Eusebio Di Francesco è stato esonerato dalla società AS Roma.
Non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo allenatore a pagare di suo gli errori altrui. 

L'allenatore al secondo posto annotare sulla panchina giallorossa, non è stato in grado di dare continuità all'ottima stagione dell'anno scorso, ma è veramente lui il maggior responsabile?

La Roma è una squadra in mano ad un presidente e ad una società che del calcio e dei risultati sportivi interessa nulla o pochissimo. Gli unici interessi si chiamano, stadio e introiti. Ma di costruire una squadra competitiva mantenendo i più forti non se ne parla.
Già il fatto che l'esonero sia stato appeso ad un risultato di una partita, la dice lunga sulla programmazione di questa società. Cioè se la Roma passava il turno Eusebio veniva confermato, perdendo è stato esonerato, ma che disco è? 

Ogni qualvolta una squadra di calcio disattende le aspettative, a pagare è l'allenatore, e così la società si deresponsabilizza (passatemi il termine) e accontenta la piazza, che sistematicamente quando non arrivano i risultati chiede la testa dell'allenatore. Poco importa se la squadra allestita dalla società è mediocre, l'importante è vendere bene il prodotto durante l'estate per monetizzare al massimo con gli abbonamenti, e far credere che la squadra abbia le potenzialità per arrivare chissà dove.

In allenatore dovrebbe venire esonerato se si ha la certezza di una rottura totale con la squadra, o buona parte di essa, o che abbia commesso degli errori clamorosi. Se la squadra non riesce a fare di più, per evidenti limiti tecnici e di rosa, messa a disposizione dalla società, esonerare l'allenatore in questi casi è una stupidaggine, da squadra senza progetto. 

Una società che sceglie un allenatore, dovrebbe, ripeto DOVREBBE, averlo scelto perché condivide filosofia di gioco, metodi di allenamento ed è convinta del progetto, e soprattutto è disposta a mettergli a disposizione i giocatori adatti. Se al primo anno, già lo privi di giocatori come Salah e Rudiger, è comunque ti raggiunge una incredibile semifinale Champions e tiene il terzo posto in campionato, il secondo anno togli Nainggolan e Allison oltre a Strootman, poi non puoi lavarti la coscienza, con i tifosi, esonerando l'allenatore per qualche difficoltà.

Sicuramente Di Francesco ha commesso qualche errore anche lui, ma gli si può imputare così grandi responsabilità da essere esonerato? Qui è la società a non aver un'idea precisa di cosa vuole. Ricordo che quando, all'inizio della sua esperienza al Milan, Sacchi incontrò delle serie difficoltà, dopo una sconfitta contro l'Espanhol, il presidente Berlusconi andò nello spogliatoio e senza mezzi termini spiegò ai giocatori che l'unica certezza in quello spogliatoio era proprio Sacchi, e chi non lo avesse seguito se ne sarebbe andato.
Questo significa essere un presidente di una società di calcio che ha in mente cosa fare, e difende le proprie convinzioni. Esonerare un allenatore è in primis (a parte qualche caso) il fallimento del progetto della società. La Roma difficilmente si risollevera', non hanno capito che la passata stagione è stata quasi un miracolo, e che quella di quest'anno è la più simile alle reali potenzialità della squadra.
Di Francesco tornerà a fare il suo calcio, sicuramente in un altro club.