Beh ragazzi, continuando sulla traccia verdoniana, per una volta…”famolo strano!”
Vi starete chiedendo… ma a quali ragazzi si rivolge?
E subito dopo… ma a chi appartengono questi cuori tormentati? Ed infine… ma cosa dobbiamo fare “Strano”?
Ma come “chi sono e a chi appartengono”? Guys, mi deludete profondamente se non avete capito “al volo” che i ragazzi a cui mi rivolgo siamo proprio noi, i blogger milanisti di VXL; ed i cuori, a volte infranti ed altre confusi, sono proprio i nostri “muscoli involontari” dove il sangue rossonero viene pompato e scorre da quando siamo nati e lo “famo strano” perché provo ad invertire l’ordine delle cose nel racconto che mi accingo a fare.

Certo è che, come se non ne avessimo viste e vissute abbastanza dal 1899 ad oggi, anche stavolta, noi “vecchi cuori milanisti”, ne stiamo passando ed attraversando un’altra di quelle ere geologiche toste e, tanto per cambiare, abbiamo anche stavolta idee opposte su chi tifare. Dobbiamo sostenere il Cardinale “stars and stripes” fautore del nuovo che avanza e del calcio-business (e proprio niente a che vedere con Richelieu) o urlare il nostro grido di battaglia combattendo al fianco della tradizione e della dinastia Maldini che la impersona?
C'è del marcio in "Milanlandia"? E mentre mi atteggio ad Amleto, con immancabili "crozza" e dubbio vi svelo perché me (e ve) lo chiedo. Perché io non me l’aspettavo, ma il numero di visualizzazioni e di commenti dei blog che hanno interessato la recente rivoluzione in casa Milan è stato imponente e sorprendente; e poi ognuno di noi ha detto “la sua”, e l’ha motivata articolando spiegazioni, a volte complesse e circostanziate al limite del tortuoso, ed altrettante volte così semplici dal quasi rasentare il banale; ma sempre e comunque difendendo strenuamente il proprio punto di vista.
E poi tra l’altro, quasi tutti indistintamente abbiamo mostrato, sia nei blog che nei commenti, oltre al solito smisurato attaccamento ai nostri colori, anche conoscenze non scontate dei fatti, proprie di chi, prima di trarre giudizi, intende informarsi per bene e, per quanto gli è possibile,  controllando sempre la veridicità delle fonti su famose pubblicazioni e sul web.
Del resto noi italiani, avendo storicamente la grande immensa fortuna di poter usufruire di una cultura variegata a 360° … dovevamo metterla a frutto e non potevamo aspettarci esito diverso. Siamo o non siamo  “popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e trasmigratori”? Certo che sì, anche se però, ora come ora, ci sarebbe bisogno di aggiornare la frase mussoliniana; magari tagliando qualche categoria troppo in là con gli anni ed aggiungendone a compensazione qualcuna di nascita più recente, come grosso modo si fa col famigerato “paniere ISTAT”. Ed in tal senso un paio, assolutamente, dobbiamo inserirle.
La prima è “Il compravenditore”! Brutta eh? Suona proprio cacofonica, ma tutti abbiamo inteso e pure in maniera esaustiva, il significato intrinseco ed anche un po’ sinistro, di questo sgradevole (al suono) neo-sostantivo.
L’altra, manco a dirlo, è il “direttore sportivo”; anche questa new-entry, peraltro, ha riscosso un successo immediato e strabiliante tanto che la App (Football Manager) si scarica, ovviamente pagandola profumatamente, su tutte le console per videogiochi; per cui, dopo dieci minuti di esercizio full-immersion, equipaggiati con l’ultimo modello di visore, cuffia con microfonino e assolutamente seduti su una indispensabile poltrona da gaming ci sentiamo pronti a risolvere i problemi gestionali del Real Madrid, del Manchester City, del Bayern Munich e del…AC Milan 1899! E giunti al redde rationem ci troviamo giocoforza schierati sul versante pro Moneyball oppure su quello dove le decisioni vengono prese dal DS vecchia maniera, quello in carne ed ossa, che parla ai giocatori con la voce che madre natura gli ha dato e non con quella suadente e persino perfetta (l’ha fatta un computer… vuoi mettere?) della GPT del nuovo DS ultratecnologico, il signor Algo Ritmo (cit Riccardo Trevisani).  

E poi non possiamo dimenticare che oltre ad essere un popolo di poeti, santi, navigatori e blablabla… siamo per natura e per storia affezionati alle divisioni e al campanile, ci esalta litigare su tutto, magari per puro “partito preso” e quindi ci piace, di volta in volta, vestirci da guelfi o da ghibellini (guelfi bianco-neri proprio mi rifiuto) e perciò ci immedesimiamo in qualsiasi storia, manco fossimo noi i protagonisti, ci commuoviamo facilmente e romanticamente e poi Paolo (Maldini), almeno per alcuni di noi, ha proprio il phisique du role perfetto e se ci dicesse “…come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”, via, tutti a frignare per la natura maligna che ha squassato il cuore del “divin Paolino”.

E noi blogger rossoneri potevamo mai esimerci dal metter becco nel mainstream imperante frutto della rivoluzione copernicana milanista? Assolutamente no e quindi io ho liberamente tratto, lavorando proprio “ad capocchiam”, i greatest hits dei commenti fatti dai blogger milanisti negli ultimi giorni. Vi avviso (blogger avvisato mezzo salvato) lo zibaldone che ne è venuto fuori assomiglia in modo preoccupante, diciamo fifty-fifty, alla sceneggiatura di War games e del Dottor Stranamore; le assonanze col primo perché dobbiamo sempre tener bene a mente che il calcio sembra un gioco ma non lo è (!) mentre il secondo, proprio come nel falsamente comico capolavoro di Kubrick, tiene desta la nostra attenzione rammentandoci quanto sia pericoloso affidare il “bottone rosso” ad un eventuale pazzo scatenato…ne andrebbe in pericolo la nostra (del Milan) esistenza stessa.

E come in ogni raccolta che si rispetti, osservando rigidamente un ordine alfabetico partiamo dalla… Z di
Zardoronz 
"… è giunto, quindi, il momento della resa dei conti.
Pioli vuole decidere la campagna acquisti riservandosi quantomeno a right of 
veto sulle scelte tecniche. I dirigenti, a loro volta, sembrano più intenzionati a  rilanciare De Ketalaere che a spendere soldi per Diaz…Le voci finora circolate sulla volontà della dirigenza di tenere lo spagnolo si diraderanno a campionato finito… …Un bel rebus del quale a Cardinale non frega nulla, tanto è vero che se ne tiene fuori. E' un po' deluso tanto di Maldini quanto da Pioli, ma un'eventuale rinuncia al tecnico di Parma, se mai, andrebbe a diminuire il budget di Maldini per il mercato.
Negli USA non ci sono i regali dei presidenti ai tifosi.
Maldini ha spinto per il prolungamento del contratto di Pioli? Maldini si puppi Pioli e cerchi di andarci d'accordo, pagando dal budget per il mercato l'eventuale sostituzione. Pioli lo sa e affonda il coltello nella piaga. E come dargli torto?”

E quindi Zardo puntualmente intuisce e registra il malessere presente in società e ci evidenzia, nel caso remoto che a qualcuno di noi fosse sfuggito, che la Proprietà non tiene proprio in nessuna considerazione le querelle sportive per cui  ritengo sia legittimo, per individuare le intenzioni di Cardinale, richiamare esemplificativamente  la frase cult rivolta da Jeremy Irons a Kevin Spacey in Margin call, e che la stessa calzi proprio come un guanto…”It’s just money. It’s made up”.
Ma Zardoronz mica è solo nelle sue riflessioni, anzi è in ottima ed abbondante compagnia; e quindi...

Rocco per sempre
ci fornisce un ulteriore enorme e sicuramente non involontario aiuto alla comprensione di quanto successo, come sempre in modo arguto, col suo post “Il calcio che verrà: nuovi mercati, ruoli e tecnologie”
“… L'intervista è fatta a Vittoria Gozzi, giovanissima bocconiana nata in una importante famiglia di imprenditori, presidente di Wylab Sportech Incubator and Digital Coworking, dal 2016, un incubatore, cioè, come si è detto sopra, che seleziona e finanzia iniziative in alta tecnologia dedicate al mondo dello sport. La Gozzi, e cito un poco in sintesi le sue parole, dice che “Lo sport è un grande affare e un un grande spettacolo”, ovviamente cita gli Stati Uniti dove le grandi leghe del football e del basket sono gestite con spirito imprenditoriale, ognuna con un suo modello di business…Una delle start up più interessanti scelte da Wylab in questi sette anni di ricerche è stata Wyscout, una società fondata da un paio di geniali imprenditori, sempre di Chiavari, che hanno trasformato, come spesso succede nella vita, una attività ludica in qualcosa di molto più professionale ed importante anche in senso di impresa. Wyscout era una imponente banca data (la cosiddetta Big Data), di calcio basata su immagini e statistiche dei calciatori di duecento campionati di tutto il mondo. Quindi uno strumento utile per il mondo del calcio nella sua globalità, cioè direttori sportivi, talent scout, agenti, giornalisti. Wyscout è stata venduta, core business di un incubator, a HUDL una società americana multinazionale con sede in Nebraska e che ha aperto una sua sede a Chiavari, quindi costituendo un polo tecnologico unico nel territorio ligure, anzi sempre per rimanere in ambito di lessico anglosassone, facendo della sede ligure un headquarter europeo…
Tempi molto duri si prospettano per i direttori sportivi di estrazione calcistica, una categoria, che, come appare anche dalla intervista, la nuova intelligenza artificiale minaccia di estinguere e si sa che gli americani sono sempre un passo di 3/5 anni avanti nell'importazione dei loro metodi nel mondo europeo che già comunque è sulla strada di un cambiamento radicale del mondo del calcio. Chi vivrà vedrà. Io sono vecchio e probabilmente non vedrò niente di questo nuovo fantasmagorico calcio. Mi tengo il mio vecchio Paròn e l'occhiometro degli ex calciatori. Mi tengo la storia. Mi ci trovo meglio”.

Come… come? Dunque, secondo quanto accuratamente ricostruito dal “nostro” RpS che ha spulciato fonti insindacabili, i creatori della Silicon Valley, i pionieri che hanno scoperto le frontiere del Nuovo Mondo dello sport business, quelli delle tecnologie che avrebbero dovuto stupirci con fuochi pirotecnici ed effetti speciali… forse, alla fin fine, come plagiatori della peggior specie, hanno “solo” attinto a piene mani dalla creatività (scusatemi, l’avevo per un istante dimenticato ma l’ho scritto all’inizio, siamo “anche” un paese di scienziati) di qualche “derelitta” start-up made in Italy!
E non solo, perché, in buona sostanza, Rocco ci dice pure che c’è una remota possibilità che di questo signor Beane e del suo Moneyball con algoritmi a corredo, forse ne potevamo (noi AC Milan) farne anche a meno visto che un imponente data base calcistico, per dipiù orgogliosamente tricolore, era già disponibile e largamente in uso in Italia da quasi 10 anni. Delusi? Un po’ di pazienza ragazzi, ‘sti americani ogni tanto ci ri-propinano “Ogni maladetta domenica” pensando che stiamo ancora lì, come gonzi creduloni, a bearci della mirabolante visione ed a credere che sia tutto oro quel che luccica.  
Ops, però ho invertito l’ordine alfabetico delle citazioni ma rimedio subito…

“Robysan”
vestendo i panni del “saggio insider” ci propone la sua visione (ovviamente) ma fa anche di più svelandoci anche ignoti retroscena che aggiungono la pennellata chiarificatrice che solo un grande pittore come lui sa dare…  
“… Sommariamente amico Frankie, i dati, bisogna vedere come vengono interpretati. Come quelli di Sky sull'incremento della rosa, che sono errati/pressapochisti. Infatti, se vengono presi i dati più corretti di Transfermarkt, la patrimonializzazione del Milan è cresciuta di ben 4 volte…
In merito a Maldini la questione è molto scontata: lui batteva cassa ed il Cardinale (preposto!) le batteva, e batte, per sé ed Elliott. Già perché il preposto, non dimentichiamocelo MAI, deve ad Elliott qualcosa come 42mln/anno di soli interessi...Tant'è che proprio oggi sbuca da Casa Milan la notizia-non notizia, che il suddetto preposto ha dato mandato ai suoi che tutta la rosa è in vendita e solo 4 calciatori (Tonali, Maignan, Theo e Leao) avranno una sorta di tutela. Ossia che le cessioni di questi 4 calciatori dovranno esser subordinate da entrate clamorose, ovvero dai 100mln. in su!
Fosse confermata tale notizia-non notizia, tutti, anche gl'ultimi irriducibili "giapponesi", si convincerebbero delle vere motivazioni dell'allontanamento di M&M e del futuro rossonero, che, se una partita di scacchi sarà, sarà come quella rappresentata, ahinoi, da Bergman nel film "Il settimo sigillo". Scacco matto!...Ibra: C'è qualche burlone (uno a caso, Scaroni) che racconta di un presunto interesse del Milan su un qualche ruolo, non definito, dello svedese. Altro fumo negl'occhi...., hanno appena cacciato uno che era contrario alla linea delle proprietà, figuriamoci uno come Ibra, che di certo non lo direbbe, come Maldini, solo nelle stanzette ovattate di Casa Milan...
Forse che Scaroni si sia scordato il giorno in cui lui e Gazids vennero presi letteralmente per il bavero nello spogliatoio di Milanello? Crediamoci…

"Pereira",
sostiene (potevo mai usare un altro verbo?) il grande Nuccio con la sua ineguagliabile memoria storico-giornalistica, che…
“Il nostro grande Frankie62, tenero e vecchio milanista, scrive il suo Llanto,come Garcia Lorca per il suo amico torero. Certamente, compagno di fede, è difficile darsi una spiegazione logica di quanto repentinamente e bruscamente accaduto, ma lo è solo in apparenza, perché, a mio avviso, la ‘cacciata’ di Maldini non è un evento circoscritto al Milan è il segnale di un mondo che cambia, ovvero di un calcio che sta entrando nella sua fase geopolitica.
Arabi e americani, spinti da ragioni diverse , i primi per sportwashing, ovvero comprarsi tutte le grandi manifestazioni sportive (non solo calcio, pensa al motomondiale o alla formula 1) e portarle negli emirati…
Gli americani invece hanno intravisto business, soldi, opportunità. Cardinale lo ha detto chiaramente in occasione di due importanti seminari dove si parlava di calcio e affari. Il calcio in USA non ha sfondato, ma dalle nostre parti è pane quotidiano. Quindi, si sono detti, andiamo a prendercelo.
Ora, preventivamente, pregiudizialmente, non possiamo stabilire che non approderanno a nulla.Intanto, sono arrivati e hanno dettato le regole. Nel loro mondo gli hombre vertical non sono ammessi. I tifosi che anche in questa community, hanno esultato per via dei vecchi rancori con Maldini, sappiano che gli americani quando si lanciano in un affare lo gestiscono solo fino a quando non raggiungono la plusvalenza, poi lo vendono. Loro sentimentalismi ne hanno pochi, Non hanno bandiere rossonere…
La tecnologia assumerà rilievo strategico nel loro business plan. Analisi dei dati in primis…anche se come ha detto lo stesso boss in una grande squadra come il Milan si procederà con ibrido uomo-dati.
Ma, le sorprese vere… quelle da film di fantascienza arriveranno con l’intelligenza artificiale.

Statevi buoni guagliò…”.

Io, caro Pereira, il tuo assist lo prendo al volo sperando anche di tramutarlo in gol (uè guagliune, qua serve una prima punta) e poi sommando il contributo di tutti, nessuno escluso, forse riusciamo a colmare quel deficit che mia madre, socratica fino al midollo, mi ricordava quotidianamente di imparare a gestire (per non avvilirmi) ai tempi dell’università…
Nessuno nasce imparato. E ve lo rivelo… il presente Blog-Zibaldone nasce per questo.
Statevi buoni guagliò…

P.S. mi scuso e non se ne abbiano a male quelli non citati… siamo solo all'inizio, avremo tempo e ci sarà ancora modo, per tutti, di accapigliarci per bene tante, tante volte...