Lo sapevo… lo sentivo, mi spiace davvero tanto ma così ormai vanno le cose soprattutto qui in Italia, tre risultati negativi e poi il “pregresso” fa il resto. Ma come si fa, mi domando io, ad assumere uno come Di Francesco che non vince una partita da due anni? Di Francesco, davvero…? Ma allora volete andare in serie B…!

Quindi, caro Eusebio, lo sapevo da quando ti hanno chiamato, forse lo sapevi anche tu.

Quello che non comprendo fino in fondo è perché ti sia, una volta di più, imbarcato in un’avventura come questa. Di questo passo sarà davvero arduo ricostruire un’immagine già compromessa, mi rendo conto che tu voglia venire fuori da questa situazione con i risultati ma, se è vero come alcuni tifosi rossoneri sostengono, che tempo fa dicesti che non avresti accettato un’offerta del Milan per la troppa confusione, perché andare a Verona quest’anno?

Se ne leggono tante, sarebbe bello sapere quante di queste cose corrispondono a realtà, ma spesso un fondamento di vero c’è, tuttavia, bisognerebbe sempre cercare di guardare i fatti, onestamente, senza pregiudizi.

Ricordo che all’inizio della tua carriera da tecnico riportasti il “mio” Pescara in serie B subentrando a Cuccureddu nell’annata che all’Adriatico tutti ricordano per la bellissima finale play off vinta con il Verona. La stagione successiva in B terminò a metà classifica con un tredicesimo posto finale che comunque ti proiettò a Lecce verso la tua prima panchina di serie A e anche verso il primo esonero arrivato a dicembre dopo la sconfitta del San Paolo con il Napoli.

Ecco, iniziamo a guardare i fatti senza pregiudizi, perché quell’esonero adesso te lo contano Mister. Non è che il buon Serse Cosmi, subentrato con tutto il girone di ritorno da giocare, abbia fatto molto meglio. Prese la squadra in ventesima posizione e terminò in diciottesima senza riuscire ad evitare la retrocessione. Ma a referto resta un esonero, annotiamo.

Nella stagione successiva però, iniziò forse il ciclo migliore della tua carriera di “allenatore” quello con il Sassuolo, piccola società emiliana apparsa sul palcoscenico del calcio che conta al termine della stagione 2007-2008 quando vinse il girone A di serie C approdando alla serie cadetta. Dunque, nella prima stagione sulla panchina neroverde i risultati ottenuti dalla tua squadra furono davvero notevoli, per essere un tecnico che sta collezionando così tanti esoneri fa impressione leggere delle venticinque partite vinte e degli ottantacinque punti davanti al più titolato Verona, possibile Eusebio? Allora eri capace o solo fortunato? Come sei riuscito a restare in testa alla classifica per diciotto turni consecutivamente e portare una società così piccola, e che ancora non investiva con continuità, addirittura nella massima serie? Era una buona squadra, merito dei giocatori? Si, certamente. Quella squadra però nella stagione precedente si piazzò terza in classifica dietro a Pescara e Torino senza riuscire a vincere i playoff, battuta dalla Samp che conquistò il terzo posto utile. Sicuramente Pea, che ti aveva preceduto, aveva fatto un gran bel lavoro però sei tu ad averla portata in serie A vincendo il campionato davanti a tutti, questo credo sia un fatto.

Ed è un fatto, penso anche uno dei più eclatanti e che a mio modesto avviso caratterizza molto questa tua altalenante carriera, che in quella seconda avventura in serie A arrivò il secondo esonero, anche questo Mister conta, di nuovo, annotiamo. Sì, conta nonostante Malesani rimase sulla panchina del Sassuolo per sole quattro giornate, il campionato non andava così male per una neopromossa ma il Sassuolo dopo la sconfitta a Livorno della ventunesima giornata, con la squadra in una delle ultime tre posizioni e dopo essere stata anche quindicesima, decise di cambiare. Malesani scese dal diciottesimo all’ultimo posto così dopo un mese la società ti richiamò e, con grande sorpresa di molti, riuscisti a salvare il Sassuolo terminando al diciassettesimo posto, due punti sopra il Catania e due sotto il Chievo.

Di nuovo, come ci sei riuscito, Eusebio? E come sei riuscito nella stagione successiva a migliorare la classifica concludendo dodicesimo e pareggiando con la Juve campione e la Roma seconda forza del campionato, prendendoti anche il lusso di vincere tre su quattro confronti con Milan ed Inter…?

Un’esagerazione per un tecnico incapace che ha palesemente perso di vista il reale obiettivo della propria carriera, ovvero essere ricordato per gli esoneri! E sull’onda emotiva di questa annata incredibile la stagione successiva il Sassuolo ha concluso al sesto posto guadagnandosi sul campo una storica qualificazione all’Europa League, preludio all’ultima stagione sulla panchina emiliana in verità non esaltante come la precedente ma terminata con un dignitoso dodicesimo posto.

Questo percorso oggettivamente molto positivo con il Sassuolo è quindi valso la panchina di una delle cosiddette grandi ma, tra queste, anche una delle piazze probabilmente più impegnative.

Eppure, la prima stagione nella capitale termina con un buonissimo terzo posto dietro le imprendibili Juve e Napoli ma soprattutto verrà ricordata per la clamorosa notte di aprile nella quale rimontaste, eliminandolo, il Barcellona. Ecco caro Eusebio, credo che il 24 aprile del 2018, la sera della semifinale di andata ad Anfield, fu il vero macigno sulla tua carriera. Una ventina di minuti o poco più a cavallo tra primo e secondo tempo in cui il Liverpool segnò ben cinque gol e a nulla servì la bellissima partita di ritorno che, onestamente, poteva anche finire diversamente senza tutti gli errori individuali e qualche episodio dubbio, ma forse sarebbe stato troppo? Sì, davvero troppo probabilmente per quella squadra che spesso e volentieri in Europa ha preso delle clamorose imbarcate, con o senza di te (chiedere a Spalletti per favore).

Quella sera di Anfield ha probabilmente cambiato tutto, anche perché rimanere in sella a Roma, con la Roma, non è davvero una cosa semplice. Infatti, nella stagione successiva sei stato nuovamente esonerato, alla ventisettesima giornata con la squadra in quinta posizione, sostituito da Ranieri che ha poi concluso il campionato al sesto posto. Eh già caro Eusebio, a referto il terzo esonero. Annotiamo.

Qui perdo un pochino il filo delle tue scelte, anche se mi ripeto, penso di poter immaginare che chi vive di calcio e lo fa con passione voglia sempre misurarsi con nuove sfide, il punto è sempre capire in anticipo con chi si ha a che fare. La Samp, che aveva terminato la stagione 2018-19 al nono posto, ti chiama per sostituire Giampaolo (un altro che è praticamente nella tua stessa situazione quanto a credibilità compromessa...) ma il signor Ferrero ti concede solamente sette partite e, ironia della sorte, ti sostituisce di nuovo con Ranieri che terminerà in quindicesima posizione. Questo è il vero problema caro Eusebio, il nostro calcio è troppo pieno di improvvisati che si buttano nel calcio e vogliono i risultati subito, magari con una squadra modesta.

Preziosi, Ferrero, Giulini, Commisso…Setti, senza dimenticare Zamparini o Cellino e molti altri come loro.

Squadre fatte con prestiti e giocatori modesti, ma soprattutto senza alcuna programmazione. Ben vengano le società “piccole” (piccole per modo di dire) come il Sassuolo che puntano su progetti a medio o lungo termine, società che hanno permesso a te e a De Zerbi di costruire qualcosa, e lo faranno ora con Dionisi. Per la cronaca De Zerbi che oggi è osannato, e con un Sassuolo che nel frattempo è cresciuto anche come interpreti, in Europa non ci è mai arrivato, anche questo è un fatto… penso. Ma proseguiamo, perché hai accettato il Cagliari e il Verona Eusebio, perché devi lavorare? Si, è comprensibile.

Non è comprensibile non dare ad un tecnico il tempo per costruire qualcosa, a Cagliari ne hai avuto di più che a Verona, questo è certo. Io alcune partite del tuo Cagliari le ho viste, perdevate ma giocandola sempre, quando dicevi che la squadra c’era era vero. E poi tanta ma tanta sfortuna, purtroppo non esiste controprova che restando li avresti salvati, leggo di tifosi del Cagliari che ringraziano Semplici per esserci riuscito perché oggi il signor Giulini caccia pure lui, uno che a mio modestissimo avviso non ha una vera idea di calcio. A referto comunque il quarto esonero.

Signor Setti, ma Eusebio meritava il suo quinto esonero dopo tre giornate? Lo sa che il suo tecnico precedente Juric nelle ultime nove della stagione precedente non hai mai vinto raccogliendo solo pareggi e sconfitte, anche con squadre praticamente già retrocesse come il Crotone, e che senza la vittoria a Cagliari sarebbero state addirittura tredici le partite consecutive senza vittoria? Lo sa che Juric che parlava di un progetto per mantenere il Verona in serie A valorizzando giovani ogni anno ma poi se n’è andato dopo sole due stagioni? Ed è per questo che non capisco Eusebio perché sei andato anche lì… chi ti ha preceduto ha abbandonato la nave per andare in un posto dove le certezze non ci sono da tanto tempo ormai, come potevi pensare di essere tutelato da uno come Setti che con una squadra già modesta ti vende anche l’unico giocatore di talento rimasto in rosa?

E così, si parla tanto di migliorare il nostro calcio, il prodotto serie A che è in picchiata rispetto ad altri con più appeal, e poi tu caro Eusebio te ne vai licenziato alla terza partita e sulle panchine della massima serie torneranno uno che ha sempre fatto giocare male qualunque squadra abbia allenato, sperando che non piova mai durante una partita o dovremo di nuovo sentire che la pioggia ha condizionato la sua squadra, e un altro che ha allenato qualche mese l’Udinese o ha fatto solo il secondo, uno che peraltro non è mai stato nemmeno un buon giocatore.

No Eusebio forse sei ancora capace, oppure lo sei stato, ma non sei adeguato per questo calcio che necessita solo di risultati e con decorrenza immediata, pensa che qualche tempo fa ha rischiato di lasciarci le penne persino Pioli per far posto ad un tedesco, che non è nemmeno un vero tecnico, e invece dandogli tempo…

Riassumendo, sei stato esonerato alla prima esperienza in serie A da un Lecce che nemmeno il tuo sostituto è riuscito a salvare, dal Sassuolo che però ti ha richiamato subito per salvare la squadra, dalla Roma perché non stavi vincendo abbastanza, cosa che storicamente lì non è mai riuscita a nessuno, dalla Samp che ha cambiato quindici allenatori negli ultimi dieci anni e che ha tenuto solamente Giampaolo per più di due stagioni consecutive, dal Cagliari che ne ha avuti addirittura diciotto e che ti ha sostituito con uno che ha poi cacciato dopo solo tre partite della stagione seguente. E infine oggi da Setti, e lascio ad altri che magari hanno seguito di più il Verona commentare, ma a chiunque va dato il tempo di lavorare, di impostare una squadra che assimili il gioco, non possono bastare tre partite perché dimostri solo di non aver fiducia e di aver preso un allenatore qualsiasi senza crederci nemmeno tu. Cinque pesantissimi esoneri che adesso davvero rischiano di pesare tantissimo sul tuo futuro come tecnico.

La promozione con il Pescara, le meravigliose annate con il Sassuolo, una promozione storica in A, una qualificazione ancora più incredibile in Europa League, anni di risultati importanti, un terzo posto con la Roma e una semifinale di Champions giocata ad alto livello, niente. Tutto cancellato, a referto solo i cinque esoneri, annotiamo. E annotiamo anche che Di Francesco non è capace, chi lo assume vuole retrocedere, è un fatto.

Nel mio piccolo non penso proprio che sia così caro Eusebio, io fatti ne ho elencati parecchi così come i risultati e anche gli esoneri che credo, oggettivamente, parlino da soli. Penso che forse ti avrei sollevato dall’incarico solo a Lecce, perché non sapevano nemmeno loro da che parte girarsi considerato che in quella stagione hanno anche fatto un doppio salto all’indietro venendo retrocessi addirittura in Lega Pro, e probabilmente a Cagliari perché quella squadra necessitava di una scossa caratteriale e forse Semplici non era in grado di darle un gioco diverso, ma la scossa sì. Per il resto ho già argomentato, la mia domanda che titola questa informale chiacchierata con te era retorica ma tanto per alcuni “tifosi” resterai sempre quello che ha snobbato il Milan o quello che a Roma disse “il mio calcio”. Presuntuoso ed imperdonabile. 

Buone "vacanze" Eusebio, ti aspetto in panchina.