"E quindi uscimmo a riveder le stelle", così si esprimeva il celebre Dante Alighieri negli ultimi versi del Canto dell'Inferno, dopo un lungo cammino nelle tenebre della perdizione umana, in cui  il maestro Virgilio e il poeta si preparano a salire: prima attraverso il Purgatorio, poi attraverso il Paradiso, in un percorso che volge verso la speranza, la redenzione e la luce. Sicuramente era questo il desiderio di tutti i tifosi rossoneri,  di vedere la squadra risalire la china e mettere un punto al periodo di blackout avuto in  queste ultime settimane. Invece quanto avvenuto la scorsa sera ha fatto capire che il Milan non riesce a trovare la luce in fondo al tunnel.

È un Milan passivo, sembra aver perso lo smalto di gioco che lo ha contraddistinto nella passata stagione e nella fase iniziale di quella in corso. Il match andato in scena ieri a Riyad è stata l'ennesima dimostrazione che ci si è persi qualcosa per strada, non solo quindi i punti in campionato, ma anche le idee di gioco, la cattiveria agonistica e gli uomini leader, come si direbbe in termini di modelli calcistici, coloro che farebbero parte del modello Leadership.
A chi ci riferiamo? Chi sono questi Leader?
 
Sicuramente degli atleti, dei volti che fanno la differenza in una squadra, coloro che spesso finiscono spesso nel tabellino o nella classifica Man of the Match. Un leader che sta mancando molto alla formazione di Mister Pioli è l'asso portoghese Leão: il giocatore non sta rendendo come dovrebbe, ieri si è reso protagonista di un'altra prestazione al di sotto delle aspettative. Egli sta facendo parlare di sé più per le vicende contrattuali anziché per le giocate mozzafiato che avevano fatto innamorare i tifosi di lui. Un altro è sicuramente Theo Hernández che sta facendo mancare al Milan quella qualità di gioco che dava un grande ritmo alla squadra. Questi sono solo due dei tanti che non stanno rendendo come dovrebbero. Ma come ha espresso lo stesso tecnico parmigiano, e per quello che sono i principi del Calcio, non si può dare la colpa al singolo in uno Sport in cui il frutto della vittoria proviene dal collettivo. Bisogna essere consapevoli che quando si vince lo si fa insieme, lo stesso vale in caso di sconfitta.   

Ciò che sarà costretta a fare la squadra, insieme al suo tecnico, in vista anche di una sfida complessain trasferta contro la Lazio di Sarri Martedì sera all'Olimpico, è cercare di analizzare ciò che non sta andando bene nell'ingranaggio di quella macchina che fino a pochi mesi fa viaggiava spedita verso nuovi orizzonti, verso nuovi traguardi, e di ripartire per cercare di rimettersi nella giusta direzione. È difficile capire in questi frangenti quale sia la causa principale, e soprattutto dove intervenire in una squadra che sembra del tutto smarrita.
Sarà importante trovare subito delle risposte, e Mister Pioli dovrà essere bravo a guidare la squadra fuori da questo Inferno proprio come fece Virgilio con Dante.