Da quando è cominciata l’emergenza del Covid 19 ci siamo sbizzarriti un po’ tutti sulle soluzioni da adottare per assegnare lo scudetto, determinare le retrocessioni, e completare il campionato. E la domanda più spesso che in cuor nostro ci siamo fatta è stata quella che riguardava la data di ripresa del campionato. E sono fioccate le date, soprattutto per la ripresa degli allenamenti. Tanto che società importanti come Napoli e Lazio avrebbero voluto  riprendere gli allenamenti sin da subito; e per questo sono state anche aspramente criticate.

Poi, proprio nelle ultime ore è arrivato il protocollo d’intesa fra tutti i club della serie A (la Lazio, è stata l’ultima ad accettare l’accordo) di riprendere gli allenamenti il prossimo 4 aprile; ovvero il giorno dopo la scadenza del Decreto “iorestoacasa”. Per cui, in apparenza, tutti i  problemi sembrerebbero risolti, e la ripresa del campionato auspicata dal presidente FIGC Gravina per il prossimo 3 maggio (nell’ultima assemblea della Lega di A ha indicato come seconda data possibile il  20 maggio) non sembrerebbe più un’utopia.

Ma naturalmente bisogna fare i conti con il Covid 19. E da come stanno andando le cose , la situazione non promette molto di bene. Tanto che  in ognuno di noi, e non solo, comincia a prendere corpo la sensazione  che difficilmente si potrà riprendere a giocare a partire dal mese di Maggio. E in proposito sull’argomento si è espresso anche Damiano Tommasi il presidente dell’AssoCalciatori, che attraverso le pagine di “La Repubblica”, ha lanciato  una proposta per una serie A ad Handicap. Vale a dire per una ripresa delle partite  posticipata all’inizio del prossimo Campionato 2020-2021.

In pratica si farebbe un nuovo torneo, ma con le squadre che non partirebbero da zero punti, bensì con un 'bonus' a seconda della posizione occupata nella  classifica  attuale (al momento dello stop del campionato).Si tratta naturalmente di un’idea, da mettere a posto a livello di meccanismi numerici. Ma si tratta di un’idea, quantomeno da valutare.

E partendo proprio dall’idea di Tommasi, cerco di fare una mia valutazione. E sono d’accordo con lui sul fatto di posticipare tutto alla prossima stagione. In questo momento, ripeto, solo in questo momento, sembra l’unica ipotesi con un minimo di logica. Nel giro di un paio di mesi l’emergenza Covid 19 si potrebbe attenuare, e forse l’estate ci potrebbe  aiutare a mandarlo in letargo. Forse. E allora probabilmente a settembre si potrebbe veramente tornare a giocare. Ma è tutto al condizionale, e solo una speranza. E chi vive con la speranza sappiamo tutti come va a finire.

Pertanto sono d’accordo con l’idea di Tommasi, ma dissento da lui nella forma. Se dipendesse da me, non penserei ad una serie A ad Handicap, e con dentro i bonus. Si tratta di un meccanismo troppo tecnicistico e poco pratico, che rischia di scontentare tutti. E allora, molto meglio, mi sembra, sarebbe quello di cristallizzare l’attuale classifica e di ricominciare a giocare, magari con una partita ogni sette giorni, come ai vecchi tempi. E finire il campionato attuale. Poi ci sarebbero le Coppe Europee da terminare. La Champions deve completare gli ottavi di finale e l’l’Europa League i sedicesimi (ma l’UEFA, ancora, non sa come fare). Si vedrà in seguito. E anche qui, senza correre, si potrebbero completare le due competizioni.

Non credo che, indipendentemente dalla data, si possa riprendere come prima; come se nulla fosse successo. La batosta che stiamo vivendo è troppo grossa. Avremo bisogno di tempo, per smaltire e per cercare di dimenticare. Per cercare...

Anche le Olimpiadi, è notizia di queste ore, sono state posticipate nel 2021. In modo generico, senza fissare le nuove date. Ma si presume che si svolgeranno nel corso dell’estate 2021. E naturalmente anche la fiaccola è stata fermata (era già in territorio giapponese). E riprenderà il suo viaggio solo a ridosso dell’evento. Per cui si preannuncia già un 2021 ricco di sport, con gli europei di calcio e le olimpiadi in calendario.

Ma la cosa che mi sorprende è il fatto che una buona parte del mondo del pallone si preoccupa molto della disputa del prossimo campionato. Mentre non tiene quasi in nessuna considerazione quello che è stato interrotto da pochi giorni, e che deve essere ancora ultimato. Forse, e questo lo dico soprattutto per me che lo sto scrivendo, non ci si rende conto che quando finalmente ci sarà “un dopo” al Covid 19, niente, sarà più come prima. Non solo nello sport, ma in tutti i settori della vita. Bisognerà resettare tutto, perché comincerà un’altra epoca, che ancora non sappiamo immaginare pienamente.

E allora, forse si potrebbe pensare, o essere costretti a pensare, che l’inizio del campionato di calcio italiano non deve per forza di cose avvenire all’inizio  di Settembre di ogni anno, avere la pausa natalizia, e finire a Maggio. E poi andare tutti in vacanza al mare. E riprendere la preparazione nel  successivo mese di luglio, e via di seguito nei secoli dei secoli. Forse, la necessità potrebbe suggerire, che si  debba cominciare il prossimo campionato  ad inizio di gennaio 2021. Magari fare la pausa  dal 1 giugno fino al 16 agosto (per consentire lo svolgimento del campionato europeo che comincia il 11 giugno e finisce il 12 luglio (in Russia ad esempio si fermano dal 1 dicembre fino a metà febbraio dell’anno successivo; in ogni  campionato).  E terminare il torneo entro la prima metà di dicembre e quindi prima del Natale 2021.

Certo, in questo momento potrebbe sembrare fantacalcio. Ma nella nuova epoca che speriamo di poter raccontare, ogni novità la potremmo accogliere solo con un grande entusiasmo.     



Prendetevi 5-10 minuti e provate a compilare un semplice sondaggio per ricevere subito uno sconto immediato su carte regalo Amazon, Decathlon, Eataly o Trenitalia. Questo il link da cliccare: calciomercato.com/madai