Devo dire che quando ho visto entrare Adli in campo, nella partita con lo Spezia, mi sono stropicciato gli occhi, perché francamente, questa è stata la mossa che mi ha fatto spegnere il televisore.
Altrettanto mi sono stropicciato gli occhi vedendo poi il 6 che la Gazzetta ha assegnato a questo ragazzo, ignorato per un anno e giudicato forse il migliore di questa ennesima assurda formazione messa in campo e sulla sua ennesima pessima gestione. E pure molto timidamente il commentatore si chiedeva se forse Adli non fosse stato un tantinello trascurato.

Ho scritto un blog su questo ragazzo seguito e stimato da allenatori, se mi si permette, di calibro un tantino superiore a Pioli, che hanno allenato top teams di primissima fascia internazionale.
Ho scritto pure un intervento, con una analisi quantitativa sull'utilizzo delle risorse, da cui emerge, almeno come mia modesta interpretazione dei dati, che Pioli ha usato il turnover in maniera un poco bizzarra. Risulta un turnover superiore sostanzialmente iperconcentrato in poche partite dove ha perso i punti che probabilmente mancheranno per la qualificazione Champions.

Da un punto di vista quantitativo, esaminando il turnover di 6 allenatori, i dati dicono che, ovviamente mio parere, Pioli è  stato il peggiore. Ormai sono giorni che la campagna giornalistica sta recitando un mantra che si può sintetizzare così "sì è vero che Pioli ha le sue colpe, ma è anche l'area tecnica ugualmente responsabile, oppure in maniera diciamo 60/40 Pioli/Maldini". 
Mi sembra un modo piuttosto distorto di considerare un'annata indubbiamente storta di un bravo allenatore che quest'anno non è stato all'altezza della sua passata prestazione non di poco, ma di tanto. Ha avuto una rosa ampia e l'ha male utilizzata. Chiamare in causa l'Area Tecnica, o addirittura la Proprietà mi sembra un tantino fuorviante. Non è Maldini che manda in campo i giocatori. Pioli, a mio avviso, ha giudicato per troppo tempo inadatti giocatori che poi ha pescato tardivamente, come Thiaw. Tolto a lungo per un solo errore come Wrankx. Insistendo su Rebic, sempre inguardabile, per non so quante volte.
È rimasto inchiodato sul suo modo di giocare, salvo poi improvvisamente tentare una soluzione a 3 in difesa fallendo, perché ne era poco convinto pure lui, figuriamoci i giocatori.

Le immagini dello scorso anno mostrano un guerriero che incita una squadra, quelle di quest'anno una persona con un atteggiamento dimesso. ripetitivo, nelle sue conferenze stampa in stile fotocopia. Trovo stupefacente che un allenatore porti una squadra a dialogare con i tifosi, assistendovi, quasi in disparte lui stesso, sminuendo in maniera francamente inusuale, e direi molto grave, sempre a mio avviso,  la sua leadership.
La Procura Federale ha addirittura aperto un fascicolo su questo inusuale meeting post partita. Semmai, se proprio era il caso di fare queste inedite quattro chiacchiere con gli ultras, oppure con il suo leader, era lui Pioli il capo, ed era  lui che doveva andare per primo davanti ai tifosi, oppure al suo leader. Ho stima di Pioli, lo considero un allenatore serio e preparato.
Ha pure fortuna, nonostante che per lui sia indubbiamente una annata storta, perché a parte l'Inter che oggi sembra un rullo compressore e in tempi non sospetti ho fatto interventi molto positivi su Inzaghi, ingiustamente criticato, la Dea perde, la Lazio pareggia e pure la Roma fa solo un punticino. Sulla Juve pende una sentenza. Quindi, nonostante tutto, è ancora in corsa per il quarto posto.

Criticare, come leggo sempre più spesso, Maldini che ti porta a casa un Maigan e un Hernandez, mi sembra un tantinello esagerato. Non dico che Maldini non abbia sbagliato. Ha fatto un all-in su un ragazzo che si è liquefatto e di cui tutti, non dimentichiamolo, pero', parlavano come uno dei migliori prospetti europei, e pure nazionale. Ha puntato su un giocatore che ha fatto flop come Origi, ma che aveva lunga esperienza internazionale e credenziali di livello. Ma ha anche portato a casa due giovani capitani delle loro Nazionali giovanili, a lungo ignorati. Forse si poteva puntare su giocatori di maggiore esperienza, ma trovo scorretto cominciare a mettere sullo stesso piano in termini quantitativi di insuccesso Pioli e Maldini.
Il livello di insuccesso che tale comunque non è ancora stato sancito è indubbiamente finora di Pioli e in maniera molto più rilevante. Ho pure cercato di coglierne significati quantitativi. È una mia opinione.
Ma io sto con Maldini, e se avessi portato un giocatore che un allenatore non mi mette in campo mai e quando lo metto fa pure bene, beh penso che alla maniera di Montalbano mi girerebbero un poco "i cabbasisi".
Ho una mia personale convinzione su questa perdita di sinergia e lo si vede anche dagli atteggiamenti di Maldini, molto più diciamo così, "emotivo" in tribuna, lui sempre compassato. Sembra quasi che Pioli, sicuramente scontento, della campagna acquisti, e pure della assenza di quella invernale, anche se in maniera non manifesta, abbia accumulato una convinzione inconscia di rifiuto che alla fine ha finito per danneggiare prima lui che Maldini, anche se ora si inizia da parte non solo dei tifosi ma anche della stampa specializzata, a mio avviso, in maniera impropria,   a istituire  un processo in cui entrambi vengono più o meno imputati.

Come tifoso del mio Milan, mi dispiace ma io non ci sto. Non so quale sarà la conclusione. Può darsi tutto, che martedì Pioli si qualifichi, oppure che conquisti il quarto posto. Dirò che il merito sarà solo suo. Non so se lo confermeranno o meno se sarà un insuccesso totale. Mi dispiacerà per la stima che ne ho, ma troverò giusto aprire un altro ciclo.
Un gruppo non fa una squadra. Un gruppo può vincere un campionato ma non aprire un ciclo. Se ci riesce, potremo dire che Pioli, anche se con molta fatica, sta formando una squadra e aprendo un ciclo.
E il merito sara' solo suo. È il destino degli allenatori.