchie. Verre lo abbiamo visto lo scorso anno al Verona, questa stagione spesso da subentrato. Pericolosissimo negli inserimenti, è un calciatore intelligente capace di dare equilibrio alla squadra (a volte mi ricorda un po' Pessina). Sicuramente può essere sempre un ottimo cambio a partita in corso.
In rosa è presente anche Gastón Ramirez, che ormai però ha perso minuti e difficilmente viene schierato titolare. Poi Askildsen, un trequartista classe 2001, che però gioca troppo poco.

A SINISTRA: titolare è Jakub Jankto, quest'anno protagonista con 4 gol e 3 assist. Pericolosissimo dal limite dell'area con i suoi tiri angolati. Lui è un calciatore abile nella fase di palleggio, ha una grande visione di gioco e dai suoi piedi nascono passaggi essenziali per la manovra della sua Samp. Il ceco ha sorpreso quest'anno, è un giocatore a cui piace accentrarsi dentro il campo liberando spazi per i compagni, quindi sa semplificare l'impegno agli altri.

CENTRAVANTI: l'espertissimo ed intramontabile Fabio Quagliarella, capitano della squadra blucerchiata, è numero 9 titolare della Sampdoria, almeno sulla carta. Fabio Quagliarella è quel giocatore lì, capace di colpire la rete da qualsiasi zona del campo e di aiutare la squadra nei momenti di necessità. Un campione fuori e dentro il campo, un centravanti completo. Per lui 7 gol quest'anno, è il rigorista della squadra.
Sono curiosissimo di vedere Ernesto Torregrossa. Si è presentato l'anno scorso on il Brescia in Serie A. È stato pagato 6 milioni dai blucerchiati, vediamo l'apporto che riuscirà a dare in questa stagione. Ha già segnato all'esordio contro l'Udinese, entrando dalla panchina. Senz'altro un'ottima alternativa per mister Ranieri.
Infine non dimentichiamo Gabbiadini che ha trovato pochi minuti in questa stagione a causa di un lungo infortunio che lo ha costretto ad operarsi all'inguine. Limitatissimi anche i minuti dell'ex Empoli Antonino La Gumina.

I trequartisti di Ranieri sono davvero degli "alfieri". Possono solamemte rendere meglio con degli attaccanti che supportano la manovra della squadra, proponendosi, come Quagliarella, Torregrossa e Keita.

Damiano Fallerini