Inizia il campionato di calcio anche in Italia. Ci siamo. Un campionato che avrà i fari dei media internazionali puntati come non accadeva da anni. Il motivo, neanche a dirlo, CR7 alla Juve. Il nostro calcio è in difficoltà, è difficile dire se abbiamo toccato il fondo, ogni volta ne accade una, ultima, ma probabilmente non ultima: l'incredibile vicenda della B a 19 squadre, per non parlare delle turbolenze in Lega Pro e della Serie A per la vicenda Chievo e anche Parma, almeno quest'ultima pare per ora essere chiusa.

I problemi del nostro calcio sono tanti, non sappiamo da dove partire, ovunque metti le mani rischi di sporcarti. Ma almeno da qualcosa si deve partire. E partiamo dalla lotta al razzismo. Soprattutto ora che i fari del mondo sono puntati addosso al nostro calcio, abbiamo l'occasione d'oro per usare il pugno duro. Chi si renderà responsabile dentro e fuori dal campo, dentro e fuori dagli stati di episodi di matrice razzista, andrà sanzionato pesantemente e soprattutto dovranno anche le società agire nelle sedi civili e penali per dare un segnale chiaro e inequivocabile in tal senso. Tolleranza zero contro contro il razzismo. Diamo un calcio al razzismo, un slogan tanto banale quanto efficace.