Subito dopo la scelta dell'erede di Allegri, la vicenda che più ha tenuto col fiato sospeso i tifosi è stata la possibilità dell'arrivo di Conte all'Inter. Da ipotesi a certezza, certezza che si è concretizzata alla fine della stagione. Ma questa scelta non ha lasciato indifferenti i tifosi interesti ne, tanto meno, quelli juventini in quanto entrambi si erano mostrati sfavorevoli a questa possibilità a causa della passato bianconero di Conte, prima da giocatore e poi da allenatore. Non scordiamoci che fu proprio Conte a prendere la Juventus e riportarla al vertice del calcio italiano. L'aver accettato la panchina di una storica rivale non è andata giù ai tifosi.

Oramai dobbiamo accettare che non solo il calcio italiano, ma il calcio in generale sta cambiando e le vicende Conte e Sarri dopo ne sono testimoni. Anno dopo anno il calcio dei capitani e delle bandiere, ci sta lasciando per fare spazio a un calcio più freddo e calcolatore, un calcio in cui una volta che si è passati dal campo alla panchina il passato conta poco. Ad essere sinceri le forme di dissenso maggiori sono quelle esternate dai tifosi partenopei a causa dell'arrivo di Sarri sulla panchina della acerrima nemica calcistica. Dissenso che capisco pienamente, il calcio è retto dalla passione dei tifosi che sostengono e si identificano in chi la domenica allo stadio li fa sognare, ma oramai questa idea di calcio romantico sembra essere destinata al passato, per far posto ad un calcio dove, in nome della professionalità, è lecito tradire l'amore di un popolo