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Cinque uomini in pizzeria (di Picciòn Klapka Picciòn) (s1e2)

Stilisticamente ispirato a Jerome, Klapka Jerome

PREMESSA
Questo articolo è nato dal mio desiderio di raccontare in modo divertente e leggero, seppur veritiero, di una serata in pizzeria con amici. Da cosa nasce cosa, alla fine ne è venuta fuori una specie di recensione divertente, che forse regalerà a qualcuno spunti per riflettere su un po’ di temi, il tutto, naturalmente, senza nessuna presunzione di avere in tasca la verità.
Per non farci mancare niente si è poi pensato di aggiungere alla descrizione di questa pizzeria anche il flusso dei pensieri di uno degli amici (Edoardo) che avrebbe di gran lunga preferito rimanere a casa a vedere la partita della Juve, piuttosto che essere lì a disquisire di lieviti madre e di cultura - nutrimento dell’anima.

<Per non confonderci, Edoardo (lo juventino precettato) parla sempre usando il corsivo: ma cazzarola, tra tutte le serate che Dio manda in terra, proprio stasera dovevano organizzare ‘sto compleanno della m**chia? Ma che gente è, questa, che non si interessa di calcio? Mah! Preferisco quelli che tifano contro, sono patetici, è vero, ma l’ignavia apatica di chi non si schiera no. Me lo diceva sempre anche mio padre, non ti fidare di chi non tifa per nessuno. Se non c’è alternativa al limite fidati anche di un interista, ma di uno che non tifa per nessuno, non ti fidare mai>.

Oltrepassato l'ingresso, coi suoi tubi e i suoi manometri, si intuisce che per giungere alla pizzeria sarà necessario percorrere un tracciato obbligato che ci impone di proseguire passando da altre stanze in cui ci sono libri, strumenti musicali, oggetti d'antiquariato, sculture, quadri e ogni altra forma di arte. In un certo senso sembra che chi ha concepito questa sequenza di ambienti volesse affermare ciò che viene espresso nel libro del Deuteronomio (8,3) : “non di solo pane vivrà l’uomo”, a cui Matteo aggiunge (4,4) “ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Sembra quasi che si voglia bonariamente redarguire chi accede a quella pizzeria con la volontà di mangiare, cioè di soddisfare il proprio legittimo bisogno di dare nutrimento al proprio corpo di non scordarsi di dare nutrimento anche alla propria anima, per mezzo della lettura dei libri, lo studio e l'ascolto della musica, della pittura, e del bello in ogni sua forma.

<MINUTO 0:00 La partita ha inizio, con la Juve pronta a difendere uno dei pochi primati che ancora Allegri non ha buttato alle ortiche, e cioè di essere la squadra che ha vinto più match di esordio della serie A: 59 vittorie

Ma si può sapere cosa ho fatto di male? E' così grave voler seguire in santa pace la partita d'esordio della mia squadra del cuore. D'accordo mangiare la pizza mentre col cellulare in qualche modo tieni d'occhio quello che succede ad Udine, ma cazzarola de li mortè, qua per proseguire il percorso per andare a mangiare devi andare nelle camere successive, e per farlo devi rispondere a dei quesiti, ovviamente culturali.
La volontà di infliggerci una punizione analoga alla visione della Corazzata Potemkin, nei confronti di Fantozzi e dei suoi colleghi, che cercavano invano di seguire l'andamento della partita della nazionale di Zoff, era evidente. Ma non lo dico solo per me, che sono juventino, ma anche per tutti quelli che avrebbero avuto piacere di gufare, e invece sono costretti a stare in questa pizzeria d’o cazz>

Superate le varie sale come fossero parte di un tracciato ad ostacoli, in cui sono esposti, come detto, i libri, la musica, e l'arte in generale, metabolizzato il monito di non pensare solo al nutrimento del corpo ma anche a quello dell'anima, prima di giungere alla sala della pizzeria, si passa attraverso altre sale dove sono presenti oggetti che si sarebbero trovati facilmente ottant’anni fa in quasi tutte le antiche cucine, come quelle dove si faceva, ad esempio, il pane in casa. Sacchi di juta contenenti farine integrali, ed altri prodotti della coltura biologica, tutti elementi che solitamente strizzano l'occhio a coloro che si preoccupano e sono attenti ai temi dell'ecologia, dei prodotti “a chilometro zero”, e dei richiami all'antico modo di vivere dei nostri genitori e dei nostri nonni.

< MINUTO 0:01e basta con questa storia dei nostri nonni che mangiavano gli ingredienti genuini e, incredibile a dirsi, avevano un'aspettativa di vita un paio di lustri più corta della nostra che ci nutriamo di merendine Kinder con grassi polinsaturi e dixi fatti col mais transgenico a gogo.a mo’ di stuzzichini.
Si stava meglio quando si stava peggio? si si! Chiedetelo ai vostri nonni se stavano meglio di noi che abbiamo un super telecomando per vedere contemporaneamente tutte le partite della Champions League a mosaico yesss!
A quei poveretti (detto con affetto, s’intende) dei nostri nonni se capitava una volta nella vita di vedere una cacchio di partita potevano ritenersi fortunati. E tu a questi gli vai a dire beato te che hai fatto la vita di m**** che hai fatto? Quello come minimo prova a prenderti per strozzarti. Eccheccazz! Queste minchiate se vogliamo, cerchiamo di dircele tra noi, almeno cerchiamo di evitare che ci sia qualcuno nei paraggi che quella vita l'abbia davvero fatta, e che, a pieno diritto, ti si avventi contro nel tentativo di eliminarti!>

Ma se da un lato queste preoccupazioni e questa attenzione sono giustificabili e apprezzabili, dall’altro, a volte, sembrano più un modo per affermare che, a differenza di tutte le altre pizzerie, che dimostrano scarsa attenzione al tema della sostenibilità o a quello dell’utilizzo di ingredienti che abbiano una Denominazione di Origine Protetta e Garantita, privilegiano magari l’utilizzo privo di scrupoli di Organismi (farine e mais) Geneticamente Modificati. Un'operazione piena di ammiccamenti che, portata alle estreme conseguenze, potremmo definire alla: “si stava meglio quando si stava peggio”, affermazione che personalmente trovo oscurantismo medievale allo stato puro. Quanto di meno veritiero si possa affermare su questo tema.

La realtà, cari lettori, è che mentre qualcuno insiste nel voler riproporre gli stessi modelli di coltura che potevano andare bene ai tempi di mio nonno, negando gli oggettivi vantaggi di utilizzare grano e mais più resistenti perché ottenuti da modificazioni genetiche. Queste ultime, osservando ad esempio il caso singolare e interessantissimo della flora e della fauna di aree sottoposte a una radioattività che ha portato sicuramente modificazioni e il prevalere di nuove specie capaci di trarre vantaggio da un evento drammatico come Chernobyl. Anche gli animali: cinghiali, lupi e orsi su tutti, che sono rimasti, hanno subito delle modificazioni genetiche e adesso crescono si riproducono e zampettano allegri dove un tempo c'erano gli austeri palazzi del Soviet Supremo. Mangiare quella vegetazione e quegli animali probabilmente ci permetterebbe di crescere anche noi rigogliosi, modificando magari a nostra volta parti del nostro DNA ma tali da uscire da tutto questo rafforzati e pronti a combattere nuovamente per il predominio dell'uomo sulla natura.
Si tratterà ancora una volta di superare questo percorso ad ostacoli, dove gli ostacoli principali come sempre capita quando ci sono innovazioni che “minacciano” di cambiare la vita delle persone non sono solo fisici ma anche legati a dati e convinzioni errati della gente male informata.
Una volta superati i problemi legati all'accettazione del nuovo, riprenderemo come sempre il nostro cammino.

<MINUTO 0:02:Ti dirò… se il nuovo che avanza che dobbiamo accettare è rappresentato da Weah e Cambiaso, direi proprio che ci siamo! Che lo sforzo valga la pena! Ahahahah!
Comunque, mi spiace dover disturbare e interrompere per un attimo le vostre interessantissime tavole rotonde, sulla stele di Rosetta, il codice Hammurabi e chissà quali altri interessantissimi argomenti: volevo solo, molto sommessamente informarvi, che… CHIESA HA FATTO GOOOLLL e adesso sta facendo una serie di gesti eloquenti in direzione della panchina, ce l’avrà sicuramente con il magazziniere… Come dite? Che in quella direzione, verso cui sta inveendo Chiesa, c’è anche Allegri, e che quindi potrebbe anche essere che ce l’abbia più con Allegri che col magazziniere? Ah, voi dite che ce l’ha SOLO con Allegri?

SILENZIO TOTALE: IL MICROFONO E’ STATO MESSO IN MUTE PER DISCUTERE SENZA ESSERE SENTITI…
ad una più attenta analisi, sembrerebbe che davvero Chiesa ce l’avesse solo col magazziniere, reo di non aver gonfiato a dovere le palle.
Inizialmente il labiale sembrava avvalorare la tesi di un Chiesa fuori di sé per problemi tattici: “Hai visto, brutto s***, che se in attacco mi lasci libero di svariare i gol li faccio sempre? Brutto figlio di pu*** che non sei altro. Vaff*******”

Questo sembra essere ciò che Chiesa dice nella direzione di Allegri e del magazziniere, ma a quanto pare esiste anche una versione del labiale che smentisce completamente l’Ipotesi che Chiesa ce l'avesse con Allegri ma soltanto col magazziniere: “Elpidio, per favore, le palle gonfiamele un po’ di più, la prossima volta! Grazie caro!>
A questi metodi da Gestapo siamo ormai abituati. Non si può che far finta di niente, tanto più che la Juve, rispetto all’anno scorso, anche dopo il gol sta continuato ad attaccare! Evvaicosì!>

Procedendo in questo percorso, che era iniziato fra libri, quadri, pianoforti, sculture e tutto ciò che in qualche modo simbolicamente richiama il concetto di cultura, di nutrimento dell’anima, siamo poi passati a discutere dell’importanza del nutrimento del corpo. Attraversata anche questa sala entriamo in una sala che un tempo era probabilmente il luogo principe di questa fabbrica, dalla volta alta almeno una decina di metri.
Luogo in cui il frastuono e conseguente riverbero richiamano probabilmente nell’immaginario di ognuno più gli ambienti rumorosi produttivi di un tempo, di cui essi rappresentano una reincarnazione, piuttosto che quello che attualmente, in via del tutto ipotetica, ma mai così poco veritiera, volevano essere, e cioè un inno alla socialità, all’arte, alla cultura, alla sensibilità all’altrui sofferenza: tutte cose che dovrebbero teoricamente richiedere ambienti silenziosi, volti alla contemplazione del bello. Il livello di rumorosità da cui si viene avvolti entrando in questa sala è invece talmente grande da far rimpiangere il frastuono di cui quelle mura erano state, con ogni probabilità, in epoche passate, testimoni.

<MINUTO 0:20  Calcio di rigore sugli sviluppi di un corner… GOL DI VLAHOVIC! Evvaiii! Quest’anno, come lo stesso Zuliani aveva anticipato, la juve ha il piglio giusto, non si ferma, continua ad essere aggressiva. Incredibile, ma cosa è successo? Naturalmente nessuno si aspetta che tutto si risolva in maniera così semplice, altrimenti lo farebbero sempre tutti! evidentemente hanno dedicato molto tempo a cercare delle soluzioni tattiche col trio Brasileiro difensivo. Il trio Meravigliao! per cui nel caso in cui il pressing andasse a vuoto chi è rimasto indietro sappia come deve posizionarsi per far fronte all'avversario che arriva in contropiede e non ti deve sorprendere in nessun modo

Non so se l’esperimento avrà un seguito, per il momento possiamo registrare che La Juve ha segnato subito, e a differenza del solito, non si è subito barricata davanti all’area piccola (il famigerato schema dell’autobus) come faceva in maniera insopportabile gli anni scorsi: Aleeee>
Il riverbero era a livelli talmente elevati da risultare alle mie orecchie, ma soprattutto al mio sistema nervoso, insostenibili e insopportabili. Parlarsi, anche a 10 cm di distanza l’uno dall’altro, capire e farsi capire comportava per sé stessi, e per l’interlocutore un impegno gravosissimo. Anche operazioni normalmente considerate semplici, come il far comprendere all’addetto all’accoglienza il nome a cui era stata fatta la prenotazione del tavolo, incredibile a dirsi, rappresentava un problema che riuscimmo a risolvere soltanto usando carta e penna!

Tutto questo sarebbe risultato normalmente sufficiente per decidere all’istante di desistere, ma come avremmo poi potuto tornare alle nostre case e ancora guardarci allo specchio senza provare vergogna? Una pizzeria che dichiaratamente porta sullo stesso piano il mangiare per nutrire il proprio corpo, con la contemplazione del bello, col nutrimento fino a sazietà della nostra anima, di cui anche inconsapevolmente ogni essere umano necessita, meritava bene la sopportazione di ciò che normalmente per me, per i miei canoni sarebbe decisamente risultato insopportabile.

<MINUTO 0:27: Ecco Qua! Appena parlo bene di Alex Sandro, ne combina una. Adesso ha tentato di stroncare l’esistenza ad un giocatore dell’Udinese: cartellino giallo: siamo a rischio!

Ma che casino c’è qua dentro?. Ma non doveva essere una serata dedicata alla meditazione sui temi della cultura e dell'arte, e alla contemplazione del bello in ogni sua forma? Qui c'è un tale casino che non ci si riesce a parlare a distanza di 10 cm… ma SANTODDIO, non possiamo andarcene a casa? Facciamo gli auguri al festeggiato e andiamocene! cazzarola!>

Quando poi la signorina dell’accettazione, una volta scritto su un foglio, ha finalmente capito il cognome a cui avevamo effettuato la prenotazione, la stessa ci ha confermato, dopo 10 minuti di attesa che, sì, effettivamente una prenotazione a nome nostro 10 minuti prima era già pronta, come anche il relativo tavolo! A saperlo…
Proviamo a capire cosa intendessero dire con tutto ciò, ma non riuscendoci decidiamo di accontentarci di avere un posto a sedere, con magari la possibilità teorica di poter gustare in tempi non biblici una bevanda qualsiasi a patto che fosse fresca.

<MINUTO 0:35 ammonizione anche di Danilo. Va a finire che rimaniamo in 9 stasera. qui ci prendono anche per il culo dicendoci che già da 10 minuti era pronto il tavolo, e per colpa nostra, che non abbiamo saputo far capire loro il cognome a cui era stata effettuata la prenotazione, siamo rimasti in standby…

Diciamo che finché la Juve continua a giocare così bene sono pronto anche a sopportare prese per il culo di questo tipo.
Va da sé che se la Juve dovesse subire una rimonta non avrei che da recarmi nuovamente nella sala delle antiche cucine e prelevare un mattarello fra quelli esposti e spaccarlo affettuosamente in testa a quella spiritosona della receptionist Mi faccio dare il DASPO dalle pizzerie>