Ai redattori di calciomercato.com Allegri evidentemente non piace. Lo si accusa di difensivismo e di non aspirare a mete più prestigiose di un quarto posto.
Al contrario penso che Allegri invece sia un allenatore che fa del pragmatismo la sua filosofia di gioco. Con un attacco spuntato e giustamente temendo il ritmo della Dea, Allegri gioca solo sulla carta una partita prudente, prima badando a difendersi e poi cercando anche di vincere la partita.
Molti dimenticano che la quasi totalità dei successi delle squadre nazionali, Nazionale compresa sono arrivate con tattiche che presupponevano il “prima non prenderle” non rinunciando certo anche a fasi di gioco spettacolari. I palmares delle nostre squadre sono pieni di coppe che si fondavano sul gioco di rimessa oppure su difese formidabili, inclusa quella di Sacchi la cui fama offensiva e di calcio totale è giustamente celebrata ma è la classica eccezione che poi in tempi e prospettive critiche molto più lunghe finisce per confermare la regola di base. A mio avviso una partita di calcio può essere accostata in maniera paradigmatica ad una battaglia oppure anche ad una partita a scacchi e chi propugna il calcio offensivo tous court, dimentica che tutte o almeno la grande maggioranza delle battaglie sono state ottenute sfruttando più i punti di debolezza dell'avversario combinandoli con i propri di forza, e mai trascurando quelli dell'avversario.
Quindi il “primo non prenderle” ha pure una valenza abbastanza consistente di sapore storico. Alla fine guardando le statistiche si scopre che la Dea ha fatto possesso palla del 52 per cento e se una squadra pensa solo a difendersi di solito il possesso palla di chi cerca di vincere è nettamente superiore.

Un'altra considerazione è che Musso è comunque chiamato a interventi non banali nel corso della partita e quindi non può essere vero che la Juve ha badato solo a difendersi. Gasperini gioca un abbastanza inusuale 343 con Kopmeiners in funzione più di punta che di trequartista, molto spostato a destra, con Lookman a sinistra e CDK al centro, mentre Allegri risponde con il suo classico 352, dove Chiesa e Kean sono le punte.

La manovra di Gasp è impostata da subito con un giropalla molto avvolgente che presuppone improvvise accelerazioni centrali affidate a CDK in versione centravanti puro. Poco adatto a questo tipo di gioco, CDK subisce la maggioranza di interventi vincenti da parte del suo implacabile marcatore Bremer, che vince tutti i duelli di piede e di testa, e quindi questo accentua il giro palla della Dea alla ricerca di sbocchi. Un Lookman piuttosto evanescente viene spento dal duo Gatti e Mc Kennie, ottimo in fase difensiva e Danilo fa buona guardia su Kopmeiners. Quindi ancora una volta, se la Dea avesse fatto molto più possesso con giropalla alla ricerca delle verticalizzazioni e questo fosse testimoniato dalle statistiche, allora si potrebbe parlare di atteggiamento speculativo di Allegri, ma siccome i dati parlano di una solo leggera prevalenza, devo concludere che i commenti negativi su Allegri appartengono un poco alla categoria del pregiudizio basato su una concezione offensiva del calcio che, a mio avviso, diventa un poco aprioristico per il tecnico della Juve.
Gasperini aspetta un poco troppo a dare a CDK una posizione più da seconda punta, immettendo, a mio avviso tardivamente, Muriel e il belga ritrova movimenti di percussione e progressione che nessuno al Milan ha intravisto con miopia simile a quella usata con Adli. Non va certo trascurato che il  centrocampo della Dea è oggi uno dei migliori in circolazione con un Ederson decisamente cresciuto e De Roon in interdizione sempre puntuale e intelligente sulle linee di passaggio.
A questo si aggiunge l'apporto prezioso, essenziale ed altrettanto intelligente dal punto di vista tattico di Ruggeri, vera novità del Gasp di quest'anno, ottimo sia in fase difensiva che in quella offensiva con cross quasi mai banali. Kopmeiners è un poco fuori ruolo in quella posizione e solo nel secondo tempo aumenta di intensità in una posizione sua più tipica di trequartista.
Risponde bene il centrocampo juventino dove un leggermente troppo disprezzato Locatelli dà buone geometrie e Rabiot il migliore dei giocatori di movimento juventini, cuce e raccorda con molta efficacia.
Fagioli invece gioca una partita in tono molto minore rispetto ai suoi mezzi. La Juve sta molto dietro la linea della palla con tutti i suoi effettivi, è vero, anche con un 532 ma lascia solo sulle linee esterne qualche sviluppo di azione che è proprio il contrario di quello che vuole Gasp e quindi nel bloccare le intenzioni dell'avversario primariamente che male c'è? Già al 15' la Dea va vicino al vantaggio con Zappacosta sempre forte nelle progressioni di attacco ma spesso inconcludente nelle finalizzazioni.
Ancora una volta è un calibrato cross di Ruggeri a raggiungere il fluidificante atalantino. Ma Musso non è certo inoperoso perché è Fagioli a cercarlo e si ripete su un rasoterra di Kean. Ancora Musso al 52 sventa una conclusione di Chiesa, molto mobile e che in fondo costituisce l'unico serio pericolo in attacco per l'attenta difesa atalantina. La Dea manovra in continuità con il suo gioco avvolgente ma non trova sbocchi. Ci prova anche CDK con un tiro alto da fuori perché entrare in area è difficile. Gasperini se ne rende conto e un poco tardivamente cambia l'assetto della sua squadra. Esce l'evanescente Lookman ed entra Muriel. CDK si sposta più come mezzala di attacco nella posizione a lui più congeniale.
Gasp toglie un centrale (Scalvini) e inserisce un esterno (Kolasinac). L'ingresso di Muriel cambia il volto di una Dea finora piuttosto inconcludente. Il colombiano inizia con le sue percussioni centrali e apre più spazi a destra per il belga che può avere piu campo per le sue progressioni.
Reagisce Allegri sostituendo un deludente Fagioli con Miretti e tenta di dare più sostanza in attacco con Kostic che sostituisce Cambiaso, quindi cercando più di offendere che difendere.
Ed è proprio Muriel a confezionare a seguito di una delle proiezioni più ficcanti della Dea, una punizione velenosissima indirizzata all'incrocio. Szczesny si supera in un intervento spettacolare e molto fortunato, perché è aiutato dalla traversa ma senza la sua acrobazia il pallone sarebbe entrato preciso nel sette alla sua destra. E' ora assedio atalantino e la Juve difende ma trae solo angoli. Su uno di questi si avvita bene Djinsiti di testa ma il pallone va alto. Esce CDK per Pasalic che si posizione alla trequarti dando più spazio ad uno scatenato Muriel, Allo stesso tempo Gasp inserisce Holm per una maggiore spinta offensiva, sostituendo uno stanchissimo Zappacosta.
Ma anche Allegri, checcé se ne dica, non rinuncia certo ai tre punti e mette in campo Weah al posto di McKennie. Rugani per Bremer è solo una sostituzione ruolo per ruolo. Risponde con prontezza Gasperini, temendo la velocità di Weah, inserendo Bakker al posto di Ruggeri in solita giudiziosa e concretissima prestazione. La grande occasione arriva sui piedi di Kopmeiners.
E' sempre Muriel a sparare a rete e Szczesny risponde praticamente da pallavolista sulla legnata del colombiano. La palla ha un rimbalzo alto ma l'olandese non ci arriva in coordinazione corretta per mettere dentro. Più facile a dirsi che a farsi. Holm dà una buona contribuzione di spinta e ci prova ancora Kopmeiners ma la partita finisce a reti bianche. Risultato giusto.

Grandissime e nitide occasioni, tranne la punizione di Muriel, non ce ne sono state perché le due squadre si sono molto annullate soprattutto a centrocampo e le difese sono state attentissime sugli attacchi. Qualcuno nel passato teorizzava che le partite perfette finivano a reti bianche. Visti i cambi effettuati e le risorse a disposizione e pure i dati statistici accusare Allegri di difensivismo mi sembra non completamente corretto. I forse ci sono in tutte le partite. Magari Gasp poteva inserire Muriel prima e pure Allegri Weah. Kean ha corso molto ma è stato inefficace a livello conclusivo e le vere punte di Allegri erano tutte fuori gioco. Gasp ha una squadra che, a mio avviso, ha ancora potenzialità di crescita. Una sola oppure una e mezza vera occasione per gridare alla sfortuna non mi sembra il caso.
Se siamo nella serie del pugile che si lamenta perché l'opposto non si fa picchiare non mi sembra certo che la colpa possa addebitarsi a chi non si fa picchiare.