Quasi amici
Dire che lo tsunami, perché di questo si tratta, che in questi giorni si è abbattuto sul mio Milan mi abbia lasciato indifferente… non me la sento proprio; anzi, al contrario, mi ha inaspettatamente sconvolto, quasi tramortito, al punto tale che per qualche giorno non sono riuscito a pensare ad altro. Ed ancora adesso, appena ho qualche minuto disponibile, guardo febbrilmente il cellulare alla ricerca di notizie che mi rasserenino e mi chiariscano l’evolversi, spero positivo, della faccendaccia brutta di via Aldo Rossi 8. Sin da subito però ho iniziato a chiedermi da che lato dei contendenti pendessero “torto e ragione”. E’ ormai inutile star qui ancora ad elencare tutti i febbrili, talvolta addirittura convulsi, passaggi della brutta querelle ma, obtorto collo, qualche punto fermo bisogna pur metterlo e quindi, dopo aver fatto un bel respiro profondo e switchato il cervello sulla modalità “razionale”, anche per farmene una ragione e, di conseguenza, continuare come sempre a tifare Milan in maniera convinta…provo a capirci qualcosa.

Pedone nero in C3 
La proprietà, nella persona di Jerry Cardinale convoca, apparentemente in una sede incongrua, perché non “istituzionale” (Casa Milan, come sarebbe stato normale), i due massimi esponenti dell’area sportiva del AC Milan e cioè Ricky Massara e “Sua Maestà” ( titolo nobiliare non scelto per caso) Paolo Maldini…licenziandoli in modo inaspettato e spiccio; detto in parole crude…l’area tecnica rossonera in legittimità contrattuale viene decapitata! Fa seguito un silenzio assordante da cui logicamente, per ruolo, per pudore e, ritengo, per non alimentare ulteriori polemiche, scompaiono le voci dei protagonisti ma, per contro, nascono, si inseguono e proliferano, come se fosse stato “finalmente” premuto il tasto start ad un effetto moltiplicatore, vengono vendicativamente al proscenio urla e brusii sino a quel momento represse, di addetti ai lavori che sembra quasi non aspettassero altro…e da quel pomeriggio, come per incanto… ”tutti sanno tutto” (e ce lo raccontano come non vedessero l’ora)! Questo però proveremo a spiegarcelo “a tempo debito”.

Cavallo in D4
La “parte” che cronologicamente si espone in prima persona, ed in versione ufficiale, è l’AC Milan di cui riportiamo integralmente lo scarno, asettico, comunicato che annuncia la cessazione del rapporto di lavoro con i vertici dell’area tecnica

COMUNICATO STAMPA
AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023.
Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22.
Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato.

 Alfiere in G5
(E continua Furlani…)
"Per prima cosa voglio dire grazie a Paolo e Ricky ed esprimere la gratitudine di tutti i collaboratori del Milan per il loro rilevante contributo al Club in questi anni. Paolo è stato fra più grandi giocatori di sempre e come dirigente, insieme a Ricky, ha giocato un ruolo importante per conseguire il nostro 19° scudetto. Ci dispiace vederli andare via". SULLA DECISIONE - "Nel nostro club analizziamo costantemente le strategie e i modelli più idonei per garantire che il Milan possa continuare a progredire dentro e fuori dal campo, per competere con le squadre leader d’Europa. Il primo fondamentale elemento, lo ripeto sempre è, e rimarrà, il calcio. Proprio con questo obiettivo abbiamo deciso un riassetto organizzativo che porta alla creazione di un gruppo di lavoro per la parte tecnico/sportiva".

SUL FUTURO - "La nostra priorità ora è consolidare e rafforzare i progressi compiuti negli ultimi anni, in tutte le componenti del club. La nostra ambizione non è cambiata, anzi si è fortificata: essere competitivi ai vertici del calcio europeo. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Mi auguro che i nostri meravigliosi tifosi possano mantenere intatto e costante il supporto al club, e personalmente spero di poter interagire presto con i nostri fan, in modo che possano comprendere la nostra strategia, per continuare insieme a vedere crescere il Milan".  

(E Paolo e Ricky? Muti!)

Ma strada facendo (incredibilmente come tutti si aspettano) “non” incontriamo un altro muto: Mister, anzi, Coach Pioli (cfr G: definizione comunicato Milan) a proposito del quale il Direttore Padovan non riesce a darsi una risposta congrua sull’inspiegabile mancato e logico esonero che sarebbe dovuto arrivare “per deafult”…chissà, forse il mister sarà stato beneficiato da una favorevole congiunzione astrale.
Invece quelli che, ad uno a uno, si fanno sentire sono i players: inizia Rafa, fresco di rinnovo ma anche, almeno in questo momento, il giocatore più emblematico del Milan attuale; ma poi seguono tutti o quasi: Sandro e Mike, Theo, Ismael e Florenzi: tutti a gara a testimoniare una stima incondizionata verso il DS; insomma se non è una sollevazione popolare che provoca un disagio palpabile nei capi della società…poco ci manca!

Mettiamo ancora qualche altro punto fermo per la ricostruzione complessiva del puzzle

  1. il valore della rosa del Milan, nei tre anni maldiniani, è passato da 364 a 547 milioni di euro aumentando quindi il valore netto totale del 50 % (dato SKY Sport)
  2. il valore del brand, grazie soprattutto ai risultati sportivi raggiunti che hanno agevolato aumento dei ricavi in tutti i settori esaminati (sponsor, incassi botteghino, merchandising ecc), ha permesso al AC Milan di ottenere il più importante incremento positivo di valore (+ 33%) addirittura a  livello mondiale (dato Brand Finance 2022) fra le società calcistic
  3. gli acquisti di Hernandez, Bennacer, Leao,  Kalulu, Tonali, Maignan e Tomori sono stati frutto, se non direttamente e personalmente, del lavoro dello staff tecnico del Milan presieduto da Paolo Maldini.
  4. l’ultima campagna di rafforzamento è da tutti ritenuta un fallimento; i giocatori arrivati nell’ultima sessione di mercato e cioè: Dest (prestito), Vrancks (prestito), Adli (acquisto definitivo), Origi (parametro zero con ingaggio gravoso) e soprattutto De Ketelaere (che ha assorbito pressoché la totalità del budget messo a disposizione dalla proprietà) hanno fornito quindi un contributo nullo all’auspicato miglioramento e/o innalzamento dei risultati della squadra.
  5. sotto la gestione del DS Maldini sono stati raggiunte (cronologicamente): una qualificazione in EL, tre qualificazioni in CL (la cui ultima per la pena afflittiva comminata alla Juventus), uno scudetto, una semifinale di CL.

Fin qui abbiamo provato a mettere solo pochi (il minimo) dati fattuali e quindi, da un approssimativo esame di questi, siamo portati a dire che la proprietà ha ritenuto inaccettabile la gestione ed i  risultati della stagione 2022/23 ritenendo dunque, come si suole dire, che la fiducia concessa a Maldini e Massara fosse stata mal riposta.

Ho fatto il bravo sin qui? Direi di sì (ma non vi voglio abituare male, per cui…)
Regole auree da non dimenticare mai:

  1. I soldi non possono comprare la felicità, ma è più confortevole piangere in una Maserati che su una bicicletta, per cui non provare ad ostacolarmi o per te saranno guai seri!
  2. Perdona il tuo nemico, ma ricordati il nome di quel bast****
  3. Aiuta qualcuno quando è nei guai e lui si ricorderà di te quando sarà nei guai di nuovo
  4. Molte persone sono vive perché sparargli non è consentito.

Adesso, dopo aver letto con attenzione queste banalità ed avendone fatto tesoro, e ricordando che le stesse guidano sempre e sotto ogni latitudine l’umanità tutta (homo homini lupus)… provate a mettervi nei panni di una delle parti in causa, scegliete voi, trovate quella che vi sembra calzi meglio…e vi assicuro che siete giunti a buon punto del vostro faticoso cammino alla ricerca della verità.
Un’ultima raccomandazione per ulteriormente aiutarvi: vi deve guidare anche un “chiodo fisso”, e cioè… chi dà fastidio a chi!

Torre in F4
(le voci dei tifosi)
Dal web traggo i pensieri di quelli che, a mio parere, non mi sembrano webeti

tifoso 1
“…chiaro che non bisognerà giudicarli a priori, il campo parla, però io penso che nel calcio, per poter competere a certi livelli…ci vogliono anche i campioni…io penso che se negli USA il calcio non abbia mai sfondato un motivo ci sarà…non riesco proprio ad accettare che gli americani vengano ad insegnare in Europa come si può diventare forti nel calcio…la vedo come se noi europei andassimo lì ad insegnargli …come si può diventare obesi più velocemente”.

tifoso 2
“Qui si è incrinato tutto. Anche perché questa proprietà la faccia non l’ha mai messa come Maldini, che al tifoso rossonero sa che deve sempre rispondere… ai tifosi va detta la verità… i tifosi  rossoneri pretendono di sapere come è andata e quali sono progetti ed ambizioni, senza troppo fumo negli occhi e racconti che vanno dall’utilizzo dei Big Data (che peraltro oggi usano tutti) e figure mitologiche come Billy Bean che nel calcio, oggi, contano poco o nulla…l’idea della formula magica vale quando si passano le veline, poi conta il lavoro. E lì saranno giudicati i proprietari del club rossonero che devono sapere…che non si può ragionare (come se il calcio ndr) con i canoni di un’azienda qualunque”.

Tifoso 3
“…dar una possibilità al fatto che questo gruppo di lavoro o DS GPT (si fa riferimento all’intervista di Furlani in cui si annuncia che il lavoro di Maldini sarà fatto da un team appositamente creato che si avvarrà pesantemente di ausili tecnologici come se M&M avessero sin lì lavorato con abaco, lapis e carta pergamena) riescano a fare una squadra migliore della vecchia dirigenza…lo reputo improbabile ma ammettiamo riescano…come pensano di sostituire il lavoro di Maldini a fianco della squadra, il carisma…il rapporto di fiducia che aveva costruito con i giocatori?”

tifoso 4
“meglio fare piazza pulita, mettere Yesmen incapaci di contraddire chi mette i soldi, ma solo quelli, che non conosce passato , storia, amore, appartenenza…e non importa se non è stata riconosciuta da mangiapopcorn senza cultura né storia…voce d’asino in ciel non sale”

Aggiungo, infine, la considerazione di un noto opinionista (non milanista) Lele Adani (che incredibilmente spiega tutto senza rendersene conto)

"Quando una persona entra a far parte dell'AC Milan e si trova di fronte a Paolo Maldini, anche per ricoprire una carica superiore, inferiore o paritaria alla sua, non gli resta da fare che tre cose: la prima un inchino, la seconda chiedere il permesso di parlare e la terza, se possibile, parlare a bassa voce, talmente bassa che Paolo deve sollecitare ad alzare il tono della voce perché non sente. Questo è il mio parere".

Prima di arrivare al (mio) pistolotto conclusivo una personale risposta alla domanda che molti si sono posti (anche il direttore Padovan) e di cui però nessuno ha ancora dato una versione plausibile e razionale: Perché, o meglio, come mai, Pioli ha inopinatamente conservato il posto scampando miracolosamente al furore giacobino della proprietà?

  1. perché il tecnico parmense “non” poteva essere, in alcun modo, considerato dalla proprietà funzionale ed aderente al duo M&M essendo stato (per quello che ci è stato svelato in questi giorni) ripetutamente messo in discussione e praticamente esonerato e sostituito “de facto” prima da Maurizio Sarri (era giugno 2021 e la notizia è stata resa pubblica solo ora da Alfredo Pedullà) e, in quest’ultimo periodo (il forse in questo caso però è d’obbligo) nientedimeno che da Andrea Pirlo! E quindi, in ogni caso, bisogna considerare che, aldilà delle apparenze giocoforza formali ed amichevoli, la convivenza fra Maldini e Pioli, almeno negli ultimi due anni, sia stata perlomeno tormentata.
  2. Una risorsa umana (Stefano Pioli) in posizioni di simile vulnerabilità può essere molto facilmente “usata” (che ne abbia o meno consapevolezza non ha nessuna importanza), da un potere molto più forte di lei…è alla sua mercè anzi, fin che ci aggrada, può essere utilizzato come un arma da usare contro il nostroavversario reale e concreto.

In conclusione, riassumiamo quindi in maniera oggettiva: Red Bird ha cancellato con un colpo di spugna i lusinghieri risultati passati e considerato negativo, in virtù di un’analisi della campagna acquisti ritenuta pessima e di una qualificazione in champions ottenuta solo grazie alla penalizzazione della Juventus, il lavoro svolto dalla area tecnica del Milan; e siccome la decisione del capo (sono suoi i soldi con cui tutto viene pagato) è necessariamente indiscutibile, nulla può essere obiettato ma solo accettato che ci piaccia o no;  alcune domande comunque è lecito farsele e, purtroppo, rimangono senza risposta. Perché questo presunto, scatafascio viene pagato solo da Paolo Maldini (su Ricky Massara sono state fatte pressioni continue perché rimanesse)? Perché, ad esempio, il “pessimo” DS milanista non viene sostituito con un soggetto come Giuntoli, abituato a fare mercati vincenti con pochi soldi, ed inoltre considerato inarrivabile a scovare talenti grosso modo sconosciuti? Perché ci viene chiesto di credere apoditticamente che una società come il Milan non abbia come acquisito strumento di lavoro, un insieme di dati “asettici” dati statistico/matematici riguardanti il data-base aggiornatissimo dei giocatori tale da  coprire ed osservare il calcio di tutti i continenti avendo peraltro a libro paga un fior di riconosciuto professionista della scouting come è Geoffrey Moncada?

Ma (forse) allora non è che abbia ragione Lele Adani? C’è qualche remota eventualità che Maldini sia stato individuato come (unico) personaggio troppo ingombrante per il raggiungimento dei reali scopi di Cardinale e Furlani?
E non ha proprio nessuna rilevanza di quale natura siano le motivazioni; potrebbero essere nobilissime o molto più prosaicamente legate ad una mega speculazione immobiliare e/o di micragnose plusvalenze calcistiche come se il glorioso Milan sia diventato, con tutto il rispetto, un Tolosa qualsiasi; La risposta rimane molto difficile, quasi impossibile; quel che è senza dubbio certo è che si può zittire senza sforzo “un Pioli qualunque” ed allo stesso modo, più o meno, anche “un Massara qualunque” e anche “un Moncada qualunque”… ma quando si è al cospetto di Maldini, che tu ricopra un incarico inferiore, pari… o superiore al suo, “devi” fare tre cose: un inchino, chiedere il permesso di parlare e, se ti viene concesso, bisbigliare col tono più sommesso possibile…
perché Paolo Maldini sono 126 anni di storia milanista! 

 E quindi la vera domanda della pistola fumante, alla fine, è solo una: tutto questo Red Bird poteva permetterlo?

Re in F7… Scacco matto