Non sarà un top, non ha vinto niente come i giocatori che dirige, ma è stato scelto ed è entrato a Milanello in punta di piedi, con modi educati che evidenziano il fatto che è un signore.

Lo confesso, Stefano Pioli mi piace, mi ispira, è un gentleman sincero, nulla ha a che vedere con le figure torbide ed impalpabili del mondo Milan, quindi avrà sempre, e a prescindere dai risultati, il mio profondo rispetto.

Non è stato accompagnato da un’etichetta precisa e questo gioca a suo favore, oltre al fatto che nessuno o quasi crede sia in grado di risollevare questa squadra dalle bolge infernali. In due parole non avendo grandissimo credito, non è nemmeno sovrastato dalle eccessive aspettative ed anche questo può giovare ad impostare un’idea di formazione base che, ce lo auguriamo, almeno giochi con un’impronta di netta discontinuità rispetto alle schifezze viste negli ultimi dieci anni.

E discontinuità, non mi stuferò mai di dirlo, vuol dire rottamare quegli pseudo giocatori che non sanno nemmeno da che parte girarsi e condizionano la velocità di pensiero e di esecuzione dei nuovi arrivati. I nomi che devono sparire dai radar perché sono orrendi equivoci pluriennali e trasformano in cacca qualsiasi azione sono precisi: Biglia, Rodriguez, Suso e Calhanoglu. E il Mister ha l’occasione, più unica che rara, di toglierceli una volta per tutte dalle scatole  visto che sembra che anche in società abbiano capito, in netto ritardo, quanto siano inutili oltre che deleteri.

In fondo questo è il momento di assecondare la proprietà che vuole dar prova della campagna acquisti per metterla in vetrina come si fa a Norcia con le caciotte: Stefano abbia coraggio e schieri tutti gli acquisti come complemento ai pochi veterani degni di menzione che abbiamo da Donnarumma a Romagnoli.

#pioliout è uno slogan sbagliato oltre che ridicolo! Si colpisce preventivamente un’intenzione perche’ frustrati dalla genesi di quell’intenzione! Se proprio si vuole protestare si chieda agli speculatori che fanno a finta di gestirci sotto l’aspetto sportivo di levarsi dalle palle trovando un acquirente, ma non prendiamocela con Pioli per favore: abbiamo già abbastanza fatto ridere negli ultimi due lustri!