Prima sghignazzavo, ora mi sto infastidendo, ogni giorno sempre di più! Alla manfrina del maestro di calcio adesso si aggiunge quella della pazienza predicata al tifo e del "ci vuole tempo". Ho capito, siamo in parrocchia e il prevosto punzecchiato dal monsignore, cerca di tenere a bada il popolo senza pane, tirando annaffiate di acqua benedetta! Io chiedo: ma tempo per che cosa? Per vedere un tiro in porta ad Udine che non si è mai materializzato? Oppure per vedere il Milan che asfalta il Brescia neopromosso invece di sputare bile per portare a casa l’1-0? La predica viene da una minoranza del tifo, ma da un plotone sempre più nutrito di gazzettieri leccapiedi: ai soliti noti, quelli che si autoeleggono direttori della gloria rossonera, sempiterna ed ancora in corso (che berciano davanti alle telecamere, ma poi s’incazzano e scappano se fai loro buh), purtroppo si stanno aggiungendo quelli che ho sempre stimato per indipendenza di pensiero e possesso certificato di un cervello privo di chip comandato a distanza. E questa è una grande delusione.

Nossignore, non avete alcun diritto di chiedere tempo o pazienza ad un tifo che ha visto Berlusconi smaterializzare un impero calcistico da due lustri a questa parte senza fornire non dico mezza spiegazione, ma una delle sue balle almeno verosimili per un paio di settimane; che ha fatto uscire da una lampada di ottone un fantasma cinese e non si è fatto alcuno scrupolo a prenderci per i fondelli definendolo soggetto solido! E non si può chiedere pazienza a chi implorava dichiarazioni all’AD dal rutto libero, per capire per quale ragione eravamo "a posto così" anche se avevamo appena acquistato Alex o Lapadula! Spiacente, il tempo e la pazienza sono richieste che ci vengono fatte da una dozzina di primavere innanzitutto senza alcun fondamento, in secundis senza alcun risultato; e se dopo due partite indecenti sulla falsariga degli ultimi campionati, senza gioco alcuno, con una manovra fine a se stessa, con una miriade di passaggi all'indietro, si aggiunge la beffa di un tecnico che ha collezionato esoneri ed insiste con Rodriguez, Castillejo, Borini, col rinforzo di una pseudo-stampa che beatifica il rientro a disposizione di Biglia come se dovessimo tirare un sospiro di sollievo, allora confermo che la richiesta è respinta! Verrà accolta almeno parzialmente qualora, come più volte ribadito, il terzino sinistro, la mezzala e la seconda punta avranno il nome di Theo Hernandez, Paquetá e Rebic/Leao: questo solo per iniziare a prendere la richiesta in considerazione con un minimo di presupposti. Verrà poi accolta in pieno quando il miliardo di euro tra cartellini ed ingaggi spesi a vuoto dal 2015 ad oggi ci faranno vedere in campo la ragione ultima per la quale tifiamo Milan: una squadra capace di giocare a calcio.