Un mercoledì da leoncini, visti i ritmi blandi a cui il caldo, la preparazione atletica e le partite ravvicinate del calendario post-covid costringono le cucciolate dei calciatori, lontani parenti di quei felini che ruggivano fino a febbraio nel grande circo del Pallone italiano. 
Un mercoledì a suo modo storico, visto che la Roma non segnava sei goal in trasferta da quando il nonno di Zaniolo ancora non si faceva la barba e il Genoa è riuscito a battere la Samp dopo ben sette derby, nei quali i blucerchiati avevano raccolto cinque vittorie e due pareggi. La vittoria genoana inguaia il Lecce, vittorioso contro il Brescia grazie al goal di Saponara preceduto dalla doppietta del redivivo Lapadula. Non è questa, però, la doppietta che si conficcherà indelebilmente nella memoria dei calciofili dell’emisfero boreale e australe. Tocca a Bruno Peres, inconsapevole seconda punta che da sempre gioca terzino perché evidentemente gli hanno sbagliato ruolo quando giocava nei pulcini e da allora lo hanno lasciato ad arare, con stomachevoli risultati, le fasce laterali di ogni campo, entrare nella Storia. “Doppietta di Bruno Peres”, ridacchiavano ieri sera le radio romane e romaniste. Non ci credeva nessuno: come novelli Parmenide de noaltri, per i romanisti di ogni ordine e grado era ontologicamente impossibile che Bruno Peres potesse realizzare una doppietta indossando la casacca giallorossa. Invece l’impossibile accade, a volte. E si ripete persino. Prendete Parma – Napoli: entrerà anche questa partita nella storia del calcio italico. Per la prima volta, infatti, sono stati assegnati due rigori “per simulazione”. L’Ifab non aveva ancora contemplato questa eventualità, ma l’ottimo e certamente a breve internazionale Giua dalla sezione di Chissenefrega ha aperto il solco: d’oggi in poi, se un giocatore si tuffa in aria e, volteggiando, tocca un difensore avversario, sarà calcio di rigore. Dopo aver pianto lacrime napulitane degne d’un Mario Merola del nuovo millennio, al termine del match del Tardini ho personalmente intervistato Titina Cagnotto, cugina di secondo grado della più famosa Tania e, come lei, tuffatrice di alto livello (la sua specialità è il cufaniello raggruppato). Titina ha dato un 8.25 al carpiato ritornato di Grassi e addirittura un 9.75 al doppio carpiato rovesciato con avvitamento del futuro bianconero Kulusevski. Al netto delle performance dal trampolino, bisogna onestamente dire che il Napoli di Gattuso, in questa fase della stagione, arranca paurosamente. Se sia questione di modulo o di motivazioni non si sa, ma l’unica certezza è che la squadra, se si presenta al Camp Nou in queste condizioni, insieme alla gigantesca moka del leggendario magazziniere Tommaso, dovrà portarsi anche il pallottoliere.
Oggi scende in campo la Juve. Lo scudetto è ormai vinto, bisogna puntare ai record personali.
Cristiano Ronaldo, ovvero il rigorista più pagato nella storia del calcio contemporaneo, tenterà di superare l’Higuain di Napoli: se segnerà sette goal nelle prossime tre partite diventerà il calciatore ad aver segnato più reti in campionato nella storia del calcio tricolore.
Sarri può festeggiare il suo primo scudetto e puntare al Decimo consecutivo per la Vecchia Signora, visto che rimarrà sulla panchina bianconera anche la prossima stagione, a meno di clamorosi risvolti di calciomercato.
Hai visto mai che Rangnick… Tranquilli, juventini: si scherza. Non cominciate a toccarvi come il vostro mister.