qui per la parte II

Cinque uomini in pizzeria (di Picciòn Klapka Picciòn) (s1e3)

Stilisticamente ispirato a Jerome, Klapka Jerome

PREMESSA

Questo articolo è nato dal mio desiderio di raccontare in modo divertente e leggero, seppur veritiero, di una serata in pizzeria con amici. Da cosa nasce cosa, alla fine ne è venuta fuori una specie di recensione divertente, che forse regalerà a qualcuno spunti per riflettere su un po’ di temi, il tutto, naturalmente, senza nessuna presunzione di avere in tasca la verità.

Per non farci mancare niente si è poi pensato di aggiungere alla descrizione di questa pizzeria anche il flusso dei pensieri di uno degli amici (Edoardo) che avrebbe di gran lunga preferito rimanere a casa a vedere la partita della Juve, piuttosto che essere lì a disquisire di lieviti madre e di cultura - nutrimento dell’anima.

 

<Per non confonderci, Edoardo (lo juventino precettato) parla sempre usando il corsivo: ma cazzarola, tra tutte le serate che Dio manda in terra, proprio stasera dovevano organizzare ‘sto compleanno della m**chia? Ma che gente è, questa, che non si interessa di calcio? Mah! Preferisco quelli che tifano contro, sono patetici, è vero, ma l’ignavia apatica di chi non si schiera no. Me lo diceva sempre anche mio padre, non ti fidare di chi non tifa per nessuno. Se non c’è alternativa al limite fidati anche di un interista, ma di uno che non tifa per nessuno, non ti fidare mai>.

 

Ci stavamo per sedere quando ci accorgiamo, scoperta per me sgradevolissima, che le sedie sono esattamente quelle che usavamo, tutte uguali, in ogni parte d’Italia, a scuola. Non nascondo che, una volta resomi conto di ciò, un brivido mi ha percorso lungo la schiena, dalla nuca fino ai talloni, soffermandosi, chissà poi perché, in corrispondenza del lato B, alla tipica, universalmente nota altezza di volo del famigerato uccello Padulo, con quella inconfondibile e indimenticabile sensazione di bruciore, immutata nei decenni. Quella che tante volte, ai tempi che furono, ci accompagnava, tra un compito in classe di Italiano ed una interrogazione di Geometria.

 

<MINUTO 0:45,CONCESSI 5 MINUTI DI RECUPERO. Minchia, questi sono dei paraventi che Lotito e ADL in confronto sono dei mani-bucate. Sedie di legno delle medie e questi qui che invece di incazzarsi si commuovono per aver riciclato quelle sediacce odiosissime e scomodissime. La prossima volta la sedia me la porto da casa. Una di quelle pieghevoli ma con l’imbottitura, E vaff***** ma dove sta scritto che si debba passare la serata con gente che non segue il calcio (e questo già la dice lunga su che tipo di persone siano), e in più sta facendo il corso accelerato di fachiro professionale, con tanto di inginocchiatoio con i ceci incollati, da usare in ogni occasione.

Ma mettetevi il cilicio e lasciate in pace la gente normalEEEEEE HA SEGNATO ANCORA LA JUVEEEEE, CON CAVALLO PAZZO RABIOOOOOOOTTTT. TRE A ZERO! ECCHICIFERMA PIU? prende a saltare sopra i tavoli degli altri avventori, sbalorditi, come un grillo salterino (Me lo prendi papà? Sì cit di “sei forte papà” canzone di Gianni Morandi n.d.r.)>

 

Il posto in cui eravamo stati accompagnati distava in linea d'aria 2 metri o poco più dal forno a legna dove vengono cotte le pizze, con quindi una temperatura circostante di almeno 5 gradi superiore a quella media della sala; si capisce quindi bene che la speranza di vedere comparire nel nostro tracciato radar qualche cameriere, anche solo per sbaglio, perché nel frastuono ha perso l’orientamento come a volte capita anche a certi cetacei che si arenano sulla spiaggia, era da considerarsi evento di probabilità pari a quella di vedere la cometa di Halley sfrecciare due volte, a distanza di 5 minuti la prima dalla seconda volta.

Dopo mezz'ora di attesa capiamo che in quella zona nessun cameriere si sarebbe mai spinto per venire a prendere le ordinazioni delle pizze e delle bevande. Decidiamo così di autogestirci, raccogliendo su un foglio le ordinazioni, passando poi il tutto direttamente ai pizzaioli.

Questa nostra iniziativa che in qualche modo aveva sbloccato la situazione fu notata e accolta con simpatia da parte di chi occupava i tavoli a fianco al nostro, e che avevano lo stesso nostro problema. Lo stesso titolare della pizzeria, avendo notato tutto questo, era in grossa difficoltà. L’escamotage che venne in mente a più d’uno per convincere un addetto alle ordinazioni ad avvicinarsi alla zona “calda”, in cui eravamo stati collocati, con spietato menefreghismo dall’addetto all’accoglienza: era la classica estrazione della pagliuzza più corta, tipico espediente per decidere chi tra i partigiani, ai tempi della guerra avrebbe dovuto sacrificare la propria vita in una missione suicida.

 

<MINUTO 0:50 GOAL DELLA JUVE CON RABIOT. Fine del primo tempo partita bellissima tre a zero portiere avversario In stato confusionale errori in difesa che sono costati cari all'udinese che difficilmente potrà recuperare MA NOI NON CI FERMIAMO MAI. AVANTI COSII, BRAVO ALLEGRI ALLENATORE DALLE MILLE RISORSE, UN GRANDE, bravo Chiesa, bravo Vlahovic, bravo cavallo pazzo, bravo Alex Sandro… ehm no Alex Sandro no. Va di moda dire che è scarso. Per me non è affatto così, ma se lo dico, poi le visualizzazioni crollano…come si dice vox populi vox deiAlex, perdonali… perdonaci>

 

Mentre accadeva tutto questo, qualcuno, l'inguaribile ottimista della situazione, la cui presenza in una comitiva di almeno 5 persone è garantita per legge, aveva notato che, seppur altissimo, il livello di rumorosità che c'era, era comunque lo stesso in ogni punto della sala. Questo aspetto, sicuramente da considerare in assoluto come negativo, a pensarci bene, va riconosciuto e riportato comunque come un elemento di eguaglianza, di cui va dato atto agli organizzatori.

Tutti i clienti, ovunque fossero stati posizionati, potevano lamentarsi in egual misura di essere tutti avvolti da un frastuono insopportabile sì, ma per tutti uguale. Almeno in questo: VIVA L’UGUAGLIANZA, che salutiamo sempre con gioia, anche se, in questo caso legata non a un bene, ma a un mal comune.

Volendo parlare solo per un attimo dell’illuminazione della sala, una volta seduti, con estrema fatica cerchiamo tutti di leggere il menù. Estrema fatica per la scarsissima illuminazione, logica e prevedibile conseguenza della scelta di impiegare un numero decisamente insufficiente di lampadine e dalla temperatura delle medesime. Lampadine che se da un lato cercavano di ovviare al frastuono, non saprei dire quanto consciamente e quanto per un irrisolto senso di colpa del proprietario, offrendo al cliente un tipo di luce soffusa che in qualche modo poteva, in alcuni casi, portare anche ad un eccessivo rilassamento, sconfinante nel colpo di sonno.

Non erano pochi, guardandosi intorno, i casi in cui alcuni si erano letteralmente addormentati con la faccia contro il menu. Altri, invece, senza demordere, per poter leggere tutti i dettagli presenti sul menu, facevano uso della luce del cellulare. E così anche noi, alla fine, per essere sicuri di ordinare proprio quello che avevamo in mente, decidemmo, con un po’ di vergogna, di fare!

Ancora una volta nella stessa serata, e nella stessa pizzeria si presentava una situazione che normalmente sarebbe stata da sola sufficiente a portarmi ad alzarmi e andar via. La pessima illuminazione era l’ennesima prova di scarsissima considerazione da parte della gestione nei confronti dei clienti.

Non mi sarei davvero più stupito, se guardando meglio, attorno a me, avessi scovato la classica colonnina con tutta la serie completa di lenti per permettere agli astigmatici di leggere confortevolmente il menu, naturalmente in cambio almeno di 5 euro, o 5 punti, come sarà più chiaro andando avanti con la lettura.

L’euro, dopo una serata passata all’interno di quella stanza per il condizionamento del pensiero non aveva più granché senso… Tutto questo, ancora una volta sarebbe risultato normalmente più che sufficiente per decidere all’istante di desistere, ma, ancora una volta: come avremmo poi potuto tornare alle nostre case e ancora guardarci allo specchio senza chiederci se davvero avevamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per far sì che questo mondo possa un giorno diventare un posto migliore?

Una pizzeria che quasi rinuncia ai proventi della propria attività commerciale, pur di ottenere per tutti i suoi avventori accesso facilitato all’arte e al bello, merita bene la sopportazione da parte nostra di una fastidiosa serata di scarsa illuminazione, se questa avrà portato anche solo un’anima a sublimarsi, ispirata dalla letteratura e dalla poesia.

 

<MINUTO 0:00 ST. Riparte la gara con due sostituzioniM. A me del frastuono dei temi dell'eguaglianza e della scarsa visibilità non me ne frega niente, c'ho le cuffiette e ho il display del cellulare. Certo, ero abituato come sono a godermi le partite circondato dai comfort (magari! n.d.r.)… ma tutto sommato una giornata in “trasferta” si può sempre tollerare soprattutto se si vince tre a zero esperienza quasi da riprogrammare!>

 

Non tutti ci avevano fatto caso, ma nel menu i prezzi erano espressi a fianco alle varie pizze, o bevande, o dessert senza unità di misura, per cui una Margherita con a fianco il numero 8.5 poteva essere, e così noi stessi l’abbiamo interpretato, come un modostilizzato” per dire € 8,50. Riflettendo su quali potessero essere i motivi di questa scelta, che sembrava solo di natura estetica / stilistica, sembra una beffa, ma ho avuto un’illuminazione: esprimere in questo modo il prezzo delle varie portate, siano esse pizze, dolci, o bevande che dir si voglia presenta delle insidie che ad un primo impatto non diresti: il mancato utilizzo dell’euro per esprimere i prezzi mi ha ricordato un po’ la tecnica in uso nei casino, dove tramite le fiches si cerca di rendere il legame tra soldi veri e fiches meno immediato, con conseguente minor inibizione nelle puntate, così come nella scelta di quale pizza, bevanda e dolce ordinare. I prezzi (stratosferici) e le modalità ingannevoli con cui vengono presentati, possono in parte essere tollerati, considerando l’intento nobile della diffusione del bello, ma sinceramente, se le pizze costano un botto per motivazioni nobili come l’utilizzo di ingredienti di qualità, non riesco a trovare nessun motivo plausibile per giustificare un prezzo delle bevande e dei dessert, in assoluto, ma anche in rapporto a quello delle pizze, decisamente inspiegabile e ingiustificabile.

Forse davvero il refrain si stava meglio quando si stava peggio cominciava ad assumere un significato non poi così lontano dalla realtà

< Udinese a più riprese vicino al gol. La Juve ormai ha tirato i remi in barca nella peggiore tradizione allegriana. Allegri, se ci rimontano anche questa sarà l'ultima volta che alleni parola mia! Male tutti, male Alex Sandro, male Cavallo Pazzo, male il trio di difensori brasiliani: ma cosa fate invece di difendere? Ballate la capoeira? Eh? Mettete Gatti e Rugani, che sono i migliori. Chiesa fa cacare vlahovic lo devono vendere anche a zero, ma via da qui, non se ne può più di nessuno non si salva nessuno andate tutti Aff******>

 

Parlando dell’acustica della sala, il frastuono e Il riverbero erano incessanti e anche ad un metro di distanza bisognava praticamente gridare per sperare che l'interlocutore capisse cosa stessi dicendo. Nel corso della serata io stesso mi ero reso conto che tantissime volte il mio interlocutore annuiva ma in realtà non stava capendo assolutamente nulla di quello che gli dicevo. Stavo quasi per offendermi per questo, ma poi mi sono reso conto che era esattamente quello che facevo anch’io quando era lui a parlare. Insomma, non si capiva niente ma non si poteva neanche ammetterlo, altrimenti l'altro avrebbe avuto, anche se ingiustamente, la possibilità di offendersi per primo. A quel punto, constatato lo stato delle cose, ho cominciato per divertimento a formulare e ad urlare frasi completamente prive di senso, per vedere fino a che punto questa escalation sarebbe potuta andare avanti.

< MINUTO 0:25 ST ENTRA ILING JR AL POSTO DI CAMBIASO,( MA A ME ORMAI DELLA PARTITA FREGA UN C***): c'è un testa di m*** di fronte a me che si diverte a dirmi frasi prive di senso pensando che io non me ne accorga. Il problema è che neanche lui si accorge però del fatto che io gli sto rispondendo a mia volta senza nessun tipo di logica: voglio proprio vedere fino a che punto questo gioco andrà avanti prima che uno dei due si incazzi e mandi a quel paese l'altro

Per la cronaca, l'Udinese ci sta prendendo a pallonate. Se non ci raggiunge e non vince questa partita sarà solo per pura fortuna nostra. Nel frattempo ho deciso di non arrabbiarmi e di prenderla con filosofia. Sia fatta la volontà di Dio. Accetto tutto, ma la conferenza stampa di Allegri quella proprio non penso di avere la forza di vederla. Lui che fa le solite battute, che dice che per andare a divertirsi bisogna andare al Circo, basta! Allegri non me lo nominate più. Mai più.!>