Consideravo Cutrone l'erede di Inzaghi, ma credo che sia l'erede di Calloni. E non è un'offesa.

Egidio Calloni, detto da Brera lo sciagurato Egidio per i numerosi errori sotto porta, era un buon attaccante, potente e col senso dell'anticipo, che al Milan segnò quasi 1 gol ogni 3 partite in un'epoca in cui in Italia si segnava meno di oggi. Il suo problema era che aveva il pessimo vizio di battere sempre di prima in porta, cosa che nel calcio è concessa solo ai fenomeni e quindi non a lui. Quando ieri Patrick Cutrone, dopo poco più di 2 minuti, ha calciato di prima sul fondo un rigore in movimento, mi ha richiamato alla mente proprio Calloni. Gli sarebbe bastato stoppare la sfera, ma non lo ha fatto, perché non è nelle sue corde di emulo del famigerato predecessore. Va preso così com'è, anche perché magari è bravo più di altri a crearsi le occasioni.

Diciamo la verità però: il Milan di ieri avrebbe tenuto il risultato di 1-0 per 87 minuti più recupero? E' quantomeno improbabile, quindi le colpe della sconfitta vanno trovate anche altrove.

Tranne Bakayoko, che ha trovato la forma a novembre e non ha avuto il tempo di perderla, gli altri sono tutti lenti come lumache. Forse si è lavorato male sulla velocità. Tanto è vero che il Milan ha tenuto molto palla, ha attaccato, ma di occasioni ne ha avute di più il Frosinone. I giocatori ciociari sembravano tanti Bolt contro le vecchie glorie delle Olimpiadi di Berlino.

Ieri Chala è stato schierato in un ruolo più suo, in posizione di interno, ma ha deluso come gli altri. Sarebbe facile dire ora che il scuo scarso rendimento non è stato dovuto al suo impiego sulla fascia, ma non sarebbe corretto. Il Chala che, schierato in posizione centrale, poteva fare la differenza, era quello delle partite contro Torino e Olympiakos, quando tutta la squadra (e quindi anche lui) aveva ancora brillantezza. Nelle ultime settimane la forma dei rossoneri è crollata, ma un Chala in forma nel suo ruolo avrebbe aumentato le chance rossonere in Europa League e col Torino.

Un mio ex-collega, tanti anni fa, sosteneva di essere un docente universitario di "Come andare sempre peggio nonostante la fortuna". E il Milan di Frosinone può ben dire di essere un'autorità in "Come andare sempre peggio nonostante le parate di Gigio". Una vera impresa! In più di un'occasione Donnarumma ha tenuto in piedi i suoi, ma non poteva anche andare a segnare, no?

Come valutare Gattuso? Innanzitutto senza cadere nei luoghi comuni. Il Milan è una squadra costruita un po' in fretta, è vero, con soli 2 attaccanti di ruolo e molti centrocampisti offensivi o mezze punte. Vi sono però molti nazionali, anche considerando giocatori, come Rodriguez, che non fanno impazzire i tifosi e, comunque, non mi sembra che la rosa sia quella di una squadra che deve arrivare dietro Sampdoria e Torino. Direi pertanto che Rino, bravo a gestire alcuni momenti di difficoltà a causa degli infortuni, ha mostrato i propri limiti quando le difficoltà non c'erano o nei ruoli in cui la squadra era coperta. Chala è stato riportato sulla fascia dopo 3 belle prove, in tempo per pareggiare in casa contro il Torino o perdere 3-1 al Pireo. L'insistenza su Higuain completamente fuori forma (almeno Cutrone corre e mette alle strette i difensori) ha mandato fuori giri il reparto offensivo. E a chi si deve la preparazione atletica insufficiente?

E' il classico momento in cui si rischia di prendere la decisione giusta al momento sbagliato, sia che si mandi via Gattuso che lo si confermi. E' certo però che non si può ancorare la sua permanenza in rossonero al risultato della prossima partita. Non sarebbe serio e sarebbe un equivoco deleterio.