Gli Italiani sono attesi da un mese e mezzo intasato di calcio e, nel contempo, privo di calcio. Sarà un mese e mezzo intasato di calcio, perché si disputeranno i mondiali in Qatar, ma sarà privo di calcio, in quanto non ci sarà la nazionale azzurra e il calcio di club sarà fermo.

Ma non fatevi prendere dal panico! Don't panic! E' il titolo di un noto romanzo di fantascienza, da cui è stato tratto il film "Guida galattica per autostoppisti". Vediamo di dare un po' di indicazioni che saranno utili in questa Odissea per autostoppisti sedentari nel mondiale e senza mondiale.
Il primo consiglio è di non cedere alla tentazione di alleviare l'astinenza con succedanei che la renderebbero solo più dolorosa. Ho evitato di seguire Albania-Italia, ovvero la fiera del chissenefrega, col dovuto rispetto verso il Paese delle aquile e per i discendenti di Skanderbeg. Per come la vedo io, dopo l'eliminazione dal mondiale per mano della Macedonia, avremmo dovuto avere la decenza di scomparire dal resto del mondo calcistico fino a gennaio. Di certo, non avremmo dovuto organizzare amichevoli grottesche e pericolose per l'integrità dei giocatori. Se non altro, l'episodio di Tonali, dovrebbe calmare i bollori di quei tifosi rossoneri che si lamentano della mancata convocazione dei propri beniamini.

La seconda indicazione è di non cascare in un'altra tentazione, cioè quella di credere alla urban legend o leggenda metropolitana degli eventi che capitano una volta ogni 100 anni. Dalla vittoria nel mondiale di Germania del 2006, il rapporto dell'Italia con la massima manifestazione calcistica è stato disastroso, con due eliminazioni al primo turno in Sud Africa e Brasile, seguite da due mancate qualificazioni alle fasi finali del 2018 e 2022. Come si fa a parlare di eventi che si verificano una volta ogni 100 anni? Direi che avvengono un po' più spesso di una volta ogni 100 anni. Comunque, l'autore dell'infelice boutade è Roberto Mancini, il c.t. della nazionale di azzurra. Per inciso, cittì è la parola magica dei giornalisti sportivi della RAI, una formula dal mistico potere, come expecto patronum

E qui arriviamo alla terza indicazione: cercate di non prendere per oro colato ogni parola di Roberto Mancini. E' stato il primo italiano a vincere gli europei dopo Valcareggi, quindi ha dei meriti notevoli. E' un buon tecnico con idee originali, ma gli manca la capacità di ammettere di aver sbagliato. Come nel caso del Fonzie della serie TV "Happy Days", l'ammissione di errore si strozza nella gola del cittì: "Ho sbagl... ho sbagl... ho sbagl..." . Quando pareggi con la Bulgaria modesta di questi ultimi anni, quando decidi di far battere il rigore decisivo a Jorginho (che ne aveva sbagliati altri due importantissimi in precedenza) e quando perdi in casa contro la Macedonia continuando a insistere su uomini e schemi che non sorprendono più nessuno... non si tratta di un evento eccezionale, ma di una sequenza di errori. Siamo esseri umani e possiamo sbagliare, ma solo se teniamo conto di esserci comportati da sprovveduti, possiamo tornare a vincere. E poi, Mancini non tiene conto che in Spagna e Inghilterra sono convinti che l'evento raro, anzi unico, sia stato il suo successo ai Campionati Europei? In Brasile sono ancora convinti che rigiocando all'infinito Brasile-Italia del 1982 vincerebbero sempre loro...

Una quarta dritta potrebbe essere quella di fregarvi le mani soddisfatti, se siete tifosi di una squadra di club in calando al momento dell'interruzione, come sembrava essere il Milan, diciamolo fuori dai denti. Starete senza calcio per un po', ma a gennaio correrete solo il rischio di ritrovare i vostri beniamini fuori forma come lo erano al momento dell'interruzione. Non avete molto da perderci. Ovviamente, se le vostre squadre erano in crescita, avrete qualche rimpianto, quindi non pensateci. 

Andando avanti con le indicazioni, vi consiglio di focalizzarvi sul girone B della manifestazione iridata. La FIFA è riuscita a mettere nello stesso girone Inghilterra e Galles, che rappresentano regioni della la Gran Bretagna. Non solo, è riuscita a inserire nello stesso girone due paesi, USA e Iran, apertamente nemici. La stessa Gran Bretagna, alleata di ferro degli USA, non ha l'abitudine di trattare a pacche sulle spalle gli eredi della Persia di Ciro il grande. Fra gallesi e inglesi sarà derby vero. Anche ammettendo, poi. che i gallesi siano meno ostili a Teheran del governo di Carlo III, di certo i match dell'Iran contro Inghilterra e USA saranno ad alto rischio. E questo senza pensare a quali siano i sentimenti politici dei calciatori iraniani verso le autorità del loro stesso paese. Un potenziale casino che, si spera, rimanga solo potenziale.
Il girone A sembra fatto a bella posta per dare una chance al Qatar.
Solo la chance, è chiaro, ma non potevano qualificarli di diritto. C'è un limite anche al potere dei dindi. Personalmente, terrò per il Senegal, considerando l'Olanda in carrozza nei quarti.
Nel girone C, mi piacerebbe vedere un po' di randellate, sceneggiate, sfuriate e risse fra Argentina e Messico, quantomeno per seguire il match con interesse. I gironi D ed E si presentano come un pro-forma per Francia, Germania e Spagna. Poi nel calcio le partite bisogna giocarle, come Italia-Macedonia. Se arriviamo, inoltre, alla lettera F, siamo costretti a tifare Marocco, per dare un po' di sale al girone, almeno sulla carta, poco interessante. Attenti alla Serbia nel girone G. Se guardate chi schierano gli slavi, potrete concludere che non sono inferiori a nessuno, quantomeno nella formazione titolare. Chiudendo con il girone H, viene il sospetto che l'Onnipotente sia portoghese data la facilità del girone, per quanto non si vedono gironi di ferro, sia chiaro.

Se amate le inaugurazioni, buttatevi su Qatar-Ecuador di domenica, altrimenti ignorate il match. E' la classica partita di cui non frega niente a nessuno, se non in Qatar ed Ecuador, com'è ovvio e giusto che sia. Lunedì, però, si passa ai match del girone B, quello politicamente più sfizioso, come scritto sopra. 
Con ogni probabilità, sarà un periodo in cui ci romperemo gli zebedei, ma tant'è.