Forse ricorderete il talento di Dele Alli. Prima di trattare la carriera del calciatore, è necessario menzionare che in realtà Alli è ancora molto giovane, dato che deve ancora compiere i venticinque anni d'età (è un classe '96). Cresce nelle baby gang di Milton Keynes, nel Buckhingamshire, l'ambiente non è dei migliori. Allora viene "salvato dal calcio", come lui stesso ammetterà, così arriva a Londra nel 2015 in sponda Tottenham dal Dons, ben più piccolo club britannico. Il primo anno è straordinario, realizza 10 reti e 9 assist in 33 presenze di Premier League. Marca, poi, uno splendido gol contro il Crystal Palace nel mese di gennaio che lo rende definitivamente titolare del Tottenham, molti tifosi Spurs ancora ora se lo ricorderanno bene. Il ragazzo, ricevendo il pallone, alza la sfera e con un altro tocco, di spalle alla porta si gira, indirizzandola al di sopra di una testa avversaria e ruotando in una torsione completa il proprio corpo, calciando di prima intenzione sul lato sinistro della rete difesa dal portiere Hennessey.

Nel 2015/16 Alli si è già consacrato e viene considerato come una rivelazione, siamo solo nel suo anno di esordio in Premier League. Vince il premio come Giovane dell'anno ed entra nell'11 ideale del campionato inglese. Da lì il suo valore di mercato sale. Il numero 20 Spurs, di nazionalità inglese, si dimostra un trequartista completo, capace sia nel lavoro box-to-box sia nella fase realizzativa, diventando anche titolare in Nazionale maggiore. Raggiunge una certa continuità, perciò diventa uno dei migliori nel suo ruolo, un grande "attacking midfielder". La posizione ideale, in campo per Alli, desta dei sospetti. C'è chi lo definisce un attaccante per la sua cinicità negli ultimi metri, molti, invece, ritengono possa essere utile addirittura come mezzala per la sua forza fisica e per la sua abilità anche in fase di interdizione, ma pare che la sua posizione preferita sia al centro sulla trequarti. È un giocatore moderno che sa attaccare gli spazi, vedere la porta e rendersi utile alla squadra in entrambe le fasi. Nella stagione 2016/17 sono 18 gol e 9 assist, si permette quindi di raggiungere diversi obiettivi personali, è il miglior anno individuale di tutta la sua carriera. Già nella stagione successiva marca 9 gol ma suggerisce il suo record, tuttora, di 11 assist. Dele viene coccolato da mister Pochettino, il suo massimo estimatore. Ma è nel 2019 che incomincia il clamoroso declino per il talentuoso centrocampista inglese. Da allora il Tamigi gli sussurra diversamente.

Arrivano partite insufficienti, perché il calcio non è solo leggere le statistiche dei gol e degli assist. Alli cala, ed è una certezza che va oltre al dato dei 5 gol e dei 3 assist della scorsa stagione. Poi a guidare la squadra da allenatore non è più il Poch, che viene esonerato, ma Mourinho. Il rapporto tra i due è difficile, Mourinho stesso confessa di stuzzicare più volte il numero 20 durante gli allenamenti. Il mister portoghese pare non credere nelle qualità del suo trequartista. Giungiamo a questa stagione. Alli che era un talento indiscutibile forse, oggi, è solo un buon giocatore, che di sabato rimane fuori dalla lista dei convocati del suo Tottenham. Pochi minuti per lui in questa metà di stagione, giocati davvero male, non da Dele Alli. E se è vero che "non bisogna temere lo scorrere del tempo ma il tempo che tu hai perduto, i giorni vuoti, i giorni che non ricorderai", Dele di giorni vuoti ne hai avuti troppi e la sensazione è che sia difficile ammirarlo a breve ai suoi antichi livelli. Alli ha perso troppi mesi e non so se il Tempo, signore sempre non molto cortese, abbia intenzione di restituirgli dei momenti gloriosi. Nonostante lo Special One, a distanza proprio di poche ore, abbia spronato il giocatore a tornare ai suoi livelli e abbia ribadito la sua stima di lui, non so io quanto effettiva, nonostante le varie smentite, mi è davvero difficile immaginare che Alli non sia stato sul mercato già durante questa sessione di gennaio. Probabilmente, se la situazione rimarrà invariata, resterà un giocatore in cerca di nuova sistemazione anche per questa estate, potrebbe allora attendere la scadenza del contratto fino al lontano 2022.

Oggi Alli non trova spazio nel grande calcio ed il suo talento immenso pare solo un ricordo. Al Dele ventiquattrenne è rimasto poco del Dele ventenne, poco di quel giocatore che ha fatto innamorare l'intera Inghilterra. Ma quale è il perché di tutto questo? L'arrivo di José Mourinho sulla panchina ha sfavorito Alli? L'esplosione di Heung-min Son e la relativa titolarità del coreano, diventata imprescindibile, ha ridotto la quantità di minuti del numero 20? È forse l'acquisto di Ndombele che ha incominciato a gettare ombre sul talento di Alli? I colpevoli sono i cambi di modulo avvenuti negli ultimi anni? No, non ci sto, il talento non si può nascondere dietro niente di questo, non può scomparire così e non c'è un questo, non c'è un perché, Dele Alli oggi è scomparso ma non c'è un perché. E se Alli tornasse il calciatore di un tempo, comunque, non ci sarebbe un perché.