Con ogni probabilità, Giovanni Trapattoni passerà alla storia come il più impudente esaltatore della forza di ogni squadra avversaria, anche la più scadente. Giustamente preoccupato di evitare che i suoi sottovalutassero gli impegni, era capace di spacciare per compagini insidiose anche l'Oratorio Don Bosco o il Dopolavoro Ferroviario di Sgargacatrozzolo Inferiore. Ricordo che, quando allenava la Juventus, il sorteggio assegnò alla Vecchia Signora una squadra cipriota in un'epoca in cui le squadre cipriote erano, con le maltesi e le lussemburghesi, le compagini materasso delle coppe europee, cui si qualificavano tutti senza turni preliminari o play-off. Il simpatico Trap, esibendo una faccia tosta incredibile, fece notare che tale Kaiafas, il centravanti avversario, era Scarpa d'oro in carica per aver segnato più di 40 gol nel campionato dell'isola. "Se ha fatto tanti gol" disse "un motivo ci sarà.". La Juventus vinse 5-0 a Torino, chiudendo il discorso qualificazione in anticipo.

Sono il primo a diffidare dell'eccessiva confidenza, perché quando non si rispetta l'avversario, anche il più scarso, si può finire molto male. Del resto, ricordo che l'Inter dello stesso Trapattoni, dopo aver vinto lo Scudetto stabilendo il record di punti in un campionato a 16 squadre con 2 punti per la vittoria, fu eliminata al primo turno di Coppa dei Campioni dal Malmoe, da allora una delle città sante del tifo milanista. Ecco perché, questa sera, lo Shamrock Rovers andrà affrontato con opportuna concentrazione e il dovuto rispetto. E poi, solo un anno e mezzo dopo la finale di Coppa Coppe contro il Borussia Moenchengladbach, i rossoneri rischiarono il tracollo in Irlanda contro l'Atlhone Town in Coppa UEFA, in uno stadio in parte senza posti a sedere. L'Athlone abbe un'occasione clamorosa su rigore, ma Albertosi ipnotizzò l'avversario e deviò il rasoterra calciato debole alla sua destra (c'è un video in rete che mostra le immagini del match e l'intervista con un simpatico signore di mezz'età, il rigorista dell'Athlone di allora). Sì, lo Shamrock va rispettato e non snobbato come fece un Milan sonnolento contro l'Athlone.

Rispetto, tuttavia, non vuol dire farsela nelle mutande dalla paura e ho la netta sensazione che l'ambiente stia sopravvalutando gli avversari, perché hanno già disputato una decina di partite e sono primi nella massima divisione irlandese. E se il primo è di certo un fattore favorevole allo Shamrock, il secondo non vuol dire niente, in quanto il campionato irlandese è modesto e i più forti giocatori di quel paese sono tesserati per squadre Inglesi o Scozzesi. Anche se manca Romagnoli, quindi, sostituito da Gabbia, non è credibile che lo Shamrock abbia giocatori più forti o più esperti ad alto livello dello stesso Gabbia. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto per Colombo o Maldini, se entrassero in campo.

Rispetto, sì, rispetto per lo Shamrock, ma se aspiri a disputare una coppa europea, non puoi storcere il naso di fronte allo Shamrock Rovers. Lo affronti con la dovuta sicurezza e, se dovesse andarti male, te ne vai a casa e prendi atto di non essere in grado di disputare le coppe. In tal senso, la possibile presenza di Saelemaekers a sinistra ha una spiegazione tecnica: coprire Hernandez. Vedendo alcune immagini di Shamrock-Dundalk di febbraio, infatti, è evidente che gli irlandesi piazzano giocatori larghi in attacco per aggirare i terzini avversari quando spingono. La mossa di Saelemaekers a sinistra, però, rischia di essere un messaggio negativo per i giocatori rossoneri che, anche con 4 settimane di preparazione, restano più forti degli irlandesi e dovrebbero provare, schierando Maldini o Brahim Diaz,  a chiudere subito la pratica per evitare che lo Shamrock prenda coraggio col passare dei minuti.

Ho simpatia per lo Shamrock, che mi ricorda le coppe europeee degli anni '70, quando non c'erano i preliminari e tutte le squadre disputavano almeno il primo turno. Il nome dello Shamrock è legato, quindi, ai miei ricordi giovanili come il Boheminas, lo Sligo Rovers e il già citato Dundalk. Ma una volta messa la dovuta attenzione, chiudiamo questa pratica con virile decisione degna della storia rossonera, cribbio!