Anche i più perseveranti attivisti dell'ottimismo come me... e chi mi legge lo sa e spesso non si lascia sfuggire la critica nei miei confronti.
Anche il più grande sostenitore della linea societaria, della proprietà, dell'allenatore e dei giocatori, contro le invettive social o contro le modalità di descrizione del Milan da parte della stampa e dei media. Quando si assiste inermi ad una "cosa" (come associare una parola del vocabolario in modo corretto?) come quella di sabato 4/11/2023...
Cosa rimane da dire a un tifoso milanista?
La inspiegabile 'non partita' dei ragazzi, al di là di ogni possibile giustificazione di urgenza.
L'inconsistenza e la insipienza della manovra hanno malauguratamente reso 'collettivo' ciò che si vedeva già su ogni singolo giocatore. Il lavoro svolto da Pioli, nella preparazione alla partita dal punto di vista atletico, tattico, non ha mitigato minimamente, ma piuttosto accentuato i limiti di ogni singola voce del coro rossonero.
Hanno steccato tutti, prima singolarmente, poi come squadra: nelle scelte del singolo passaggio, tecnicamente nei passaggi errati (quanti!), nelle poche ed estemporanee conclusioni, nel non smarcarsi a dovere e dettare un movimento, quando Musah (esempio) porta la palla in giro per il campo per un buon minuto a volta, senza vedere uno straccio di sbocco. Reijnders è il fratello di quello di settembre: hanno fatto uno scambio vero? Krunic è sempre lui invece...

Che la partita sarebbe andata male, era il karma che già ce lo aveva anticipato, dopo che per l'ennesima volta a pochi minuti dall' inizio si viene a sapere che Theo non era del gruppo. Come Pulisic, Kjaer, Jovic: gente che svanisce dalla lista convocati in modalità e tempi che oggi oramai, sono più che sospetti. E sempre il karma, come corvo di sventura, ci presentava l'anticipazione, il 'trailer', del disastro annunciato, con il 2-2 di Napoli, tanto simile a quel 2-2 con la Roma.

Quanti cambi forzati all'intervallo in queste ultime partite! Segno che stanchezza, affaticamenti e stress fisico stanno davvero prendendo il sopravvento. Segno di una preparazione, possiamo certificarlo dai dati, certamente non più accurata degli anni precedenti. Ed è un punto su cui la Proprietà deve riflettere, stante che è proprietaria di una squadra, il Tolosa, che messa a paragone, risulta essere a zero nella casella infortuni, con lo stesso carico di impegni settimanali.

Mi soffermo su come sia stato accolto il cambio Adli-Krunic e Okafor-Jovic. Era evidente la speranza dei tifosi che questo potesse essere un elemento di svolta, gradito e ritenuto corretto da parte del mister dopo un primo tempo di scolastico niente, nonostante anche questa volta Pioli abbia provato una soluzione diversa con il doppio attaccante di ruolo. Ma qui si è visto palesemente che il cambio di giocatori, pur con caratteristiche differenti, non ha dato sbocchi ulteriori, anzi... Direi che Jovic, la unica palla di Okafor forse la sfruttava meglio, non fosse che per il suo puro istinto di n.9 e Krunic difficilmente sarebbe intervenuto nel dare quell'ingenuo tocco per il rigore dell'Udinese. Ma tanto è, se devo girare male, gira male e noi in campo ci mettiamo tanto del nostro...

Purtroppo vi è la conseguenza naturale che anche il morale va giù quando non ti riesce niente; viene inevitabilmente minata anche la determinazione per cui andarsi a prendere anche con le maniere forti, sporche, un risultato che ci sta penalizzando. Invece troppi giocatori vagavano alla ricerca di un senso a ciò a cui stavano assistendo, come se non fossero loro i protagonisti dello scempio. Florenzi poi ci dice con estrema chiarezza e gentilezza che il gruppo è unitissimo e ne usciranno.
Ma il gruppo unito come può presentare un prodotto così sfilacciato? Siamo sicuri - tanti dicono di esserlo - che è tutto farina dei limiti di Pioli? Ma non è però Pioli quello che prova a recuperare la partita solo negli ultimi 10 minuti, dopo averne buttati più di 80 in nulla... Io temo che siamo ripiombati in un grosso equivoco. Pulisic, Loftus-Cheek, Musah, al limite il primo Reijnders sono solo 4 tra i 10 acquisti fatti.
Una buona campagna acquisti si stima essere riuscita quando almeno il 70-80% di chi si acquista, ti restituisce qualcosa di meglio di chi c'era prima... Siamo decisamente sotto resa, vuoi per infortuni, vuoi per inesperienza al campionato... Tutto può giustificare. Ma la panchina lunga è scomparsa. L'aspettativa sui nuovi si è esaurita. Le soluzioni variegate e fantasiose sono ridotte al lumicino. Dico lumicino di proposito perché durante la partita ho ripetuto più volte: "sono defunti, sono dei defunti"...
E non mi succedeva da tantissimo, nemmeno nel periodo del famoso gennaio nero... Perché lì si vedeva che c'era qualcosa che non andava, qui non c'è. Ci dicono che non c'è! E forse è peggio così!
Come dare la svolta, la sferzata ad un gruppo che si autodefinisce compatto? Cambiare il manico? Forse sì, forse no. Perché anche lui è parte di questo gruppo compatto.
Ma le facce in campo di Calabria, Giroud, Leao (a proposito: un applauso a questo giocatore fatelo, anche quando sbaglia, perché la palla efficace esce sempre e solo da lui!) lasciano il segno nel nostro cuore come uno stiletto.

Era davvero da tanto che il grande popolo di Sansiro non riservava una sonora cascata di fischi ai nostri ragazzi. Questa volta è successo. Con tutte le ragioni del caso. Sono triste perché non voglio, ma devo, credere che abbiamo abdicato all'idea della seconda stella già ad inizio novembre. Ma erano morti, veramente nulli.
Ripeto: al di là di ogni ragionevole giustificazione ed emergenza.