Dopo un ottimo inizio di stagione cominciato con il piede giusto, la Juventus si ferma dopo solo due giornate: la Vecchia Signora ottiene un pareggio per una rete a una contro i rossoblù bolognesi. Due punti, possiamo dire, buttati all'aria, abbastanza sprecati: dopo un grandissimo inizio di stagione, sembrato molto promettente dopo la vittoria per tre a zero fuori casa contro l'Udinese, la Juventus ottiene il pari.
La maggior parte dei pronostici fatti prima del match vedevano la squadra di Max Allegri come vincitrice, data la superiorità tecnica rispetto al Bologna, che però, ha dimostrato di possedere una rosa compatta e competitiva, che sicuramente si farà rispettare in questa nuova edizione di campionato.
Risultato piuttosto deludente per la squadra dalla maglia bianconera, che di certo puntava all'ottenimento dei fatidici tre punti, che sono la ragione principale per cui una squadra punta alla vittoria. Forse la Juventus ha sottovalutato leggermente la squadra di Thiago Motta, che sapeva che questa era la partita nella quale era necessario dare il massimo, bisognava dare tutte le energie in corpo. Scendere in campo con un atteggiamento così, pensando di aver già vinto, può essere pericoloso tanto quanto saltare da una scogliera con gli occhi serrati. Per il Bologna, contrariamente, ottimo risultato contro una squadra superiore. La squadra di Thiago Motta ha dimostrato a pieno di essere in grado di combattere, anche di fronte ad un avversario ben più grande e forte.

Spezziamo però una lancia a favore dei bianconeri, che tutto sommato non hanno disputato un match terribile, anzi, le occasioni non sono mancate, il brutto risultato può capitare, può capitare la giornata in cui le cose vanno per il verso sbagliato, ma queste di certo non sono delle scuse valide per giustificare il pareggio. Sembrerà anche esagerato, dato che la Juventus ha ottenuto un pareggio e non una sconfitta per tre a zero, però, se si desidera fortemente riscattare la passata stagione e disputare un eccellente campionato, sono pochi gli errori che vanno ammessi. La squadra deve essere, in un certo senso, molto rigida, cioè deve ammettere pochi errori che spesso ancora vediamo, come ad esempio passaggi elementari eseguiti male, oppure occasioni sprecate davanti lo specchio avversario, al contrario però la squadra ha anche dei punti positivi, ad esempio la voglia di riscatto, di fare bene: era facile da notare nella seconda frazione di gioco quanto la squdra bianconera volesse ottenere la rete del pari dopo l'inaspettato gol del vantaggio del Bologna. Questa è un'ottima caratteristica che ogni squadra dovrebbe avere!

Massimiliano Allegri ha deciso di schierare sul terrreno di gioco il solito 3-5-2, formato da: Szczesny tra i pali; difesa a tre tutta brasiliana: Alex Sandro, Bremer e Danilo, un po' un controsenso, dato che durante la storia di questo sport i calciatori della jinga non sono mai stati riconosciuti per la loro grande capacità di difendere. Centrocampo a cinque: le due nuove scoperte Andrea Cambiaso e Timothy Weah nelle fasce più esterne, per creare diverse occasioni grazie alla loro ottima capacità di realizzare cross; in centro a tutti Mauel Locatelli e ai suo fianchi Adrien Rabiot e Nicolo Fagioli rispettivamente a destra e a sinistra. Infine gli ultimi due giocatori, nella zona d'attacco, Federico Chiesa ed il serbo Dusan Vlahovic, che probabilmente vederemo spesso accoppiati nelle zone offensive. Il Bologna, invece, scende sul terreno di gioco con un atipico 4-2-3-1, che non vediamo così spesso nella nostra Serie A. Rosa formata da: Skorupski, Posch, Beukema, Lucumi, Lykogiannis, Moro, Aebischer, Orsolini, Ferguson, Ndoye ed infine l'ex Bayern Monaco Zirkzee.

La partita comincia, e, nessuna delle due squadre sembra avere le occasioni giuste per segnare la prima rete del match. Inaspettatamente, però, il Bologna si porta in vantaggio sulla Juventus al ventiquattresimo minuto: Lewis Ferguson si trova nel mezzo dell'area di rigore bianconera, e dopo aver ricevuto la palla, con grande reattività calcia il pallone rasoterra spedendolo dove il portiere polacco della Juventus non ci può arrivare. Gol inaspettato da parte della squadra di Thiago Motta che si porta in vantaggio. Fino allo scadere dei primi quarantacinque minuti non accadrà altro.

Alla ripresa, precisamente al minuto cinquantadue, la Juve segna la rete del pareggio: Bremer va contro la palla su un cross in area e la colpisce di testa dall’altra parte della porta, dove Dusan Vlahovic è in agguato e infila la sfera alle spalle del portiere con una grande capacità tecnica. Purtoppo però, al momento della conclusione del serbo, il centrocampista francese Adrien Rabiot si trovava in fuorigioc nella precisa traiettoria del pallone, perciò dopo un breve check al var, senza pensarci due volte, l'arbitro di Bello annulla la rete. La Juventus deve fare gol, per forza, questa partita non la può perdere. Infatti solo dieci minuti prima del novantesimo minuto, la Juve trova la rete del pari: l'azione parte da una palla recuperata da parte di Paul Pogba, che con astuzia serve Iling Jr. sulla corsa. L'esterno inglese fa partire il cross, che finisce perfettamente sulla testa di Vlahovic, che con un grande gesto tecnico di testa, segna la rete del pari. La Juventus riesce a pareggiare, ma dal gol in poi, nessuna delle due squadre riuscirà a trovare la rete decisiva per portarla in vantaggio.
Dopo otto lunghi minuti di recupero, l'arbitro Di Bello decreta la fine del match mettendo in bocca il fischietto e fischiando tre volte: Juventus 1, Bologna 1.

La Juventus non deve di certo farsi scoraggiare da questo pareggio, ma al contrario, deve analizzare da cima a fondo la prestazione, tutti insieme devono capire cosa non ha funzionato e infine levigare al meglio i punti deboli, per rendere la squadra sempre migliore.

Andrea, 14 anni