E quando meno te lo aspetti... arriva Guardiola?!
Trappole sparse qua e là, indizi di mercato, intese di massima con alcuni giocatori, il mondo calcistico e giornalistico sta cercando di capire che cosa succederà dopo il sollevamento di Max Allegri dall’incarico di Allenatore della Juventus.

Nelle ultime ore, la Juventus sembra aver raggiunto una intesa di massima con l’entourage di Sergej Milinkovic Savic, fresco vincitore dell’MVP Centrocampista dell’anno della Serie A. Questa mossa fa salire vertiginosamente le quotazioni di Simone Inzaghi, come erede di Allegri alla guida della Juventus 2019-20, ma per chi è del settore sa quanto invece sia difficile andare a trattare con Lotito e Tare, per strappare i due perni della squadra biancoceleste.

Eppure, qualcosa non torna, il modus operandi di Paratici & C. degli ultimi anni è sempre stato diverso, una tecnica impostata sul depistaggio, sulla fuoriuscita di notizie atte a distogliere l’attenzione sul reale obiettivo di mercato.
Sta trapelando, nelle ultime ore, la possibilità che Guardiola si sia incontrato con i collaboratori di Paratici per definire le basi per un contratto come nuovo allenatore, lo stesso Guardiola che non più di una settimana fa aveva dichiarato ufficialmente di non essere interessato a questa panchina, e di voler continuare la sua avventura al Manchester City.

Una presa di posizione molto netta, ma che nei toni e nelle parole sembrava come una risposta a una notizia che in fondo in fondo aveva il suo fondamento, una risposta molto seccata rivolta al mondo dei social media, dove categoricamente Pep aveva confermato il suo impegno per altri due anni con il Manchester City.
Questo tipo di risposta, con alcuni segni evidenti, quali il toccarsi il naso, danno però spazio a interpretazioni opposte da quello che le parole di Guardiola volevano escludere, insomma, nel calcio abbiamo visto diversi casi in cui, una dichiarazione netta viene successivamente smentita con i fatti. Uno dei casi più noti fu quello legato all’ingaggio di Fabio Capello sempre alla Juventus, dopo che il tecnico aveva esternato ufficialmente che non avrebbe mai considerato tale eventualità.

Ma tornando sulle concrete possibilità di vedere Pep Guardiola nella prossima Serie A, a dar maggiore speranza ai tifosi juventini, sono anche le quote dei bookmakers, in alcuni casi sotto la pari o addirittura sospese per eccesso di ribasso.

Insomma, nella confusione generale, nella lista di potenziali obiettivi, dai vari Sarri e Inzaghi, passando per Pochettino, Zidane e un eventuale ritorno di Conte, ormai promesso all’Inter, potrebbe invece arrivare il colpo Top, perchè la Juve ci ha abituato negli anni a questi colpi, ultimo quello di Cristiano Ronaldo.

Proviamo a capire perchè Guardiola potrebbe valutare di allenare la Juve.
Partendo dagli albori, Guardiola allenatore nasce nel 2007, dopo aver appeso al chiodo le scarpe, allenando il Barcellona B, dove in una stagione vince ottenendo la promozione come allenatore del Barcellona.
Per i blaugrana inizia così uno stupendo ciclo di quattro anni (2008 -2012), dove con una percentuale del 72% circa di vittorie, ottiene 3 titoli nazionali e un secondo posto,  2 coppe di Spagna, 3 Supercoppe di Spagna, 2 Champions League, 2 Supercoppe UEFA, 2 Mondiali per Club.

Nel 2012, decide così di terminare la sua avventura in Spagna.

Dalla stagione 2013 Pep, decide di ripartire dalla Germania, al Bayern Monaco, vincendo in 3 anni altrettanti titoli nazionali, accompagnati da 2 Coppe di Germania, 1 Supercoppa Uefa, 1 Mondiale per Club, con una percentuale di vittorie del 75%.

Nel 2016, accetta le avances del Manchester City, e nelle 3 stagioni ottiene 2 Premier League consecutive, 2 Coppa di Lega Inglese, 1 Coppa d’Inghilterra e 1 Community Shield con una percentuale di vittorie del 73%, dato che diventa ancor più straordinario se si considera che il primo anno al City la percentuale di vittorie è stata del 58%, nelle successive stagione ha infatti raggiunto il 77% e 82%, statistiche impressionanti.

Tra questi dati, proprio quello della percentuale di vittorie riconduce proprio a Max Allegri, che ha chiuso il suo quinquennio alla Juve con il 70%, con punte del 74%.
Insomma, un profilo simile, un profilo vincente.

L’altro dato interessante è che Guardiola ha cambiato squadra, nelle sue precedenti esperienze dopo 4 anni (dal Barca al Bayern Monaco) e dopo 3 anni (dal Bayern Monaco al Manchester City). Con l’anno in corso Pep ha appena concluso i 3 anni al Manchester City, che sia di nuovo tempo di cambiare aria?

Ultimo dato, Pep ha allenato in Spagna, Germania e Inghilterra, tra i campionati maggiori mancano Francia e appunto Italia, paese che conosce bene per i suoi trascorsi a Brescia e Roma, che sia arrivata la nostalgia del Bel Paese?

La dirigenza Juventus dichiara di avere le idee chiare, noi continuiamo a cambiare idea...