Scienza (vendita della)

Amici ahrarara!!!

Che c’entra? Ma proprio quella frase ripetuta a loop dai Fichi d’India? Ma proprio quel grido reso “virale” dal sig. Sergio Baracco, famoso televenditore d’antan capace di rifilarti la qualunque contemporaneamente convincendoti che stavi per fare “l’affare del secolo”? C’entra…c’entra; ma cominciamo dall’inizio come è giusto che sia per questo pseudo cine-panettone che qualcuno forse leggerà (e ovviamente senz’offesa né per i panettoni né per il cinema). Era una notte buia e tempestosa ma soprattutto tanto, tanto…torrida!

…mamma che caldo! Non ce la faccio proprio più. Mi giro e mi volto da una parte all’altra ed ovviamente non nel letto né tantomeno su di un materasso che sono delle ormai certificate fonti di calore aggiuntivo di questa sgradevole estate; con la bronchite cronica che mi ritrovo non mi è consentito fare nemmeno un uso non controllato e “a manetta” del condizionatore. Sono disperato e cerco inutilmente refrigerio poggiando la schiena sul pavimento che penso sia rimasto, escludendo congelatore e frigorifero, la parte più fresca della casa.
Niente… non funziona neanche quello. Accendo la televisione facendo per l’ennesima volta zapping alla, per il momento inutile, ricerca di qualcosa che mi possa distrarre la mente. Ah, ecco…le previsioni del tempo: Pincopallo (ma all’anagrafe risulta come Silvan, Alias Maghetti) mi guarda sorridente e rassicurante e mi svela che domani sarà “bello e stabile!” Dio mio che terribile notizia mi stai dando “fratello” Pincopallo Alias Silvan… ma una bella nevicata quando me la annunci? Sono ormai affranto ma nello stesso tempo riesco a distrarmi osservando con più attenzione Silvan-Pincopallo: ha i pantaloni eccessivamente lunghi che gli ricadono sulle scarpe facendo un numero esagerato di pieghe…risalgo a completare la sua visione e lo sguardo viene attratto e si concentra sulle sue mani che si muovono svolazzanti come se stessero planando o ballando; si aprono e si chiudono con movimenti assolutamente incongrui col messaggio scientifico che dovrebbero trasmetterci; poi il mio sguardo, rapito dal balletto del meteorologo, completa il percorso…il sorriso: i muscoli facciali si muovono, quelli sì, ma gli occhi sono inespressivi e perciò stupidamente (io) gli domando come se fosse con me nella stanza: ma mi stai dando una notizia o mi stai affabulando al fine di vendermi un prodotto presente nella trasmissione per scopi commerciali e da cui guadagnerai tu solo o addirittura stai provando a convincermi che il sudore che sto buttando fuori come se non ci fosse un domani è solo figlio della mia fantasia deviata ed in effetti “sto benissimo cosi”? Ma mi aiuti o mi usi? Pincopallo alias  Mago Silvan…ahrarara!

Vabbè si è fatto giorno, non ci pensiamo più…docciamoci, vestiamoci che qualcosa di improcrastinabile dobbiamo farla…

Amicizia (vendita dell’)

Un signore anziano decise di portare i figli a mangiare una pizza in una trattoria rigorosamente “con giardino” per sfuggire al caldo opprimente che c'era in paese. Prese la macchina e fece i pochi km che lo separavano dalla pizzeria; giunto a destinazione si accinse a parcheggiare ma, a causa del buio pesto figlio legittimo del risparmio energetico imposto dal comune che aveva iniziato motu-proprio a tagliare le spese superflue come ad esempio la pubblica illuminazione, il vecchio rimbambito, dicevamo, non s'accorse che qualche geometra “assolutamente geniale” aveva rinforzato(?) la discesa che portava allo spazio messo a disposizione per la sosta delle macchine, con una copiosa colata di cemento per cui, nel fare la curva, strusciò involontariamente e violentemente con la parte inferiore della sua autovettura su quel pericoloso avvallamento. La mattina seguente, il vecchio stolto, s'accorse di una continua e preoccupante perdita di gasolio e si recò in fretta e furia dal meccanico "di fiducia nonché Amico". L'esperto di motori accolse con la consueta immensa gioia l’indifeso vecchino, aprì il cofano, diede una rapida ma professionale occhiata al motore e, inarcando cinematograficamente il sopracciglio con un’espressione  preoccupata degna del miglior Humphrey Bogart, sentenziò un'impietosa diagnosi: "il danno è molto grave, avete rotto (!!!) il circuito di alimentazione e la pompa del gasolio...ci vorranno un mille euro e forse più per ripararla!" Dopo queste funeste parole  il vecchio tornò affranto ed in lacrime a casa e continuò a disperarsi prendendo in considerazione, novello Jan Palach, anche l'ipotesi suicidio da infliggersi con rotolamento in botte chiodata. Improvvisamente però gli tornarono in mente, nonostante l'età avanzata, le basi della meccanica e si domandò: ma se l'alimentazione non funziona e la pompa è rotta...ma sta macchina come fa a camminare? Per opera e virtù dello Spirito Santo,  per la forza del pensiero o surrealmente sulle ali dell’entusiasmo? Poco convinto dal potere divino/mentale/logico che aveva mosso il suo mezzo di locomozione, si recò da un altro meccanico che, dopo aver sollevato la macchina sul ponte ed aver provveduto meticolosamente alla diagnostica, intervenne per la riparazione che lo impegnò per una quindicina di minuti. "A posto, adesso è tutto in ordine; potete camminare tranquillo". Grazie, disse riconoscente il vecchio (ops, m’ero dimenticato stolto), quanto devo darLe per l'intervento? "Sono 10 (dieci) euro (!!!!!!!!) non ho fatto nulla...nell'urto si era solo staccato un tubo, tutto qui". Il vecchio pagò, ringraziò e velocemente tornò a casa; si recò in mansarda e, novello “Nuvola Rossa”, dissotterrò il kalashnikov di guerra di ultima generazione che sparava pallottole al napalm e, armato come Rambo, tornò dal “meccanico amico”, girò il sequel di Apocalypse Now ed abbondonando l’officina esclamò...Amico, ahrarara!!!

Competenza (vendita della)

Incuriosito da un manifesto che aveva visto affisso in cui il comune di ******* avvisava che si era alla ricerca di immobili destinati alla civile abitazione per la Università *******, il sig Fiducioso Neisecoli andò al municipio per riuscire ad avere  qualche ragguaglio più preciso relativo alla notizia che lo aveva tanto colpito; lo sballottarono un po' in giro per piani, corridoi e stanze ma alla fine potè parlare con una (dirigente? impiegata? usciera?) insomma una “Boh” che, lo assicurarono, gli avrebbe fornito delucidazioni esaustive; la stessa signora (che chiameremo per comodità “dottoressa Boh”) gli disse, con gentilezza e garbo, che l'addetta (ma allora Lei chi era?) sarebbe tornata dopo un paio di giorni, e che quindi Lei, con sommo rincrescimento…ecc...ecc…ecc! Senza perciò aver potuto risolvere nemmeno in minima parte il cavolino di bruxelles che gl’interessava, il sig Fiducioso tornò sconsolato a casa ma, mentre varcava la soglia, sentì squillare il cellulare: ”buongiorno sig Neisecoli, sono la dottoressa Boh, proprio quella con cui ha parlato in comune pochi minuti fa” Oddio dottoressa, mi avevano detto che il vostro comune era famoso per efficienza ed efficacia…ma non credevo a questi livelli…complimenti!!! “No, ehm, veramente, ehm...scusatemi ma voi i manifesti dove li avete visti?” Caro amico ti scrivooooo: ma ti rendi conto? Il comune di ****** chiede ai cittadini che governa ed amministra che cosa lui stesso ha affisso? Della serie: Ma noi…per andare dove vogliamo andare…dove dobbiamo andare?

 PS il sito dell'università, quella che ricerca immobili, è definitivamente chiuso! Dottoressa Boh…Università*********…Ahrarara (ad entrambi)

Adesso fa troppo caldo ed i fragili e gli anziani…devono stare a casa! Ma a proposito: il covid19, con grancassa quasi triennale al seguito, che fine gli avete fatto fare? Non “tira” più come prima? Meglio il conflitto russo-ucraino? Come dite? Il derby Spartak Mosca-Dinamo Kiev ha avuto uno share altissimo ed inaspettato e quindi il pubblico va accontentato? Vabbè, se lo dite voi… ok, dai, apriamo un qualsiasi libro di figure così ci svaghiamo un tantinello…

Caravaggio  
(che brutto carattere! Un po’ di educazione…che diamine)
Merisi…Ahrarara (?)

Ogni volta che mi avvicino all’arte mi sento una “capra”; ne ho una conoscenza così scarsa che provo “naturalmente” vergogna. Con Caravaggio però è diverso e qualsiasi Suo quadro io guardi, dal vivo (quando posso ammirarlo in un museo o in una chiesa) o su un libro…mi emoziono e non riesco a spiegarmene il motivo. Forse dipenderà dalla scelta dei suoi modelli e modelle così inusuali e particolari o forse l’inarrivabile (per me, ovviamente) capacità di sfruttare luci, ombre e prospettive, comunque e sempre, la potenza che esce dai suoi dipinti…appunto, mi emoziona! Stavolta, e non lo amo per nulla, mi svela tutto Vittorio Sgarbi che mi dice: “Rifiutando di rappresentare la realtà quale dovrebbe essere, come proiezione di sentimenti, di “un Bene e di un Male” intesi come valori simbolici…Caravaggio osserva e riproduce la realtà esattamente com’è, esattamente come la vediamo in una fotografia. Di più: non è fotografia nell’accezione del ritratto posato, è fotografia alla ricerca della realtà,  che ci coglie come di sorpresa, dell’attimo decisivo cui fa riferimento un grande fotografo come Henry Cartier Bresson, fotografia come attesa e cattura del momento in cui la realtà si sta determinando…la si può chiamare pittura della Realtà…trovarsi davanti a un quadro di Caravaggio equivale a immergersi nella Realtà…come mai nessuno prima di Lui aveva fatto”.

Grazie di cuore per la spiegazione che m’illumina Vittorio, e perdona la capra che è in me, se inavvertitamente e travolto dall’emozione di aver capito almeno una cosa nella mia lurida e insignificante vita, ti do del “Tu”.

Ma come ho fatto a non capirlo prima? Fulminato (finalmente) mi rendo conto chi sono i suoi  modelli, e che sbagliando li avevo definiti “inusuali e particolari” ma sono “solo” puttane, ladri, bari e barboni ( insomma  proprio gli ultimi della società) e quindi contemporaneamente capisco perché li amo: perché  non mi stanno ingannando… loro sono “quello che sono” ma sono anche “veri”. Questi non mi vendono nulla e soprattutto non hanno nessuna intenzione di farlo! E quindi Caravaggio ha sentito Musorgskij Modest, Petrovic…e ci ha mostrato la vita per quello che è: Pictures at an Exhibition…

Mamma che caldo…

Io ci ho provato, ma proprio non mi riesce di respirare; l’umidità è talmente alta che sembra… solida e sforzandomi riesco appena a sopravvivere. Basta, sarò anche scemo, ma ho proprio bisogno di recuperare quell’inutile esercizio che si chiama attività respiratoria; lo so che l’hanno fatto per farmi una cortesia che hanno abbattuto praticamente tutti gli alberi della città ma io, scusatemi, devo proprio avvicinarmi alla natura…ne sento il bisogno e, se mi farà male… peggio per me!
Prendo la macchina che va da sola e sale sulla collina lasciandosi alle spalle tutte le case e finalmente la strada finisce; mi fermo e continuo a camminare oltrepassando i nocciòli e mi fermo solo quando raggiungo querce e castagni. Mi appoggio con la schiena ad uno di questi e respiro e rivivo. E mi chiedo che razza di percorso ho fatto e quanto mi sono fatto travolgere. Madonna mia che giornata: il meteorologo magico, il meccanico amico, la dirigente competente…mi fingo nel pensiero? Forse, può essere, ma al diavolo tutto, ora sto in pace col mio cervello, col mio amico albero e con me stesso. Dai è tardi prendiamo la via di casa; risalgo in macchina e ridiscendo deciso verso la civiltà ma l’insegna di Stella è ancora illuminata. E mi fermo! E mi seggo ad un tavolo qualsiasi visto che sono tutti vuoti.

“Frà, sei solo?”…Portamela bella fresca e con un dito di schiuma… sorseggio e sospiro, ma poi mi domando perplesso: come andrà a finire? E anche Stella curiosa mi chiede: Frà ma com'è andata alla fine? Dolce Tesoro l’ha riaccolto a casa "quest’uomo che ha attraversato il west?" Boh? …ahrarara amici   

 a Ginni Nuresse… Gnamo