È domenica sera, e sono passati giusti sette giorni da quella serata che doveva essere Juve-Napoli, ma che per i noti motivi non c'è mai stata. Essendo stato molto impegnato in settimana tra lavoro e famiglia, non ho seguito attentamente la settimana sportiva, ma nel possibile sono stato più attento ad altre notizie importanti che continuavano ad arrivare minacciose a riguardo del coronavirus. Comunque oggi in un momento di tranquillità apro l'applicazione che solitamente utilizzo per le statistiche, risultati e classifiche e noto, con stupore, che dopo una settimana ancora non è stato ufficializzato il tre a zero a tavolino a favore della Juventus e che la partita risulta, ad oggi, ancora rinviata. Ma come? Non capisco e decido di informarmi meglio e mi vado a cercare articoli in materia, anche in questo forum, e sinceramente mi sono cadute le braccia. Un teatrino del grottesco messo in piedi da tesserati, politici, giornalisti, opinionisti e tifosi che mi imbarazza perfino commentare. Non credevo, sinceramente, si potesse arrivare a certi livelli pur di non dire un semplice "abbiamo sbagliato" da Napoli. Perché possiamo parlare di tutto possiamo discutere su tutto ma se c'è una cosa che è chiara e limpida e che a Napoli qualcuno ha sbagliato e che ancora oggi si vuole cercare di non ammetterlo.

Ho sentito parlare di carità cristiana, di un problema serio e grave che sta attanagliando il mondo, di buon senso, di tutelare i giocatori ho sentito di tutto, perfino le critiche ad una Juventus che ha rispettato le regole e non avrebbe dovuto, insomma ho veramente letto di tutto. Ma dove vogliamo andare? Cioè se di fronte ad una situazione semplice, di facile lettura, con una soluzione tipica da regolamento e protocollo, dopo una settimana stiamo ancora discutendo su come decidere, ma dove vogliamo andare? Una istituzione come la Uefa, non l'oratorio di paese, ha stabilito delle regole chiare per poter portare avanti la stagione, queste linee guida sono state presa da Lega, governo e Cts, che dopo giorni di riunioni hanno partorito un protocollo, presentato e accettato da TUTTE le società, e alla terza giornata già ci areniamo? Ma dove vogliamo andare? È chiaro che il protocollo a Napoli non è stato rispettato, poi che a creare il problema sia stato il presidente del cinema, il presidente della Regione, un dipendente dell'Asl o la centralinista dell'ufficio INPS, poco importa, qualcuno ha sbagliato e il Napoli non si è presentato a Torino, non rispettando le regole, a questo comportamento si applica la sconfitta a tavolino punto. Non c'è molto da dire. Il protocollo è sbagliato? Si può cambiare, ma in quel momento il regolamento in essere prevede quella situazione.

Quello a cui abbiamo assistito è una messa in scena napoletana, che tenta, e ci riuscirà, di far leva sul sentimento di odio generale nei confronti dei sabaudi, che di certo non sono dei santi, ma almeno stavolta hanno rispettato le regole. Ho sentito dire che il regolamento va cambiato, ora, non prima di Napoli-Genoa, con i liguri che hanno dovuto affrontare la trasferta a Napoli in piena emergenza e si sono presi sei pere williams, in quel caso il regolamento andava bene e il Genoa ha rispettato il protocollo e non si è sottratta alle responsabilità. Ma ora va cambiato. Ora vengono fuori tutti buonisti, quelli con una vita sociale pubblica che non possono permettersi di schierarsi a favore di un regolamento che stavolta è a favore della Juventus, e che facendo sempre leva sulla morale dei rischi di questa pandemia si schierano a favore di un rinvio e quindi di rigiocare la partita, ultimo Marchisio, che vive di social e che si copre di ipocrisia. Il fatto è che a parti invertite due minuti dopo la sospensione della partita per mancanza di presenza della Juventus si sarebbe ufficializzata la sconfitta a tavolino e buonanotte al secchio, con buona pace dei De Luca e dei cinepanettoni. È stata criticata la Juve che si è presentata, da REGOLAMENTO allo stadio scendendo in campo ad aspettare il Napoli, è stata criticata per non aver accolto l'invito del rinvio da parte dei napoletani, insomma qualsiasi cosa faccia la Juventus, non va mai bene, viene criticata a prescindere, e poi dovrebbe fare anche un piacere a chi ha fatto dell'odio nei suoi confronti l'unica ragione di vita. Questo campionato aveva da subito poco senso, da subito risultava falsato e molto condizionato dalla situazione, ma ad oggi è proprio morto, perché se non si riesce nemmeno a rispettare due semplici regole non si può pensare di andare da nessuna parte. Ogni partita sarà gestita, decisa e condizionata da decisioni locali in base al momento, alla partita e alle squadre in considerazione. Non è possibile questo.