qui per la parte III
Stilisticamente ispirato a Jerome, Klapka Jerome

 

PREMESSA

Questo articolo è nato dal mio desiderio di raccontare in modo divertente e leggero, seppur veritiero, di una serata in pizzeria con amici. Da cosa nasce cosa, alla fine ne è venuta fuori una specie di recensione divertente, che forse regalerà a qualcuno spunti per riflettere su un po’ di temi, il tutto, naturalmente, senza nessuna presunzione di avere in tasca la verità.

Per non farci mancare niente si è poi pensato di aggiungere alla descrizione di questa pizzeria anche il flusso dei pensieri di uno degli amici (Edoardo) che avrebbe di gran lunga preferito rimanere a casa a vedere la partita della Juve, piuttosto che essere lì a disquisire di lieviti madre e di cultura - nutrimento dell’anima.

<Per non confonderci, Edoardo (lo juventino precettato) parla sempre usando il corsivo: ma cazzarola, tra tutte le serate che Dio manda in terra, proprio stasera dovevano organizzare ‘sto compleanno della m**chia? Ma che gente è, questa, che non si interessa di calcio? Mah! Preferisco quelli che tifano contro, sono patetici, è vero, ma l’ignavia apatica di chi non si schiera no. Me lo diceva sempre anche mio padre, non ti fidare di chi non tifa per nessuno. Se non c’è alternativa al limite fidati anche di un interista, ma di uno che non tifa per nessuno, non ti fidare mai>.

 

Dopo un tempo interminabile sottoposti alle torture acustica e termica su descritte, finalmente si è presentata una ragazza, la quale ha preso, stavolta con tutti i crismi, non in autogestione come prima, le nostre ordinazioni e, coerentemente con la tradizione di tutte le pizzerie, ci ha chiesto se volevamo anche degli stuzzichini in attesa delle pizze. Noi, guardandoci in faccia, ancora ebbri di contentezza per il solo fatto di essere riusciti, quasi in modo insperato, a capire cosa la cameriera ci stesse chiedendo, diciamo tutti in coro che no, preferiamo aspettare direttamente di ricevere le pizze. Una cosa che, l’ho subito notato, aveva particolarmente indispettito la ragazza. Cercando di leggerle nel pensiero mi ero immaginato qualcosa del tipo: “ma come, io vengo fin qui, in questa specie di foresta pluviale per prendere le ordinazioni, e voi, pur sapendo quanta fatica mi sta comportando, ordinate solo il minimo sindacale?

Prova di questo è stato il fatto che, a dispetto della prassi, secondo cui, una volta ordinate pizze e bevande, per le prime tu debba aspettare, che so, un quarto d’ora, mentre per le bevande, l’attesa sia ben inferiore. Questo anche solo nella speranza che tu finisca di bere ancor prima che arrivi la pizza ciò che avevi ordinato, e che quindi tu debba poi ordinare un'altra birra o Cola Cola, o quella che era la bevanda richiesta.

Questa volta, però, la ragazza, indispettita dal nostro no agli stuzzichini, aveva deciso di farci penare anche la sete, oltre che il frastuono, senza portarci le bevande ordinate, le quali, cosa rarissima in una pizzeria, arrivarono al tavolo solo dopo che erano arrivate anche le pizze, le quali, a loro volta, non erano state, neanche loro, portate tutte insieme, ma in due tranche, manco fossimo in cinquanta, e non solo in cinque. L’intento punitivo di servirci le pizze in due tranche e di portarci le bevande solo dopo aver servito le pizze era evidente.

 

A proposito delle pizze andrebbe a questo punto aperto un capitolo a parte, che meriterebbe un approfondimento che naturalmente proverò solo ad accennare, per non annoiarvi più del dovuto. Il menù era fatto di non più di 15 o 20 tipi diversi di pizze. La cosa che stupiva era che in basso, nella parte inferiore del menu, veniva proposta, naturalmente a pagamento, l'aggiunta di ciotoline con salse varie “per poter gustare al meglio il cornicione”. Dal mio punto di vista uno spudorato modo di mettere le mani avanti sul fatto che i cornicioni sarebbero stati talmente ampi da richiedere, per poter essere gustati e non mangiati secchi, come fossero una punizione, di essere conditi con questi intingoli proposti ad un prezzo che variava dai due ai tre (presunti) euro. Furberia inaccettabile: tu fai il cornicione più grande del dovuto, per tua incapacità, e a porre rimedio al tuo errore devo essere io che aggiungo altri 2 o 3 punti / euro per evitarmi il supplizio del cornicione senza condimento, oppure, non aggiungendo nulla ai già troppi punti, dopo un paio di bocconi rinunciare (inevitabilmente) a finire la pizza, lasciando il 90% del cornicione come avanzo nel piatto.

 

<MINUTO :0:35 ST: GOL BELLISSIMO DI VLAHOVIC ANNULLATO. La partita sta per finire. Nonostante le tantissime occasioni di ridurre le distanze da parte dell’Udinese, il risultato continua ad essere di tre a zero. Parte il valzer delle sostituzioni: Fagioli per Miretti, McKennie per Weah, Iling Jr Vlahper Cambiaso, Milik per Chiesa,  Yildiz per Vlahovic. Locatelli, che ha rischiato fino all’ultimo di finire la partita senza essere ammonito, ce l’ha messa tutta come solo lui e Bentancur, sanno fare.

L’impressione, scherzi a parte, era, (ed è) che il ragazzo sia schiavo di un nome che si porta dietro pesanti strascichi, gravosi e molto impegnativi: “Locatelli fa le cose per bene”. Tutti, fin dall’infanzia glielo avranno ricordato milioni di volte, e questo per lui rappresentava un blocco psicologico che attualmente ancora oggi è inestricabile al punto tale da non poter essere risolto.

Riuscire a completare una partita senza farsi ammonire attualmente per Locatelli risulta qualcosa di irraggiungibile. Un domani si vedrà!>

 

Da un'altra parte veniva specificato che oltre alle pizze con pasta lievitata col metodo classico, ce n’erano altre con pasta a cui non era stato del tutto aggiunto il lievito, e altri tipi di pasta e ancora, ancora e ancora: in tutta la mia vita non ho mai avuto l'esigenza di dover stare a scegliere anche il tipo di lievitazione adottata per la pasta della pizza. Ma devo ammettere che a differenza mia gli altri commensali avevano espresso un certo entusiasmo nel poter scegliere queste varianti di lievito.

Smorzato l’iniziale entusiasmo, alla fine, a parte mia moglie che effettivamente ha problemi di digestione fortemente dipendenti dal tipo di lievitazione dell’impasto, e che quindi aveva davvero motivo per essere contenta di questa triplice possibile scelta, gli altri nostri commensali, tutti all'inizio entusiasti, avevano poi comunque optato per una lievitazione di tipo classico come io stesso avevo fatto, senza andare troppo per il sottile.

In un altro angolino del menu veniva specificato che all'interno del locale venivano offerte all'uditorio musiche trasmesse da un’emittente radio specifica della pizzeria, a cui i clienti potevano accedere (teoricamente) ascoltando ciò che veniva riprodotto da delle casse acustiche poste nella sala, sopra i tavoli. Mettendoci un po’ tutti d’impegno avevamo effettivamente dovuto convenire che sì, un qualche rumore con caratteristiche di regolarità poteva forse essere ciò che rimaneva di questa fantomatica musica, trasmessa e riprodotta in modo esclusivo per i clienti della pizzeria. Ma come? La musica, e la cultura in generale non era uno dei valori inclusivi (e non esclusivi) di cui questa pizzeria si era assunta la responsabilità di diffondere e promuovere l’importanza?

 

< MINUTO :0:45+0:05 ST PARTITA FINITA CON SECONDO TEMPO FATTO COI REMI IN BARCA. La Juventus comincia la stagione con una vittoria ad Udine tutt’altro che convincente. Succede tutto nel primo tempo, con Chiesa che sblocca la gara ed esulta in modo polemico nei confronti del Magazziniere, a cui Chiesa rimprovera di aver gonfiato le palle troppo poco Versione confermata da tutti i media più importanti e pubblicato presso la gazzetta e corriere della verità, e confermata dall’inviato di Tuttoverità, e quindi certamente vera. Vlahovic trova il raddoppio su rigore. Anche lui approfitta del gol per mandare un messaggio al suo procuratore e alla società: lui non vuole muoversi da Torino perché vuole diventare fra 10 anni la nuova bandiera, l'unico ad accostarsi come Del Piero alla Juve dicendo: questa è casa mia.
Qualcuno dovrebbe dirgli che in realtà alla Continassa c’è una foto enorme di Del Piero con su scritto: ORDINE RESTRITTIVO: il  Signor Del Piero, per volere del dott. Andrea Agnelli non può avvicinarsi a meno di un chilometro dalla Continassa e da ogni altro posto dove sia presente Andrea Agnelli. Pena l’arresto.
Naturalmente questo ordine restrittivo farebbe ben capire dell’assoluta sconvenienza nel voler essere una bandiera, e quindi simbolo più importante del presidente. Peccato che sia il presidente a “cacciare” le palanche. Va da sé che il proprietario della società, che è quello che mette i soldini, per far fare i giri di giostra a tutti, delle bandiere non ha bisogno, a meno che essa non dichiari pubblicamente di dare il massimo sostegno alla proprietà senza mai discostare il proprio pensiero da quello del presidente. Per capirci, le bandiere gradite al Presidente sono quelle alla Nedved.>

 

A giudicare dal risultato, essendo tutto completamente coperto dal rumore e dal vociare assordante che ci circondava, dovremmo concludere che le premesse e le buone intenzioni sono rimaste in buona parte disattese. La sfida che questo ristorante lanciava alle pizzerie “normali” di avere non solo finalità commerciali, ma anche pedagogiche, di esporre i clienti ad ogni forma d’arte, compresa l’arte culinaria, naturalmente, ma anche quella musicale, sembrava essere naufragata. Ancora una volta: buone le intenzioni, buoni gli spunti di riflessione, non altrettanto buono il risultato.

Dopo più di un'ora di tortura delle mie orecchie e del mio sistema nervoso ho proposto di andarcene, pur consapevole che saremmo stati accolti da una temperatura esterna al locale che per quanto fosse sera non ci aspettavamo inferiore ai 30 gradi.

Prima di andare via ho voluto fare una capatina in bagno per espletare le normali funzioni fisiologiche e valutare anche questo aspetto che, si sa, riveste anch’esso un ruolo nel giudizio complessivo di un ristorante. Devo ammettere che se proprio vogliamo dare un voto a questa pizzeria, non sarà certo la zona servizi igienici ad essere additata tra gli eventuali responsabili di un abbassamento della media: impeccabili!

 

<Chiesa, alla fine è risultato di gran lunga il migliore. Attualmente ha un'altra gamba rispetto alla scorsa stagione, ed anche rispetto agli altri. Allegri aveva avvertito tutti alla vigilia. Spacca subito la contesa ed esulta in maniera rabbiosa. Inizialmente si pensava che fosse contro il magazziniere ma in realtà ce l'aveva con Allegri, reo di non averlo posizionato nel modo migliore per far sì che si esprimesse al meglio. La connessione con il “gemello” Vlahovic torna ad essere positiva. Miretti invece è quello che ha sbaglia di più (e sì che c’era anche Sandro!) il peggiore in campo: bambascione!>

 

Espressa anche per i bagni una valutazione, prendiamo il coraggio a due mani e usciamo. Come previsto troviamo una temperatura che ci fa subito rimpiangere di essere usciti. Il rimpianto però dura pochissimo: risulta subito chiaro a tutti che una decisione, in un senso o nell’altro, va presa, e va presa subito! Scegliere di soffrire ancora 5 minuti per i saluti finali, fuori dalla pizzeria, per poi fiondarci a tempo di record ognuno alla propria macchina, oppure, presi all’ultimo dal timore di non avere autonomia sufficiente, tornare all'interno di quel frastuonificio, godendo di nuovo del beneficio dell'aria condizionata, ma di fatto rimanendo al palo, senza aver intrapreso una reale soluzione del problema.

Alla fine, decidiamo coraggiosamente di salutarci senza troppi convenevoli e avviarci ognuno verso la propria auto, dandoci appuntamento al prossimo compleanno presso una pizzeria sicuramente attenta ai problemi della sostenibilità, al valore universale della cultura, ma possibilmente con qualche fronzolo in meno e con un occhio anche al benessere del nostro sistema nervoso e del nostro portafogli, entrambi devastati alla fine di questa dura prova.