Giovanni Stroppa da Mulazzano, ex-giocatore del Milan e attuale tecnico del Crotone, aveva studiato con attenzione i movimenti senza palla dei rossoneri, che sono il segreto di ungioco nel quale i milanisti sembrano trovarsi a occhi chiusi. Il tecnico, quindi, aveva individuato le coordinate degli schemi avversari e piazzato le pedine in maniera da bloccare i sentieri per i quali il Milan avrebbe cercato la via della porta. Una volta in campo, tutto è andato bene per i calabresi per 45', anche se il Crotone è stato salvato dalla traversa su una testata di Kjaer, schizzata sull'erba prima di impattare il legno. Non c'è preparazione tattica, tuttavia, che possa annullare la classe individuale, come quella di Hernandez, che al 46' ha pescato da 40 metri un Rebic scalpitante sul filo del fuorigioco. Ante, anzi Tonino, si aggiustava la palla con un colpo di petto autentico, anche se pericolosamente vicino al braccio destro, e veniva steso. Kessie trasformava e, al rientro dopo l'intervallo, Brahim Diaz dimostrava che il baricentro basso è un arma letale negli spazi brevi. Il suo gol segnava la chiusura virtuale della partita.

Con la vittoria di ieri il Milan ha guadagnato 3 punti che lo mantengono nel gruppo dei primi in classifica. Per farlo ha segnato 2 gol molto importanti, in quanto siglati capitalizzando un numero di occasioni minore di quelle costruite contro Shamrock, Bologna e Bodo. In un certo senso, è stato un Milan più efficiente e spietato, perché considerando anche una traversa scheggiata da Krunic nel finale, su 4 occasioni il Milan ne ha sfruttate 2.
La partita si segnala anche per il clean sheet, la porta inviolata, come era già accaduto a Dublino e col Bologna, ma non contro il Bodo. Al di là di ciò, inoltre, Gabbia ha mostrato sicurezza come contro il Bologna, facendo pensare che contro Shamrock e Bodo, abbia sofferto solo la maggiore gamba dei volenterosi avversari. Ma sarà il prosieguo della stagione a dire quanto questo difensore possa essere un componente affidabile della rosa.

La partita in sé non è stata cattiva, perché non si sono visti falli maligni, tranne un'ingenua forbice di Leao nel finale. Il Crotone è apparso, tuttavia, molto frenetico, smanioso e quindi approssimativo in certi interventi sull'avversario. Golemic, il centrale rossoblu, ha causato involontariamente una caduta rovinosa di Rebic, che si è lussato il gomito. Sono gli incerti del calcio, la cui eventualità bisogna sempre mettere in conto. Nessun problema per la trasferta in Portogallo contro il Rio Ave, visto che il croato è squalificato in coppa. ma di certo Ante Rebic non ci sarà a La Spezia e si spera di riaverlo nel derby.

In conclusione, Crotone-Milan ha detto una cosa importante: gli schemi sono collaudati, ma di fronte a una squadra in grado di trovare le contromisure, i rossoneri hanno continuato sì a praticare il proprio gioco, però in maniera non ottusa. Il Milan, in sostanza, ha continuato ad andare a memoria attuando qua e là delle giocate a sorpresa grazie all'inventiva dei propri giocatori, contro le quali il Crotone, meno dotato nei singoli, non ha potuto fare nulla.  Penso al lancio di Hernandez a Rebic in occasione del primo gol e alla posizione da centravanti d'area di Brahim Diaz in occasione del secondo, due situazioni senza schema in cui chi si sentiva sicuro dietro le proprie palizzate, si è visto aggirato. In questo, la partita mi ha fatto tornare indietro a un Milan-Cesena del marzo 1988 a San Siro, quando Albertino Bigon aveva disposto i suoi a scacchiera per intralciare i movimenti della falange di Arrigo Sacchi. Il fortino resse per una mezz'ora senza occasioni rossonere, poi il Milan vinse 3-0 (anche con un goal di Gullit all'incrocio del pali su punizione dal limite). La porta romagnola era difesa dal signor Sebastiano Rossi, talentuoso ultimo difensore, croce e delizia dei tifosi milanisti, anche per il suo caratterino da prendere con le pinze.

Il Milan non è completo e, se dovesse rimanere così, alla lunga potrebbero mancare i risultati. Ora, tuttavia, il compito dei rossoneri è vincere, qualora ne siano in grado, quella specie di Coppa Intertoto che sono i preliminari di Europa League, per poi battere lo Spezia e disputare il derby da primi in classifica. Contro l'Inter, poi, sarebbe consigliabile aver completato il più possibile l'organico.