Ventisei presenze, 7 gol, 5 assist. Questo è il rendimento di Federico Chiesa in questa stagione. Complessivamente in Serie A su 123 presenze vanta 21 gol e 18 assist e ben 19 cartellini gialli. Figlio d'arte, di Enrico. Uno dei tanti figli di giocatori che hanno seguito le orme del padre e son riusciti ad entrare nelle grazie della massima serie.
Chiesa non è certamente Baggio. Non faranno a mazzate per strada a Firenze se dovesse andare via. Anzi, la Fiorentina ne sarebbe felice visto che in cassa potrebbe entrare un bel gruzzoletto. Si parla di un valore ipotetico di una settantina di milioni di euro, forse eccessivo rispetto a quello reale, ma che si potrebbe compensare con altre entrate di giocatori. Chiesa è da tempo che viene accostato all'Inter. Inter che vorrebbe italianizzare sempre di più la propria squadra. Di talenti da Inter in Serie A ve ne sono pochi, e quasi tutti ben piazzati, altri, come il caso Zaniolo, sono state mosse azzardate ed errori imperdonabili dal punto di vista calcistico. Si sbaglia. Si può sbagliare, ma ripetere certi errori sarebbe diabolico.

Chiesa all'Inter è necessario? E' questo grande acquisto che farebbe fare il salto di qualità all'Inter? No. Non lo è. E l'entusiasmo dei tifosi è minimo. Non entusiasma Chiesa. Entusiasma forse di più gli uomini di mercato. E' un buon giocatore, ha tanta strada da percorrere ancora, ma non ha nulla di straordinario e di eccezionale che possa valere una spesa di 70 milioni di euro. Forse neanche la metà. Ma nel calcio i numeri valgono quello che valgono e comunque con l'emergenza coronavirus con i disastri che ne sono conseguiti scordiamoci i prezzi di una volta. Dei ridimensionamenti ci saranno e riporteranno il calciomercato a valori più accettabili e forse più consoni al valore reale, dal punto di vista sportivo, del calciatore. La sensazione è che il colpo lo voglia fare la Fiorentina, venderlo ad un prezzo elevato per far cassa. D'altronde se Chiesa fosse stato così indispensabile lo avrebbero dichiarato incedibile.