Dopo aver letto le notizie provenienti dalla riunione dell'UEFA, mi è venuta voglia di rendere pubblico il mio pensiero a proposito di come questa si sia svolta e, se avete voglia di investirci cinque minuti, vi racconto come - secondo il mio personalissimo taccuino (cit) - sono andate le cose.


Dunque, primi minuti di "social talking": come stai, ti hanno fatto il tampone, ma tu guarda che va a capitare, qui ci rimetto l'affitto della barca per la crociera dopo Istambul etc. etc. Poi si comincia con il duro lavoro (ovviamente si fa per dire). Tutti si attenderebbero che da dirigenti di un certo livello vi fossero delle riflessioni importanti a proposito del momento drammatico che sta preoccupando il mondo intero, ma la prima voce che si leva dice.

Voce 1: "se non si giocano gli europei (qualcuno avrebbe detto se non giochiamo gli europei, ma questi con lo sport in generale non hanno nulla a che spartire) perdiamo il valore dei diritti televisivi ancora e, ancora peggio, ci richiederanno indietro quelli versati".

Voce 2: "vabbé, intento non restituiamo un centesimo, tanto prima o poi 'sti europei si giocheranno. Diremo che li consideriamo un anticipo e ciccia".

Voce 3: "chiediamo un indennizzo alle federazioni e formiamo un fondo che ci tuteli per ogni evenienza".

Torna voce 1 con tono duro: "con tutti i soldi che diamo alle squadre di club anche solo per la vittoria di una partita di Champions, ci mancherebbe che le federazioni si rifiutassero di contribuire"

Perplessità generale dalle telecamere della video conferenza, si riesce persino a sentire un commento quasi intelligente: le federazioni si occupano delle squadre nazionali, i club sono gestiti dalle leghe...Voce 1 si guarda intorno sbigottito e riprende la parola.

Voce 1: "club, nazionali, che differenza fa? qui il problema è il nostro fatturato".

chiede la parola un consulente finanziario, certo di avere la soluzione.

CF : "suggerisco di rimandare gli europei di un anno, congelando tutti gli aspetti finanziari: se non ci saranno i ricavi previsti, non ci saranno neanche i costi. Quello che abbiamo già incassato a proposito di diritti televisivi e di sponsorizzazione rimarranno quale tutela per l'anno prossimo. Prepariamo un'argomentazione plausibile per le federazioni per richiedere un indennizzo che tuteli i costi vivi dei prossimi mesi e spingiamo per riprendere a far giocare le partite delle coppe al più presto in modo da prevedere un ritorno di incassi nel più breve tempo possibile".

Brusio di approvazione dalle telecamere.

Voce 4 : "va tutto bene, ma qui c'è di mezzo il fatto che le previsioni dicono che per qualche mese non si potrà giocare per via del virus"

CF : "'sto virus ci sta portando via una montagna di soldi e 'sti giocatori, con tutto quello che guadagnano non possono pensare troppo ai dettagli: facciamogli un tampone prima di ogni partita e ciao" (come avrete indovinato, è un consulente di origine italiana, figlio di emigrati in Svizzera).

Voce 1: "Se non ci sono altre opinioni da mettere sul tavolo, direi che possiamo decidere il rinvio degli europei al 2021, una richiesta d'indennizzo alle federazioni ed un congelamento delle risorse che sin qui abbiamo incassato. Istituiamo una task force per creare un bilancio d'esercizio provvisorio che riveda i costi che dobbiamo sostenere e se possiamo sfoltire il numero di persone delle quali abbiamo bisogno. E con questo, se non ci sono altri interventi, passerei alle competizioni dei club. Anzi, aggiungo che se il virus ce lo consentirà, potremmo anche studiare qualche altra idiozia tipo Nation League in attesa degli europei, altrimenti sarà necessario tenere in considerazione che giocando gli europei nel 2021 non si potrà giocare la Nation League e questo vuol dire che se abbiamo messo a budget dei ricavi dovremo considerare che non ci saranno: propongo quindi un'altra task force per studiare calendari e possibili ulteriori competizioni"

Dalle telecamere, applausi dagli altri partecipanti.

Liquidata la questione del campionato europeo è ora necessario occuparsi delle competizioni per club, dove il flusso del denaro è più "compromesso" e direttamente legato ad ogni turno. C'è uno specialista delle competizioni di club che tenta di relazionare sullo "stato dell'arte".

SCC : "signori, non possiamo non tenere in considerazione la situaione del contagio da coronavirus: le nazioni europee sono giunte a chiudere le frontiere. Non si può viaggiare, tra qualche giorno tutti dovranno stare in casa in tutta Europa e quei fannulloni di italiani hanno fatto scuola, mannaggia a loro, pensare a qualunque tipo di programmazione che preveda delle date di ripresa sembra francamente impossibile".

Voce 5: " lei è pazzo, se non giocheranno entro giugno possiamo anche chiudere questi uffici"

Voce 6: "visto che è così attento ai dettagli di stupidaggini come i guasti legati a questa malattia, ci dica cosa possiamo argomentare con quelli ai quali abbiamo venduto diritti e presenze pubblicitarie: per non parlare degli incassi delle partite e delle commissioni di agenzie di viaggio, alberghi etc"

Tutti i partecipanti fanno cenni di assenso con la testa, lo specialista di competizioni per club appare seccato e con ampi gesti delle braccia vuole riprendere la parola.

SCC : "datevi una calmata. Ho studiato la situazione in profondità ed ho una soluzione da proporvi. Vi dico subito che non sarà una decisione definitiva perché quella, comunque la pensiate, è al momento impossibile. Almeno però ci consentirà di prendere tempo. Dalle mie informazioni, non sarà possibile completare questa stagione (brusio dalle telecamere), perché le previsioni sul picco del virus ci parlano di un suo protrarsi per qualche mese e, ancora più grave, questo evento avrà un pesante effetto negativo sui portafogli dei tifosi e di tutta l'economia che sostiene le nostre iniziative. Dobbiamo individuare delle priorità e credo siate tutti d'accordo che le più importanti siano i diritti televisivi e gli sponsor e, in seconda battuta, i partners che organizzano i movimenti dei tifosi. In questo momento, non è ipotizzabile che chi deve versare soldi per queste attività lo faccia; inutile illudersi. Dobbiamo, tra di noi, affrontare la realtà e dirci che Champions ed Euro League quest'anno non hanno nessuna possibilità di concludersi. E' quindi indispensabile rivedere i nostri piani, le nostre entrate ed i costi e probabilmente addirittura rinunciare ad alcuni dei nostri privilegi..."

Sulla parola privilegi, la voce dell'oratore è quasi coperta dalle proteste dei vari partecipanti, si fatica a riprendere in una situazione accettabile (sembra quasi di essere ad un talk show di una rete televisiva italiana), alla fine - dopo qualche minuto - l'oratore riesce a completare il suo intervento...

SCC: ..."avendo valutato attentamente la situazione esterna, questo è quello che dobbiamo fronteggiare. E' necessario fissare una nuova data per la finale di Champions ed Europa Legue".

nuova interruzione...che barba però!

Voce 5 : "ma se hai appena detto che non riusciremo a finire la stagione, che senso ha fissare una data?"

SCC: "la data va fissata per vari motivi: intanto faremo uscire un comunicato ufficiale indirizzato a reti televisive, media e sponsor nel quale ufficializzeremo che siamo ottimisti, pensiamo che si possa riprendere a giocare per concludere le competizioni e che quindi le risorse che hanno investito rimangono a tutti gli effetti valide ed il loro impiego, così come i vantaggi che ne traggono, sono solo differiti nel tempo. Questo ci consentirà di non dover restituire del denaro e, se saremo bravi come sempre in questo aspetto, di continuare ad incassare quello previsto. I tifosi avranno uno spiraglio di speranza e se ancora gli stadi delle finali non sono esauriti, potranno acquistare viaggi e biglietti. Infine, guadagneremo tempo per studiare e mettere in pratica soluzioni alternative".

Timidi sorrisi e cenni di assenso dagli uditori.

Comincia un'affannosa discussione a proposito di quale data scegliere, che tenga conto di argomenti strategici quali: le vacanze fissate da alcuni dirigenti ed altre obiezioni d'importanza similare (e di grande interesse per tutti). Dopo vari "accapigliamenti virtuali", una decisione viene alfine presa:

Voce 1: "Ringrazio tutti per il contributo alla franca ed aperta discussione: gli argomenti portati richiamavano priorità certo importanti ed alla fine, tenendo conto di tutte le esigenze, fissiamo una nuova data della finale di Europa League per il 24 giugno e per la finale di Champions il 27 giugno. Grazie a tutti per aver partecipato e ci aggiorniamo alla prossima riunione".

Per tutta la riunione, si è notata la presenza di un uomo che mai è apparso in primo piano, è rimasto seduto nelle seconde file con il viso sempre contornato da un sorriso; si tratta del consulente medico. Quando ormai tutti, in tutte le sedi, si stavano allontanando con qualche ultima chiacchera di commento, si è avvicinato al microfono e con grande calma, quasi scandendo le parole, ha detto:

CM: "#iorestoacasa, e forse qualcuno di voi alla prossima riunione mancherà".


Cari amici, risulterà certamente ridondante, ma per evitare di essere subissato da commenti negativi ed insulti, sottolineo che quanto sopra è - umilmente - un tentativo di sbeffeggiare un'organizzazione che, a mio giudizio, si dimostra totalmente incapace e che passa sopra l'urgenza e l'emergenza dell'Europa per fini esclusivamente economici ed a vantaggio di pochi e contro gli interessi comuni.




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