La testa, il raziocinio, il buon senso, l’obiettività, tutte queste cose normalmente ci consigliano prudenza nelle “sentenze” o nei giudizi che solitamente andrebbero fatte a bocce ferme o giochi fatti. In primis per poter avere tutti gli elementi necessari ad una corretta valutazione, poi per evitare brutte figure nate dalla presunzione e dall’arroganza. 
Tutto ciò vale in ogni campo e in ogni circostanza della vita, ma nel mondo del calcio tutto è ancor più estremizzato. 
Quante volte abbiamo cambiato idea o giudizio su una squadra, una partita, un allenatore in un’istante? La storia è piena di episodi che hanno cambiato il corso delle cose in un attimo. Tifosi arrabbiati e furiosi con la propria squadra e allenatore per una pessima prestazione, giornalisti con articoli di processo pronti per la pubblicazione, che hanno dovuto gettare tutto nel cestino e rifarne di nuovi per un episodio?
Ricordate Usa 94? Italia-Nigeria, pessima prestazione degli azzurri, che erano sotto uno a zero e all’89esimo, ma tutto cambiò con il gol del pareggio di Baggio, con la telecronaca di Ciotti che esclamò “gol di Baggio….santo Dio era ora….era ora”, e da lì iniziò un nuovo mondiale e ovviamente tutti i giudizi e gli animi cambiarono completamente. Questo è soltanto un esempio ma di simili ce ne sarebbero una miriade. Ognuno di noi con la propria squadra del cuore ne avrà vissuti parecchi in positivo o in negativo.
Siamo fatti così, ogni volta ad ogni inizio di stagione o di nuovo progetto siamo equilibrati e “filosofi” pronti a dare tempo ai protagonisti di lavorare con calma, salvo poi a sputare sentenze definitive alle prime difficoltà o davanti a risultati negativi, scordando i buoni propositi dì inizio stagione. 

PIRLO
Pirlo è l’emblema di queste situazioni. Arrivato a sorpresa ad allenare la Juventus senza aver mai allenato nemmeno una squadra parrocchiale, era stato accompagnato da dichiarazioni “ufficiali” che prevedevano una sorta di anno zero, un nuovo progetto basato sui giovani e su un rinnovamento generale della rosa, tutto questo,ovviamente, nel giro di un ciclo di almeno tre anni. Ma proprio nel giorno della sua presentazione, Andrea, aveva avuto già le sue sentenze ancor prima di iniziare. Da una parte chi lo aveva già bocciato a prescindere, dall’altra chi lo vedeva già come il nuovo guru e gran maestro di calcio. 
Ovviamente in quel momento nessuna delle due fazioni aveva alcun senso di esistere. 
Il lavoro di un allenatore “dovrebbe” sempre essere valutato a giochi fatti, in base ai risultati ottenuti secondo le aspettative. E le aspettative sbagliate sono sempre il principale motivo di errori di valutazione. Considerando che le scelte le deve fare sempre la società, sarebbe sempre opportuno che le aspettative siano le più veritiere possibili per non incorrere in errori di valutazione e avere l’allenatore come parafulmini. Mi spiego, se io come società allestisco una rosa mediocre ma pretendo la Champion’s e lo scudetto, è ovvio che le aspettative e gli obiettivi non sono realistici e di conseguenza si vedrà come fallimento qualsiasi altro risultato. Questo vale anche per i giudizi dati dai tifosi e giornalisti.

A detta di TUTTI la rosa della Juventus è mediocre, tecnicamente scarsa soprattutto a centrocampo, senza alternative nei terzini e in attacco, con diversi giocatori sopravalutati e strapagati, e con dei senatori ingombranti che erano lì soltanto per amicizie e per i record personali, e con un Ronaldo da pensione. Una squadra sbagliata in pieno da Paratici e Nedved. Con queste premesse si è deciso di mettere un assoluto esordiente in panchina, e quindi le aspettative da cui poi giudicare il lavoro del mister quali sarebbero state??

Era naturale e fisiologico che Pirlo avrebbe pagato la sua inesperienza, che avrebbe commesso errori, che per forza di cose aveva bisogno di fare errori e di imparare da quelli, insomma, era ovvio che sarebbe servito tempo e ne servirebbe ancora. Però già da tempo molti chiedono il suo esonero. Come se il tempo non fosse più necessario, che tutti vorrebbero il classico “tutto e subito” senza lavoro, senza programma, senza tempo da aspettare. Vi consiglio di andarvi a leggere un bellissimo articolo del mio amico Indaco32 sul tema del tempo, straordinario. Senza quel tempo non esisterebbe il City di Guardiola o il Liverpool di Kloop, tanto per dire. 

Quindi sto dicendo che Pirlo è esente da responsabilità e che ha fatto tutto perfettamente? No assolutamente anche lui ha sbagliato sicuramente. A mio avviso lui non era pronto a livello di personalità e di carisma per guidare uno spogliatoio come quello, non è riuscito a tramettere quella giusta tensione per tenere alta l’attenzione e la concentrazione, infatti troppo spesso la squadra ha sbagliato approccio alla gare e commesso spesso gli stessi errori, e senza mai riuscire ad avere una continuità di risultati. Però c’è sempre da considerare che per uno che MAI aveva avuto alcuna esperienza, forse aveva bisogno anche lui di capire come fare no? O tutto deve essere meccanico?
Tatticamente aveva delle idee teoriche, che pian piano ha dovuto cambiare e adattare in base al capitale umano a disposizione. Allenatori molto più blasonati ed esperti di lui al primo anno in altre squadre cosa hanno fatto di così diverso? Conte,Pioli,Gattuso,Inzaghi cosa avrebbero fatto di diverso? Se al posto di Pirlo ci fosse stato in Guardiola o un Kloop avrebbe avuto lo stesso senso questa stagione? Se poi parliamo anche di risultati, due coppe e un piazzamento in Champion’s’ sarebbero risultati da fallimento?se così fosse allora molti altri allenatori avrebbero fallito prima di lui. Pirlo ha fatto gli stessi punti del mago Gasperini e uno in meno del Milan dei miracoli. La Juventus era la squadra definita da tutti come ho descritto ad inizio articolo, ora non venitemi fuori cambiando le carte in tavola dicendo che la rosa bianconera era da vittoria di ogni competizione. 

Ad un certo punto della stagione, mosso da qualche delusione inaspettata, anche io avrei auspicato un cambio in panchina più che altro per una questione mentale e di carisma, ma arrivati a questo punto, con questi risultati per dare un senso alla scelta fatta lo scorso anno, credo che la riconferma di Pirlo sia l’unica strada da perseguire. Il fallimento sarebbe dare a Pirlo responsabilità non sue, per quelle è giusto paghi qualcun altro, Pirlo ha responsabilità da meritare un esonero? Per me no!! 
Merita una seconda possibilità, merita di dimostrare di aver imparato qualcosa quest’anno, e noi meritiamo dì dimostrarci diversi da chi non ha voglia e tempo per costruire. Pirlo ci ha messo passione, impegno, serietà, ha sbagliato è caduto, ma si è sempre preso le sue responsabilità senza scaricare mai il barile, diversamente da altri, si è rialzato e ha portato a casa il risultato. Quindi se vogliamo avere un futuro roseo dobbiamo crederci e ripartire sempre con Andrea Pirlo. Piuttosto i ragionamenti dovrebbero essere fatti su chi affidare la dirigenza finanziaria e sportiva della società, ecco qua ci sarebbe da pensare e probabilmente cambiare qualcosa. 
Il tempo dirà cosa decideranno ai piani alti, ma se hanno serietà e coerenza nelle idee iniziali, dovrebbe essere obbligata a confermare Pirlo.