Marte in opposizione
…e di chi vide/ sotto l’etero padiglion rotarsi/ più mondi e il Sole irradiarli immoto”.  
Versi affascinanti, intramontabili ed emozionanti che ci parlano e ci descrivono il cielo, le stelle ma ci parlano anche dello studio profondo e appassionato che gli scienziati per migliaia di anni gli hanno dedicato; e sono nomi famosi ed indiscutibili: Keplero, Galileo, Newton…e molti di loro hanno pure cercato di trovare i legami e le influenze che le stelle ed i pianeti hanno sul comportamento degli uomini; qualcuno poi ha mischiato il sacro ed il profano ed i risultati sono questi…   

Guarda che ti ho visto! E’ del tutto inutile che cerchi di convincermi con futili (o dotte) argomentazioni che non eri per nulla immerso, come ipocritamente e puerilmente protesti e vorresti farmi credere, nella lettura delle pagine di cultura del Corrierone. Né stavi avidamente divorando le previsioni macroeconomiche da Cigno Nero del “Sole”. E neppure ti stavano interessando le critiche che Massimo Giannini aveva rivolto a “Giorgia Nostra” sulle colonne di Repubblica.  E dì la verità santo dio, confessalo senza vergogna!!! Ti ho beccato proprio nel preciso istante in cui stavi  furtivamente sbirciando la pagina dell’oroscopo, controllando che cosa gli astri ti avevano riservato per oggi. Dai su, dimmi senza pudore, cosa prevedono le stelle? Un incontro (finalmente, dopo un’estenuante e sino ad ieri vano corteggiamento) con la donna dei tuoi sogni? Una vincita imprevista? O, al contrario, ti era stata riservata una “24 ore non stop” di fulmini, saette ed eventi infausti, per evitare i quali, alla fine, ti veniva consigliato di rimetterti a letto nell’attesa di tempi migliori?

Ora però, smorzando il cazzeggio anzi, mettendogli (quasi) un punto di fine periodo, dobbiamo riposizionare l’astrologia fra le scienze ridandole, com’è giusto, la eminente posizione  che merita da sempre. Anche grazie a Lei, da quattromila anni in qua, scienziati e filosofi hanno potuto raggiungere risultati accertati scientificamente o magari, non meno importanti, percorsi di evoluzione e tracciature di riflessioni che ci hanno permesso formidabili comprensioni del pensiero socio-antropologico; proviamo ad evidenziare le linee essenziali, farne una somma matematico-razionale e, alla fine, trasportare tutto questo faticoso lavoro su un determinato Mondo (capirete poi da soli qual è). Vi anticipo solo che è Un mondo che ancora oggi si presenta a noi in modalità imperscrutabile, che ha aspetti talvolta oscuri, nonostante gli siano stati dedicate milioni di ore di studi e riflessioni e, ancor oggi sono per lui versati fiumi d’inchiostro. Ma andiamo, se possibile, con ordine…

Facciamo il (primo) punto
Bene o male tutti sanno che tutti e dodici segni dello zodiaco sono raggruppati in quattro elementi, che si distinguono gli uni dagli altri  per caratteristiche esiziali …vediamole:
Segni d’Aria: riflessività e intuito
L’elemento dell’Aria
è caratterizzato, proprio come viene intuitivo pensare, da tutto ciò che riguarda il piano intellettivo. I segni zodiacali appartenenti a questo elemento spiccano in comunicazione e in intelletto, amano gli scambi sociali e sono dotati di fervida curiosità.
Principalmente, chi è della Bilancia, dell’Acquario o dei Gemelli è molto amichevole e chiacchierone. Una personalità originale e socievole si abbina ad una spiccata onestà e ad una forte empatia, sono i più curiosi, hanno un grande stimolo nell’imparare cose nuove e dedicare la loro attenzione a tutto ciò che li circonda. Fanno della leggerezza il loro modo d’essere, cosa che talvolta può essere scambiata per superficialità o indecisione.
Il loro grande amore per la libertà li rende poco inclini a compromessi e rapporti di lunga durata, ad eccezione dell’amicizia, un valore al quale danno grandissima importanza. Una delle parole chiave per interpretare questi segni è: diplomazia.

Segni d’Acqua: emotività e fantasia
L’Acqua è l’elemento che maggiormente si sviluppa sul piano emotivo, concentrandosi sulla vita interiore e sui sentimenti. I segni che vi appartengono hanno un grande senso artistico e una creatività molto intensa, ma anche una forte sensibilità.
Chi è del segno del Cancro, dello Scorpione o dei Pesci ha una fantasia incredibile: sceglie spesso di vivere in un mondo immaginario che esiste solo nella propria mente, rifuggendo dalla realtà. Capaci di percepire sino in profondità le energie che li circondano, questi segni sono dotati di una grande compassione e un intuito straordinario.

Segni di Terra: concretezza e responsabilità
Tra gli elementi dello zodiaco, la Terra rappresenta la stabilità e la concretezza. Grande energia e spirito pratico caratterizzano i nati sotto i segni di questo elemento: hanno una spiccata razionalità e prediligono tutto ciò che abbia un forte senso logico. Capricorno, Toro e Vergine hanno sempre i piedi ben piantati a terra. Sono persone affidabili e perseveranti nel raggiungere i loro obiettivi, sempre alla ricerca di risultati concreti e tangibili. Proprio per questo, a volte possono apparire materialisti e un po’ testardi.
Piuttosto che all’intuito, preferiscono affidarsi alla riflessione e all’osservazione di ciò che li circonda. Sono infatti molto attenti e dotati di grande arguzia e sempre alla ricerca di certezze sulle quali basare le proprie relazioni.
Se in un primo momento possono sembrare persone molto fredde e distaccate, nascondono in realtà una grande generosità e un animo molto sensibile. Tuttavia, ci vuole molta pazienza per riuscire ad aprirsi una breccia nel loro cuore.

Segni di Fuoco: passione e vitalità
Sono passionali ed energici, possiedono un grande entusiasmo e vivono “a mille” ogni istante della giornata. Affrontano la vita con coraggio e dinamicità, sono sempre in movimento.
Tra gli elementi dello zodiaco sono i più ardimentosi: chi è del segno dell’Ariete, del Leone o del Sagittario ha una grandissima autostima e si impegna per far sì che i suoi progetti abbiano sempre successo. È importante che ci sia sempre un obiettivo verso cui incanalare la sua energia, altrimenti questa esplode in una forte irascibilità.
Gli appartenenti all’elemento del Fuoco vivono di passioni, sono avventurieri e ottimisti, amano circondarsi di persone e vi riescono grazie alla loro carica positiva.

Ma basta cosi! Non voglio impelagarmi oltremodo addentrandomi in distinguo specifici come, ascendenti, congiunzioni astrali, pianeti favorevoli ed in opposizione...prima di tutto perché magari, affascinati dalla materia finiremmo per non uscircene più, ma anche (leggi “soprattutto”) perché non ho nessunissima intenzione di  essere accusato di Blasfemia Astrologica e del resto vi confesso sinceramente e candidamente che se il mio oroscopo mi dedica quattro pallini in soldi ed amore… mi fa piacere anzichenò! E poi, siccome mi hanno ufficialmente comunicato che sono una cuspide (si definiscono così le persone il cui giorno di nascita si situa a cavallo di due segni), ho addirittura il privilegio di scegliermi il segno e quindi la vaticinazione che più mi conviene, che mi è più favorevole.

Però, siccome a volte la mente prende strade inaspettate e inizia a svolazzare qui e là inseguendo solo la propria fantasia e senza porsi un freno, provo a “trasportare gli influssi astrali” nel Mondo Calcio e attribuisco, sponte mia, a quattro figure di spicco dell’AC Milan gli “Elementi Astrologici” che secondo il mio insindacabile parere, meglio li definirebbero per caratteristiche. E’ assolutamente pacifico e storicizzato che la prospettiva con cui guardiamo “i quattro dell’ave Maria”, che seguono, ha di fatto creato una profonda spaccatura nel tifo  rossonero: da una parte i “nostalgici”, tetragoni a qualsiasi innovazione, per i quali il Milan è dei tifosi (e di nessun altro) secondo i quali la proprietà dovrebbe avere, come unica ragione di esistere, quella di mettere a disposizione della squadra il proprio patrimonio, affinché il nostro amato bene rossonero possa dominare, calcisticamente parlando, il globo terraqueo per tutti i secoli dei secoli… amen; dall’altra parte però, hanno preso man mano sempre più piede e voce in capitolo, contrapponendosi fieramente ai primi, gli aziendalisti tout-court, che hanno una visione  mistica del Capo (Jerry, Gordon&Paul o chi verrà…) personaggi per i quali, come si sa, gli ordini del capo non si discutono…SI ESEGUONO!!!

Insomma, siamo di fronte ad una vera e propria contrapposizione fra guelfi e ghibellini, fra giacobini e girondini, fra…Franco e Ciccio… e persino mille volte peggio! Da un po’ quindi assistiamo quotidianamente (anche su Calciomercato.com) ad una sottospecie di contesa fratricida senza soluzione di continuità e pure un po’ idiota, ma talmente cruda e sanguinolenta che, al suo paragone, persino la guerra di secessione americana impallidirebbe.

Proviamo a definire astrologicamente i principali alfieri dei due eserciti:
Giorgio Furlani (Milano, data di nascita n.d.)
Cominciamo dal nostro AD di cui non sappiamo nulla oltre l’anno di nascita (1979) e la città che gli ha dato i natali: Milano. Ma la curiosità ci corrode e cominciamo a chiederci…ma parliamo di Milano centro o della periferia, magari di qualche comune limitrofo che adesso in modo civettuolo viene chiamato Città metropolitana o magari il nostro amministratore delegato è nato vicinissimo a Palazzo Mezzanotte protetto dalla materna ombra di “Love” la celeberrima scultura di Cattelan che qualche superstite Hiroo Onoda della sinistra più irriducibile e recalcitrante identifica ancora, sinistramente, come la proterva supremazia della finanza su altri ideali magari più democratici e terra-terra? Di lui sappiamo che è un bocconiano, che ha un master in business administration conseguito ad Harvard, che è stato un analista di Lehman Brothers (si, quella della “più grande bancarotta degli USA”), e perciò è passato ad Apollo Management per poi entrare in Elliott e…salvare il Milan dalla bancarotta (ipse dixit già nel 2018 cfr Sky 6 giugno 2023: “il Profilo”). Ciò detto, per favore, evitiamo di pronunciare questa parolaccia (fallimento) in presenza del nostro avveduto e visionario AD che altrimenti si vede costretto a farsi una “rattatio pallarum” di quelle interminabili perché, pur non essendo minimamente suggestionabile, in taluni casi, un bel gesto concretamente scaramantico…aiuta!

Ma, visto che del dott. Furlani non conosciamo la sua data di nascita precisa, in quale gruppo astrologico lo iscriviamo? Sarà un segno d’Aria? Noooo, troppo aleatori, sognatori e, in qualche caso, poco realistici.
Allora un segno d’acqua? Noooo, troppo romantici ed emotivi; per fare il business man ci vuole altro. Allora magari Giorgio Furlani è un segno di fuoco che racchiude passione, energia ed è la rappresentazione plastica della positività e della voglia di fare. Però, gli appartenenti al “Gruppo Fuoco” sono irascibili e capaci di mandare un grande affare miliardario a carte quarantotto sol perché gli è andata la mosca al naso. No, il nostro AD sarà un segno di Terra: concreto, perseverante, testardo (in senso positivo) e concentrato nel raggiungere “costi quel che costi” l’obiettivo che si è prefissato già nel 2018: riportare il Milan sul tetto del mondo!   

Vi ho visto lì dietro…smettetela di sghignazzare massa di irriconoscenti!

Il Duca…Stefano Pioli (Parma 20 ottobre 1965 – Scorpione)

Gli Scorpioni amano essere estremi, adorano le sfide, il pericolo e l'oscurità. Grazie a Plutone, il loro dominatore planetario, sono attratti dalle situazioni al limite dell'esperienza umana. Se una situazione è perversa, rischiosa o eccitante, uno Scorpione ci sarà dentro fino al collo.
Sono leali, intelligenti, scaltri e stoici, fedeli alle loro convinzioni e non cercano l'approvazione degli altri.
Possiamo considerare lo Scorpione come la grande e cattiva sorella maggiore dei segni d'Acqua. Non si scherza con lui: il suo pungiglione può essere fatale per tutti gli altri segni.

Voi riuscite a vedere le caratteristiche del segno “scorpionesco” anche nel nostro Coach? Oddio, se pensiamo a come si è avvinto (spesso) a convinzioni estreme (cervellotiche?) quali attaccare L’Inter a testa bassa lasciandole praterie per il contropiede facendoci così perdere “5 derby 5”uno di seguito all’altro; o come la difesa ad oltranza di Rade Krunic, a dispetto delle di lui continue performance orribili; oppure perseverare diabolicamente nello schierare De Ketelaere trequartista e Yacine Adli in…panchina,  insomma…Stefano nostro è proprio uno scorpione nato, vissuto e pasciuto e lascio a Voi ulteriori considerazioni…

Paolo Maldini (Milano 26 giugno 1968 – cancro)
Eh sì, del pungiglione dello scorpione Paolino ne sa qualcosa, ma piangere sul latte versato è esercizio inutile quindi…
Emotivo, sensibile, molto legato al suo passato
La sua emotività lo rende particolarmente umorale, come se fosse in balia delle fasi lunari: la luna, infatti, è il pianeta (o satellite) che lo governa . Tutta questa emotività, però, è anche un grande pregio: il segno del Cancro, infatti, appartiene alle persone dolci, affabili, accoglienti, che non sono mai cresciute veramente.

Nelle amicizie, il Cancro dona tutto se stesso. Per lui, le amicizie sono una cosa sacra, qualcosa da custodire gelosamente nel tempo. Chiunque si affida al Cancro in amicizia sa di trovarsi in una botte di ferro: le persone del Cancro, infatti, sono leali, rispettose, fedeli e silenziose. Grazie alla propria spiccata sensibilità, il Cancro è un segno che si prende cura delle cose che fa ed è determinato al punto da andare fino in fondo, senza mai ripensarci un secondo. Nasce col desiderio di costruire una famiglia, un legame indissolubile e destinato a durare in eterno.

Mi domando, avendo vissuto ed osservato le ultime fasi storiche della vita (calcistica) di “Paolino”, questo “legame indissolubile” vale anche nel mondo pallonaro? E la silenziosità dura in eterno oppure va e viene a fasi alterne che durano semestralmente? Che si prenda amorevolmente cura dei propri pargoli ne abbiamo testimonianza coi tweet delle sue “creature rossonere” ma, come la mettiamo con la fedeltà aziendale? Una campana, quella di Maldini, l’abbiamo sentita ma l’altra, quella di RedBird, tace in maniera pervicace per cui il giudizio rimane sospeso…

E dulcis in fundo… Jerry the best!!!
(sussurri e grida)

Il nostro Capo (però pare che Lui non accetti di buon grado che questo titolo gli sia affibbiato in pubblico) is born in Philadelphia (USA) 1967 may 8… TORO

E quando incontra un toro anche il re della foresta prudentemente indietreggia perché gli appartenenti a questo segno sono passionali ma con gli occhi ben aperti e i piedi ben saldati a terra e portano avanti il loro obiettivo fino in fondo senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Il Toro agisce con pazienza e forza di volontà e non affida mai nulla al caso. La terra bilancia, quindi, cerca di tenere a freno un carattere così fumantino, così passionale, così desideroso di provare forti emozioni. La terra bilancia e funge da guida, nel caso in cui il Toro dovesse perdere la bussola. Romanticismo e passione, quindi governano il nostro JC (e tutti quelli nati sotto questo segno…ovviamente), perché le due cose vanno necessariamente di pari passo, per una persona intensa e passionale quale è il nostro Toro. Questo dualismo, tuttavia, porta le persone del Toro ad avere paura: paura del legame, paura di soffrire o di far soffrire l’altro, paura di lasciarsi andare fino in fondo. Per questa ragione, è più probabile che il Toro diventi un evitante e decida razionalmente di non concedersi con troppa facilità.

Voi ce le vedete queste caratteristiche nel “The man from Philadelphia”? Io, vigliaccamente e pilatescamente, vi abbandono col commento di William Centurione tagghista di Unicusano datato 15 settembre compreso, a furor di popolo, nell’interminabile collezione di “Posso dire anche la mia idea” da cui abbiamo estrapolato alcuni passi…
“Evidentemente i due mondi ai quali appartengono (Cardinale e Maldini – nds) sono stati causa della rottura tra le due figure più rappresentative dei vertici dirigenziali rossoneri…
…se da un lato c’era Paolo, il capitano nonché il giocatore più amato che ha fatto la storia del Milan, dall’altra un imprenditore che ha ha pensato di guidare una squadra a conquistare dei risultati facendo quadrare i conti…
…l’umanizzazione di Paolo (nel senso di uomo di sport che vive di emozioni e che ha anche regalato le sue emozioni ai tifosi) non era certamente ben accetta in un contesto come quello di RedBird che ragiona solo attraverso calcoli matematici e valorizzazione del brand. Lasciar condurre un vile macchinario tritasoldi a un passionale non rientrava nei piani di Gerry Cardinale che sin dal primo momento (anche se poi l’ha fatto successivamente) voleva disfarsi la figura di Paolo Maldini…
…Il momento propizio, speranzoso di prendersi l’applauso consenziente del tifo più caldo, è giunto nel momento in cui il direttore dell’area tecnica ovvero l’ex capitano del Milan ha steccato nelle ultime due sessioni di calciomercato”.

Da quella data (del tag) sono successe taaaanteeee cose e ci sono stati millanta miliardi di sviluppi ed accadimenti che, di volta in volta, hanno fatto pendere l’ago della bilancia della sfida cardinalmaldiniana da un lato o dall’altro col solo logico, scontato risultato di dividere i tifosi milanisti nelle fazioni maldiniana (romantica e rigida fino alla atrofia) e proprietesca, schierata, altrettanto rispettabilmente, sulle posizioni di business-aziendale di Pioli/Furlani/Scaroni/Cardinale/Elliott (ma a quest’ultimo personaggio corre l’obbligo di dedicare un piccolissimo punto interrogativo visto che ancora oggi nessuno sa con certezza se la famiglia Singer conti, o meno, nella vita del Diavolo Rosso(come il fuoco) Nero(come il terrore degli avversari).
Però alla fine tutti hanno compreso che questi personaggi, chi più chi meno, in cerca d’autore sono figli delle stelle, di favorevoli/sfavorevoli congiunzioni astrali e sottomessi ad un unico potere assoluto e supremo.
Quello di Nostradamus!